di Nella Piccinno

C’è un’isola in me
dove onde si frangono
di mare incantato Continua a leggere “C’è un’isola in me”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Nella Piccinno
C’è un’isola in me
dove onde si frangono
di mare incantato Continua a leggere “C’è un’isola in me”
di Giuseppe Santoro
Spesso guardandoti mi chiedo
perché è così dura la vita
per una madre che ha dato tanto
di più, senza mai chiedere troppo. Continua a leggere “Come le rondini”
di Apostolos Apostolou
La prima commedia nella storia di teatro. La commedia teatrale di Sicilia e di Salento
Nel teatro classico non esistono solo due forme teatrali (cioè tragedia e commedia) ma anche esiste una terza che si chiama farsa fliacica. Possiamo vedere le forme teatrali in mondo classico. Tragedia (in greco τραγωδία=canto dal capro, da τράγος= capro e ωδή=canto. L’etimologia “canto che ha come premio un capro”, oppure più probabilmente, “canto che di attori mascherati da capri”collega la tragedia al culto di Dioniso, in particolare al dramma satiresco, in cui i Satiri (i capri) formavano il corteggio di Dioniso. La stessa tragedia nata dai riti del culto religioso, conteneva i grandi temi della vita e del destino dell’uomo. Secondo Aristotele la tragedia «è mimesi di un’azione seria e compiuta in se stessa con una certa estensione; in un linguaggio abbellito di varie specie di abbellimenti, ma ciascuno a suo luogo nelle parti diverse; in forma drammatica e non narrativa; la quale, mediante una serie di casi che suscitano pietà e terrore, ha per effetto di sollevare e purificare l’animo da siffatte passioni». [1] Continua a leggere “Farsa fliacica. Una forma teatrale popolare”