di Franco Melissano

C’è un’ora della notte tarda e bruna
in cui rabbrividisce la natura;
ed in quell’ora interrogo il mio cuore,
sopra l’oscura cifra vagolando
dell’atomo del tempo
in cui si sperde lieve
la nostra fioca voce.
Dormono i cani, tace la civetta.
Solo il libeccio rumoreggia ancora:
porta dal mare echi di sirene
che aggrumano con canto di chimera
il seme misterioso delle stelle.
@FrancoMelissano
Gent.mo Sign. Melissano, mi è capitato di scorrere alcuni versi di “Corianu e li Turchi”, ma purtroppo non riesco a trovare tutti i sonetti sin dal principio. Sarebbe cosa gradita a tutti gli utenti di “Culturasalentina” farci omaggio della Sua poetica.
Grazie
Fabio Ria
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