
Ho rivisto Otranto, con i tuoi occhi, il lungomare la sera, le poche luci fioche, il passo strascicato e lento delle giovani coppie forestiere, distratte effusioni imparentate ai dolci sussurri della risacca agostana.
Ho rivisto i tuoi fianchi, il ventre sporco di sabbia dilavata, le labbra dischiuse in un bisbiglio:- ancora, ancora, ti prego, ancora-. Continue reading “Prologo al romanzo ‘La terza luna di marzo’ di Giuseppe Santoro”
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