Automat (Tavola calda), Edward Hopper, 1927 • Pittura a olio, 71 cm x 91 cm • Il quadro è conservato presso il Des Moines Art Center, Iowa (USA)
I suoi capelli ricordano un’opera quattro frasi da Teresa e le ragazze ai confini dei cinema qui c’è un vento che agguanta i suoi desideri lontani ed indecisi
Analisi sulle riflessioni di E.M. Cioran in tema di “malinconia e tristezza
di Pierluigi Camboa
Fausto Nazer
In un giorno di pioggia come quello odierno la greve pressione sulla psiche del grigiore diffuso del cielo mi spinge a fare un’analisi profonda sulle differenze e sulle analogie tra la malinconia e la tristezza, partendo dalle stupende riflessioni di Emil Cioran su questi due diffusi stati d’animo: “Se la melanconia è uno stato di trasognamento diffuso che non giunge mai a una grande profondità né a un’intensa concentrazione, la tristezza presenta, al contrario, una sorta di serietà ripiegata su se stessa e un’interiorizzazione dolorosa. Si può essere tristi da qualsiasi parte; ma mentre gli spazi aperti acuiscono la melanconia, quelli chiusi fanno aumentare la tristezza. Nella tristezza la concentrazione deriva dal fatto che essa ha quasi sempre una ragione precisa, mentre per la melanconia la coscienza non saprebbe individuare nessuna causa esterna. So perché sono triste, ma non saprei dire perché sono melanconico. Prolungandosi nel tempo senza mai raggiungere un’intensità particolare, gli stati melanconici cancellano dalla coscienza ogni motivo iniziale, presente invece nella tristezza”. Continua a leggere “Stati d’animo in un giorno di pioggia”
Lecce, 1963: Accademia di Belle Arti, incontro con Oskar Kokoscka. In piedi a destra, con gli occhiali, Piero Cofano. Tra gli altri, a sinistra, Raffaele Spizzico, eccellente pittore, allora Direttore dell’Accademia
Sfoglio il mio Bairati-Finocchi dei primi studi d’arte e mi è facile leggere di botteghe e Maestri di bottega, e così mi capita pure di seguire le tracce distintive e caratterizzanti e i tratti di riconoscibilità di alcuni pittori e scultori in altri artisti coevi. Questo è avvenuto per secoli, e continua anche oggi ad avvenire. Continua a leggere “L’Arte bella di Achille Cofano”
Poche parole per consigliare un libro che ho appena finito di leggere nella sua versione digitale. Avevo bisogno di una lettura che scorresse facile, di una storia agile: non di un libro banale, attenzione, non di un libro leggero. Continua a leggere “Enrico Galiano – Dormi stanotte sul mio cuore –”
Come spesso mi accade, ogni tanto ho bisogno di leggere storie un po’ datate, che mi diano il gusto di uno stile narrativo ormai perduto e di un mondo altrettanto tramontato. In realtà, se è vero che un certo mondo, una certa società, i suoi luoghi comuni, i riti collettivi, le relazioni tra i ruoli sono oggi decisamente superati (e sarebbe bizzarro se non fosse così), dall’altra parte la lettura di autori che hanno pubblicato le loro opere nella seconda metà del secolo scorso, raccontando già un mondo ‘moderno’, restituisce al lettore una visione linguistica e lessicale della narrazione che è un vero piacere assaporare. Continua a leggere “Mario Soldati – I racconti del Maresciallo”
‘… una coppia: lei ha in braccio un gattino, rosso striato, il pelo lungo e una coda che le avvolge il braccio. Mi fermo e le chiedo se posso accarezzarlo.
– ‘Certo, che puoi’ –
Mi dice che è una femminuccia, ha cinque mesi, è una trovatella e si chiama Luna. Avvicino la mano al suo musetto e comincia ad annusarmi, a leccarmi e a mordicchiarmi, a giocherellare con i miei anelli, a stringere le mie dita tra le sue zampe. È buffa e tenera. Le faccio un grattino sulla fronte. Continua a leggere “Luna”
Ho lasciato le mucche giù al fiume
era da tempo che te lo volevo confessare
che l’amore è come i salmoni
corre contro corrente Continua a leggere “Poesia country”
CIOCCOLATO – Non so… Aspetto il fresco ma anche l’autunno avrà i suoi effetti collaterali, ora il divano diventerà ancora più accogliente e l’ozio sarà morbido e avvolgente come i plaid di pile, con stampa natalizia o leopardata, ricevuti in omaggio dal supermercato lo scorso inverno. Il televisore sincronizzato su un canale tematico, con un documentario di panorami boschivi, lacustri o fluviali, dove i passerotti cacciano i vermetti e si rintanano nel nido, con gli scoiattoli assonnati nel cavo dei tronchi e gli uccelli migratori che partono per svernare in Africa, farà il resto. Sarà meno faticoso muoversi ma sarà più bello poltrire e, allora, rimettere su qualche chilo sarà fatale. Continua a leggere “Consumi autunnali”