Cultura salentina, Gastronomia, Poesie, Scrittori salentini, Scrivere il Salento, Territorio, Tradizioni

…tra via Veris e via lontano…

di Lele Mastroleo

Biagio Magliani: Ulivo

…un tramonto bianco chiude a chiave
il calore sapido delle vecchie case,
e la terrarossa delle gravidi mani
si mescola all’odore delle volte a stella,
mentre un sonno antico di donne in nero,
che cucinano tarrassaco ed olive,
muove ritmando i passi alla Fortuna.

un angolo verderame di pomeriggi
lasciati a dormire alla mantagnata,
con le grida di monete lanciate al muro
e le dita incrociate a far passare sassi
mentre infilavi nell’ago foglie di tabacco,
e i tiraletti che insultavano i passanti,
al prossimo :”che vuoi mare o terra?”

ed una palma bizantina nelle ossa,
dalla quale si può intuire la bonaccia,
con dentro i chiodi storti delle luminarie.

un tramonto bianco che sa di mare greco
e profuma di bimbi che lo diranno lontano.

un posto dove il cielo diventa viola
per la fatica che fanno i ricordi

7 pensieri su “…tra via Veris e via lontano…”

  1. un posto dove il cielo si colora di rosa
    per alleviare la fatica del suo Uomo
    un posto di sassi sorridenti
    tra odori di mare
    e timi selvatici
    un posto che respira
    nella memoria dei suoi uomini.

    commento dopo la lettura della poesia Luigina Paradiso

    "Mi piace"

  2. La tua “Via Veris” mi ha portato lontano nel tempo, reproproiettandomi a tanti giorno d’estate della fanciullezza. Ai profumi di via Emilio Scauro: da quello del tabacco lasciati ad essiccare sui tiraletti al profumo di stalla, messa la di fronte all’abitazione del nonno e dello zio Toto. Allo sciarabbà, che il nonno metteva fuori in onore del nipotino piccolo (mio fratello Vanni “ca era tristu comu ‘nu diaulu e se calmava sulu sullu cavaddru). Al’enorme noce “de lu scjiardinu”, che ogni volta mio padre dichiarava con orgoglio essere stato lui a piantare. Al vociare del burbero ma benefico zio Pippi, che mi raccontava del gol segnato su punizione, quasi da centrocapo, a Racale, dall’allora giovanissimo Gino Bello. Agli scontri con la tifoseria del Tricase di Fachechi. Altri ricordi mi vengono fuori come in un coacervo mentale, tutti belli e pastellati. Grazie, Lele!

    "Mi piace"

  3. …Pierluigi,il tuo commento ha fatto riaffiorare immagini rinnovate che pensavo sopite e disperse nella memoria.Piccole mattonelle di ricordi che compongono un puzzle di sapori,profumi e visi che ridipingono in silenzio l’anima.Grazie per essermi correo,un abbraccio…

    "Mi piace"

Lascia un commento