di Bruno Marchi

Lascia che il tempo vadaindenne tra le fibre,sconsolate o gaiespesse o magre,
di un momento vitaledi contatto di cuori.Così se il tempo andràsarà il suo stesso affilarsia decidere il momento del bacioultimo prima del rifugionel buio del silenzio,nuce del risveglio negato.Lascia che il tempo vadaa nascondersi nelle pieghe de l’occhisocchiusi da troppa luce,fermi al sempre di sempre,immobili di senso.Sguardo corrotto d’aria vuota.