di Franco Melissano
XV
Libbertà!
Sulu lu giurnu dopu, te matina,
li Turchi se ne scira versu Otràntu:
nun c’era cu tte fiti mancu tantu,
ttoccava quarchetunu lli petina. Continua a leggere “Corianu e lli Turchi (parte ottava)”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Franco Melissano
XV
Libbertà!
Sulu lu giurnu dopu, te matina,
li Turchi se ne scira versu Otràntu:
nun c’era cu tte fiti mancu tantu,
ttoccava quarchetunu lli petina. Continua a leggere “Corianu e lli Turchi (parte ottava)”
di Dino Licci
Nel loro bel saggio “ Lungo viaggio al centro del cervello” , Renato e Rosellina Balbi ci spiegano in modo gradevole ma scientificamente rigoroso, come funziona il nostro cervello che loro vedono composto di più strati secondo un processo evoluivo che è il sostrato delle teoria darwiniana. Ciò premesso, mi sembra molto interessante riportare ciò che essi ci raccontano a pag. 93 di questo prezioso volumetto, e cioè come esistano i persuasori più o meno occulti che agiscono sulla folla, facendone regredire i componenti a uno stato più arcaico della loro evoluzione cerebrale. Continua a leggere “I persuasori occulti e la folla”
di Lorenzo De Donno
Questi tardi pomeriggi di ottobre mi ricordano molto quelli della mia infanzia. Ombre lunghissime e tramonti in technicolor. Mentre l’aria indugia ancora a rinfrescare, le foglie secche dei tigli si accumulano sui marciapiedi e ai margini delle strade e scrocchiano sotto i passi. Sarebbe anche un piacevole sentire se i proprietari dei cani facessero tutti il loro dovere. Ma è come parlare ai sordi. Continua a leggere “Pomeriggi d’autunno”
Per capire appieno l’importanza di aver potuto “fotografare” un buco nero, bisognerebbe avere la pazienza di ripercorrere le tappe della conoscenza umana almeno a partire dal secolo scorso, durante il quale la meccanica quantistica e la relatività di Einstein, hanno rivoluzionato tutte le conoscenze della fisica classica. Queste due discipline supportate da nomi di molti illustri ricercatori, portarono, tra l’altro, alla formulazione della teoria del Big Bang e alla certezza di un Universo in espansione, laddove le galassie si allontanano le une dalle altre con velocità sempre crescente. Si è capito come sono nate le stelle, come esse siano raggruppate in decine di miliardi di galassie ognuna col suo corredo di miliardi e miliardi di astri e come tutto ciò ruoti, cambiando continuamente la conformazione dello spazio tempo che li contiene. Si è infatti dimostrato che non esiste un etere né alcun’altra sostanza dove gli astri galleggino e che la gravitazione cui vengono vicendevolmente assoggettate, è data da una deformazione dello spazio tempo dovuta alla stessa massa dei corpi celesti. Continua a leggere “L’importanza della scoperta: il buco nero”
di Franco Melissano
Era rimasto di nuovo a bocca asciutta Salvatore Minùtolo.
La piazza del paese, fino a qualche minuto prima gremita di giornalieri in cerca di lavoro, si era andata rapidamente svuotando dopo la scelta operata dai fattori degli agrari e dei signorotti del posto.
I giovani scapoli si erano imbucati all’istante nelle bettole del centro: un po’ di pezzetti di cavallo al sugo e qualche bicchiere di vino aspro e allappante avrebbero ritemprato le forze. Continua a leggere “Salvatore Minùtolo”
di Elena Tamborrino
Tutto è cominciato dalla lettura faticosa del romanzo “Partigiano Inverno” di Giacomo Verri e dallo scambio di battute che ho avuto con l’autore nel forum del salotto letterario di TempoXme.
di Lorenzo De Donno
Quasi ogni mattina passo da una strada che fa da traversa a due arterie trafficate. Il senso unico la rende inspiegabilmente tranquilla, nel senso -scusate il gioco di parole – che non basterebbe questo a giustificarne la tranquillità. Probabilmente gli automobilisti non trovano comodo svoltare da lì e i flussi veicolari vengono deviati già a monte, da altri divieti e sensi unici. Sui due lati di questa strada si affacciano una serie di abitazioni in pietra leccese dei primi decenni del ‘900, con la classica facciata di pietra e l’architettura pulita caratterizzata da pochi elementi decorativi. Continua a leggere “Storia di strada”
di Elisa Verri
Ho iniziato a Leggere, intendendo farlo, circa otto anni fa. E per “Leggere” con l’iniziale maiuscola, intendo ovviamente l’approccio a ciò che è convenzionalmente chiamato letteratura. Mi è arrivata addosso, amara e travolgente, la vera letteratura, senza mezzi termini o addolcimenti. E quello che trovo in essa, da più di otto anni ormai, è esattamente quel meraviglioso qualcosa che non stavo cercando. Continua a leggere “La letteratura si prostituisce: Letture facili per un’umanità facile”
di Franco Melissano
XIII
Dopu la battaja
Comu dopu nu forte scarcanizzu
tutti vannu girandu a ogni pizzu
cu vitene ce be’ ca ave scquajatu
e quiddhu ca la sorte ave sarvatu, Continua a leggere “Corianu e lli Turchi (parte settima)”
di Angela Leucci
«Il professore, dopo aver salutato il nuovo amico, si avviò a fare col vento l’ultimo dialogo della giornata» (Rocco Merola – dal racconto “La fiera delle cicale”)
Una volta Rocco Merola mi raccontò che colui che aveva ispirato uno dei suoi personaggi se l’era presa per il modo in cui l’aveva descritto. Trovai la cosa bizzarra. Gli dissi che, secondo me, non aveva centrato il personaggio/uomo reale – la cui caratteristica principale era, a mio avviso, l’onnipresenza – e che non capivo perché se la fosse presa. Ho sempre trovato che, a parte qualche personaggio particolarmente negativo – magari palesemente ispirato alla politica nazionale – i caratteri tratteggiati da Rocco fossero lusinghieri. Continua a leggere “I racconti di Rocco Merola, tra parodia e poesia”
di Bruno Marchi
Tu stai nell’anestetico,
la lingua non funziona
la mente, il cervello forse.
La talking cure segue il corso suo. Continua a leggere “Talking cure”
di Cesare Minutello
a Tiziana “Titti” Pedone, a Giuliana e Gabriella De Giorgi
lì salirà l’aurora che fila
per metà sbramata campana
di un adesso e di un allora
e per metà èlitra sospesa
nell’inviolato di sogni a vela: Continua a leggere “Vaporetto (dalla baia dell’Orte)”