di Laura Rotella

Ho visto
Il sole
Accendere Continua a leggere “Ho visto il sole…”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Laura Rotella
Ho visto
Il sole
Accendere Continua a leggere “Ho visto il sole…”
di Rocco Aldo Corina
«Chi non dà amore merita più amore di chi ama veramente». È Platone che qui parla anticipando qualcosa che poi avrebbe trovato consapevolezza nel Cristianesimo come rivelazione dello Spirito, bellezza del mondo, verità divina. Continua a leggere “La verità nella realtà del suo essere”
di Francesco Aprile
desacralizzare ogni ritmo dare fuoco ai bastioni,
per urgenza.
vedi bene: o l’uomo ambisce a svolte radicali o è morto Continua a leggere “Dare fuoco ai bastioni”
di Franco Albani
Un simpatico cartello, che accoglie i visitatori, dice:
“Benvenuti a Cannole, la città delle lumache” rinomata per la “Sagra te la municeddha”. Continua a leggere “Scherza cu lli fanti, ma lassa perdere li santi”
di Biagio Liberti
Non so mai cosa vuoi
quando giochi a scacchila tua solita, infida mossa del cavallo
per darmi un bacio Continua a leggere “Acaya”
di Franco Albani
Era convinzione di molti che i morti ritornassero sulla terra o per visitare i parenti e chiedere loro suffragi, o per rimproverarmi per la loro ingratitudine.
La fantasia popolare vedeva dappertutto spiriti che irrequieti si aggiravano durante la notte e facevano sentire la loro voce lamentevole o minacciosa. Continua a leggere “Credenze sul ritorno dei defunti”
di Pierluigi Mele
Che il domani arrivi o desista
con le sue scadenze inevase,
le bollette del cielo
più salate di fattucchiere e illusioni,
i suoi vuoti a perdere Continua a leggere “Che il domani arrivi o desista…”
di Tina Cesari
pagina a cura dell’osservatorio Poetico Salentino
Mi è capitato qualche volta di ammirare la bellezza, gustando, ad esempio, la visione di un’opera d’arte, ma non ero ancora pronta a vederla sgorgare in rivoli dagli occhi e dal naso di un uomo a cui ho asciugato gocce stillanti da fogli manoscritti che ancora non hanno visto la luce in un corpus ordinato di poesie. Continua a leggere “La poesia di Alberto Signore”
di Lorenzo De Donno
MasterChef ha bruciato il cervello a tanti aspiranti cuochi. Un amico, una volta, mi disse che, davanti a una pietanza preparata dalla moglie e non venuta bene, si era dovuto sforzare di non buttare cibo e piatto nella spazzatura. E stava per dirle di consegnare il grembiule e di abbandonare la cucina. Se stare a tavola è anche educazione, quello che accade in cucina sembra debba essere un porto franco, dove l’esperienza e la professionalità non bastano se non sono accompagnate dall’arroganza, da un linguaggio irrispettoso, dalla derisione e dall’umiliazione esplicita verso chi sbaglia. Continua a leggere “Croccantezza un corno!”
di Lina Leone
pagina a cura dell’Osservatorio Poetico Salentino
Il pubblico ha conosciuto la poesia di Franco Melissano solo nel 2013. Ma l’avvocato coriglianese ha coltivato la scrittura, soprattutto quella in versi, sin dalla più tenera età. E sicuramente l’esperienza adolescenziale presso il liceo Capece è stata “galeotta”: il giovane studente ha incontrato, per cinque anni, nel corridoio principale della scuola, prima la lapide di Giovanni Refolo e subito dopo il busto di Pasquale De Lorentiis, non solo illustri docenti, ma soprattutto felici poeti dialettali dell’800 salentino. E non ultimo colui, che Franco Melissano considera il suo “mentore”, il preside Nicola De Donno, che da “continuatore” dell’esperienza esaltante dei suoi predecessori, ha portato il dialetto magliese a livelli tanto alti da fargli valicare i meri confini regionali. Continua a leggere “Franco Melissano e la sua poesia sempre “a ccore pertu””
di Franco Albani
Si usa questo termine quando si vuole mettere a confronto la fedeltà di un animale con l’infedeltà coniugale.
La “vora”, abbreviazione dialettale di voragine, è una cavità verticale, abbastanza profonda, in cui affluiscono le acque piovane, che dopo una iniziale cascata danno origine a corsi d’acqua sotterranei. Continua a leggere ““Mancu lu cane te la vora””
di Tina Cesari
pagina a cura dell’Osservatorio Poetico Salentino
Luigina Parisi ha voluto dedicare le quattro sezioni della sua prima raccolta di poesie, non ancora edita, all’immagine della perla, legandole ai temi dell’Amore, delle Inquietudini, de Gli Altri e degli Affetti e la parola perla, con la sua variante madreperla, compare almeno altre cinque volte in tutta la raccolta. Continua a leggere “Come una bianca perla -la poesia di Luigina Parisi-“