di Daniela Bacca Lecce, Campanile del Duomo (ph. Gianfranco Budano)Lecce dicembrina sprigiona, fin dall’antichità, inediti e mediterranei profumi e costumi, grazie al fascino di particolari tradizioni sociali ed artistiche, ammalianti riti liturgici e gastronomici, originali atmosfere di festa ed intimità.
Vivere, conoscere e passeggiare dentro i suoi sentieri barocchi invernali, significa farsi avvolgere dal caldo dell’ospitalità locale, tessuta di pietre storiche, botteghe artigianali di cartapesta, luminarie colorate, presepi tradizionali, dolciumi e prodotti del forno natalizi, tele di Natività.Continua a leggere “Lecce e Dicembre. Antiche ritualità”
Carpignano Salentino, 1709-2009:
La tela della Madonna di Costantinopoli tra restauro e conservazione,
chiesa parrocchiale, 20 dicembre 2009
Nell’ambito delle celebrazioni dei Trecento anni della chiesa parrocchiale di Carpignano Sal. (1709-2009) il gruppo “Olim Ecclesia Carpiniani A.D. 2009” vi invita a partecipare, sabato 19 dicembre 2009 alle ore 19.00, presso la chiesa matrice Assunzione di Maria Vergine, al quarto appuntamento culturale. Continua a leggere “La tela della Madonna di Costantinopoli a Carpignano Salentino”
Pasquale Urso (acquaforte)Chi riesce a coniugare presente e futuro, fondendoli in una passione produttiva per le arti, per la letteratura e per la storia, non si è lasciato sfuggire, in questi giorni, una notizia fondamentale che rappresenta una novità epocale nel modo di veicolare la cultura nel terzo millennio: si chiama iTunes U, ovvero registrazioni in audio o in video di lezioni, messe a disposizione on line dalle istituzioni che le producono per i propri studenti, che possono così riascoltarle tramite gli ormai diffusissimi iPod. Gli americani lo definiscono education-mobile learning, letteralmente studiare muovendosi, ovunque ci si trovi, nella sostanza lo si può fare in autobus mentre si va a scuola, o mentre si viaggia o nel traffico mentre si va al lavoro. Riporto alcuni stralci da diverse testate che hanno trattato l’argomento: Continua a leggere “Le fonti della cultura nella società dell’era digitale”
Aria di Natale nell'anfiteatro leccese (foto Gianfranco Budano)
Secondo la tradizione dopo il giorno di Santa Lucia (13 dic.), le famiglie si davano un gran da fare per addobbare l’albero di Natale e costruire il presepe.
Il Natale era una festa molto sentita in ambito familiare, un giorno particolare non solo per il fatto religioso in sé ma proprio perché era l’occasione per stare insieme lontani dalle fatiche e dagli impegni quotidiani. Quel senso di calore, di vicinanza e di famiglia rendeva la festa molto speciale ed era proprio in occasione di essa che pure la tavola si vestiva a festa imbandendola di quelle prelibatezze che nel corso dell’anno erano economicamente quasi proibite. I dolci, cartellate e struffuli col miele e gli anesini, il baccalà, gli spaghetti con le alici, le rape ‘nfucate (ossia cotte nell’olio fatto), le pittule e così via, caratterizzavano il cenone della vigilia. Continua a leggere “Natale salentino”
Dal punto di vista storico sono stati i Saraceni ad occuparsi intensamente dell’olivicoltura in terra salentina, secondo quanto attestato da Bonaventura da Lama, il quale, nel 1724, fa riferimento ai fatti avvenuti tra il 769 ed il 963, un arco temporale in cui l’area oggi denominata Salento venne popolata da boschi di ulivi; si devono ai Saraceni anche l’introduzione del torchio per la produzione di olio e la coltivazione della varietà Cellina. Continua a leggere “La coltivazione dell’ulivo tra passato e presente”
di Daniela Bacca Gesù Bambino delle mani, Pinturicchio, 1492
La vita, il carisma ed il messaggio di Gesù sono scritti nelle sue mani, che si rivelano gesto, linguaggio e simbolo della sua e nostra storia divina ed umana.
Tanti e diversi sono gli eventi descritti nel Vangelo in cui il Messia agisce, parla ed interviene con le proprie mani per guarire gli ammalati, proteggere e rassicurare la gente, e farsi riconoscere Risorto mostrando i segni dei chiodi.
Nell’iconografia cristiana, con la raffigurazione ed il culto di Gesù Bambino, le manine del piccolo “Figlio dell’uomo” parlano della sua natura di bimbo, di regalità, di profezia e di divinità. Continua a leggere “Osservate le mie mani”
Ulivo salentino (Ph. Gianfranco Budano)La parte tarantina del Salento è quella più occidentale: essa è incastonata tra la provincia di Brindisi a Nord e la provincia di Lecce ad Est. Questa particolare posizione ha reso possibile che si determinasse l’assimilazione di quei tratti fisici ed economici, quindi anche culturali, tipici del Salento.
Nell’area del Salento tarantino è possibile rilevare una certa omogeneità dell’ambiente fisico e socio-culturale, al cui interno è abbastanza evidente il processo di desertificazione dello spazio rurale. Gli aspetti fisici del territorio vedono il susseguirsi di fasce altimetriche parallele tra loro che aumentano di quota fino a raggiungere i 519 m s.l.m. Continua a leggere “Il Salento tarantino”
Cinzia Tani a LecceUna serata fredda e piovosa non agevola l’evento letterario della stagione; è così che mentre temporeggiamo nell’attesa che la saletta di Liberrima nel cortile si riempia, pensiamo che la presenza di una scrittrice di prestigio meriti un pubblico di gran lunga più ampio di quello che mai sarebbe potuto entrare nella saletta.
E’ così, invece, a dispetto delle premesse, che la serata si trasforma in qualcosa di diverso; non più il consueto monologo, il pur interessante racconto dell’autrice, ma una inaspettata riunione fra amici, un sodalizio letterario nel quale pur protagonista del proprio ruolo la scrittrice assume la veste di padrona di casa, di colei che intrattiene amabilmente i suoi amici più selezionati, quelli che pur di raggiungerla hanno sfidato il freddo e la timida pioggia dicembrina. Continua a leggere “Lo Stupor Mundi di Cinzia Tani”
Il Mirto tarantino
Emblema di pace per gli Ebrei, pianta sacra per i Greci e i Romani:
storia e mito di una delle piante più tipiche della macchia mediterranea
Passeggiando lungo i viali e tra i giardini di una delle tante, storiche, ville che impreziosiscono la già splendida città di Roma, non è raro osservare magnifici arbusti di Mirto tarantino, alti anche fino a tre metri. Ciò che sorprende è come questa pianta, nota e coltivata fin da tempi immemorabili, già apprezzata per le sue qualità cosmetiche e proprietà curative da Assiri e antichi Egizi, sacra per Greci e Romani, sia poco conosciuta proprio nel suo territorio di origine.
Come spesso accade occorre superare i confini, e non solo geografici, del proprio territorio, per poter apprezzare al meglio quanto esso sia ricco non solo di tesori artistici, storici e culturali, ma anche, come nel caso del Mirto, naturalistici. Continua a leggere “Il Mirto tarantino, storia e mito di una delle piante più tipiche della macchia mediterranea”
Vincere la lotteria, questo rappresenta, per un giovane meridionale, ambire a un lavoro stabile.
Pasquale Urso: Lavoro nel vicolo (Acquatinta)
Il telegiornale apre anche stasera con i problemi del monarca; quanto stridono i due pensieri. Non si parla d’altro in questo strano Paese e, a seguire, incredibilmente, veniamo messi al corrente che si recupereranno milioni di euro fra i falsi invalidi; certo ce ne saranno, ma questi controlli li farà l’INPS, non la guardia di finanza mediante indagini di polizia mirate. Questo significa che molti invalidi dovranno sottoporsi alle umilianti sequenze della “revisione”; conosco persone che sono morte senza prendere un euro per malattie invalidanti al cento per cento. Continua a leggere “Gioventù bruciata”