di Leandro Ghinelli
Il Cerchio immacolato, ancor perfetto,
appena fu toccato
dalla tangente al petto
si sentì menomato.
Comunque tacque, docile e paziente.
Ma quando intorno nacque
tangente su tangente,
il Cerchio immacolato
perse le staffe e disse:
“Mi sento soffocato.
A voi tangenti fisse
temo s’aggiunga poi
la criminal secante.
Se tutte le tangenti
diventano secanti
non posso andare avanti.”
“O noi tangenti, o morte”,
risposero impudenti.
Il Cerchio esasperato
dette uno scrollo forte
e per non farsi ‘tangere’
e non venir ‘secato’,
da Cerchio rubicondo
si fece Fra’ Quadrato,
per migliorare il mondo.
Ce la farà? Si spera.
Ma intanto ancora è notte
dopo la triste sera.
(Leandro Ghinelli – Lecce, 17/01/1985)
Così hai quadrato il cerchio
ricorrendo alla rima,
ma fuori ancora piove
e non è ancor mattina.
Tangenti porteranno
in senso figurato
il cerchio alla rovina
se non reagisce prima!
Dal centro ora si spera
si parta una raggiera
di mille segmenti
che blocchino i tormenti
del cerchio tartassato
dall’orrido mercato:
La secante solerte
diventi diagonale
che divida il marciume
da chi ama il sociale.
Ed il quadrato presto
ritorni come prima
rotondo come il Sole
e venga la mattina!
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Grazie per l’attenzione e complimenti per il completamento in versi dell’allegoria geometrica.
Leandro Ghinelli
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