
An sonnu
me rrubbasti
l’occhi
e lle parole. Continua a leggere “Alba”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
An sonnu
me rrubbasti
l’occhi
e lle parole. Continua a leggere “Alba”
ovvero le vere origini del tarantismo
‘Na sira ieu passai de le padule e ‘ntisi le cranòncule cantare. A una a una ieu le sintìa cantare, ca me parìane lu rusciu de lu mare (“Una sera attraversai la palude e udii le rane gorgheggiare; le sentivo cantare ad una ad una e il loro coro mi sembrava il fruscio del mare”)…
C’era una volta (e c’è ancora, per fortuna) circondata dal mare, all’estremo lembo ionico della penisola, una terra magica, il Salento, a quei tempi formata da un ininterrotto altalenarsi di stagni, paludi, scogliere, grotte, cunicoli e canaloni. Continua a leggere “La principessa Jeena e Bufo Alvaro”
di Vincenzo D’Aurelio
Nel Settecento la moda del Gran Tour, anche sulla generale spinta data dall’Illuminismo alla cultura europea, raggiunge il suo apice. Non solo i figli dell’aristocrazia ma anche quelli della ricca borghesia iniziarono i loro viaggi istruttivi attraverso l’Europa al fine di acquisire quella cultura cosmopolita particolarmente utile ad una classe destinata, una volta rientrata in Patria, ai più prestigiosi impieghi pubblici, militari e burocratici. Continua a leggere “Viaggiatori e liberi muratori a Maglie in uno studio di Pier Francesco Liguori”
di Franco Melissano
E chi ci svelerà mondi incantati
dove la pioggia segna il tempo al mito
e guida il sogno dentro
paludosi arenili
di cuori già ingrigiti dal potere? Continua a leggere “Gabo è tornato a Macondo”
di Mariateresa De Maggio
“Si deve votare: ogni cittadino è libero di farlo nel modo in cui ritiene giusto. Ma credo si debba partecipare al voto: significa essere pienamente cittadini. Fa parte della carta d’identità del buon cittadino”
Paolo Grossi: presidente della consulta
Per chi sostiene con convinzione le ragioni del SI al prossimo referendum di domenica 17 aprile, queste parole risuonano come il migliore degli endorsement soprattutto in un clima che non predilige l’informazione, la partecipazione e l’espressione piena della democrazia. Ma facciamo un passo indietro. Continua a leggere “Le ragioni di un sì”
2 DICEMBRE 1943
Grave episodio di guerra chimica nell’ultimo conflitto mondiale
di Lucio Causo
Quella sconvolgente sera del 2 dicembre 1943, uno stormo di 105 aerei tedeschi provenienti da diversi aeroporti italiani, slavi e greci, bombardarono il porto di Bari affondando numerose navi alleate e provocando danni ingenti alle strutture portuali.
Alla fine della seconda guerra mondiale, il bombardamento del porto di Bari risultò il più grave disastro navale alleato dopo Pearl Harbor.
di Antonio Sagredo
Ancora una volta sei sceso dalla scala di Giacobbe
negando al celeste incornato un’assoluzione cardinale.
Per una simulazione tutte le lacrime si sono ritirate,
come un ghiacciaio nel suo eremo, sdegnato come un raccapriccio! Continua a leggere “La città violata”
una manciata di
odori
in tasca Continua a leggere “La mia gente”
di Franco Melissano
Zumpandu su lle mani a lli mpiacati
doi pùlici ca stìane ngucciati
sutta ll’archiviu te lu tribbunale,
senza mancu cu nchianane le scale, Continua a leggere “Lu pùlice temocraticu”
Vivo a cavallo tra il “Il cavaliere di bronzo” di Puškin e “Il visconte dimezzato” di Calvino. Continua a leggere “Un po’ Eugenio, un po’ Medardo”