di Francesco Danieli

Mario Nanni è uno di quei salentini fuoriclasse che difficilmente avrebbe brillato nella sua terra natia, tirchia con chi non dovrebbe esserlo e prodiga verso chi non lo merita. E invece lui, penna sopraffina quanto schiva del giornalismo parlamentare dal 1977, è stato per lunghi anni a capo della redazione politica dell’ANSA. E lì a Roma, nei meandri di Montecitorio, ne ha viste di cotte e di crude.
Parlamento sotterraneo. Miserie e nobiltà, scene e figure di ieri e di oggi. Questo il titolo eloquente del libro che ci regala alla fine di questo tormentato 2020, edito da Rubbettino. 236 pagine che si ingoiano con avidità, una dietro l’altra, indubbiamente per la sintassi snella, accattivante, arguta che è propria di Nanni e del migliore stile giornalistico. Ma anche perché l’Autore ha contenuto il suo tsunami di inchiostro in veri e propri idilli, quadretti aneddotici, in certi casi autentiche macchiette che si mandano giù come fa un bimbo ingordo con le patatine fritte, fino a vedere il fondo del sacchetto e leccarsi le dita. Se ne traggono quasi in modo subliminale profili, linguaggi, res gestae dei grandi uomini e donne della politica italiana del secondo dopoguerra, tra prima, seconda e terza repubblica. Come pure, a pennellate impressionistiche, si tratteggiano i sembianti di molti ominicchi e donnicciuole del Palazzo, che di onorevole hanno solo l’appellativo. Senza mai giudizi morali! Con il distacco nella valutazione delle idee e soprattutto della persona, che dovrebbe essere la peculiarità e l’imperativo categorico di ogni buon cronista.
Scorrendo le pagine, poi, si colgono in filigrana i cambiamenti massmediali occorsi in quasi mezzo secolo, fino alla rivoluzione del digitale e alla dittatura del web. Luci e ombre di una realtà nobile, eppure intrisa di miserie, secondo la felice metafora teatrale di Edoardo Scarpetta. Una realtà riletta da Mario Nanni, contraddittoria quanto affascinante, che fa riecheggiare nella mente le parole di Wolfgang Goethe: «Si trovano a Roma vestigia di una magnificenza e di uno sfacelo tali, che superano l’una e l’altro, la nostra immaginazione».
Parlamento sotterraneo. Miserie e nobiltà, scene e figure di ieri e di oggi
Autore: Mario Nanni
Prezzo: € 16.00
Editore: Rubbettino
Collana: Zonafranca
Anno di pubblicazione: 2020
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Pubblicato da Francesco Danieli
Francesco Danieli, classe 1981, è originario di Galàtone (Le).
Conseguita la maturità classica a Nardò nel 1999, intraprende gli studi di Filosofia e Teologia che lo condurranno alla laurea presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli nel 2004. A Roma, alunno dell'Istituto di Archeologia Cristiana, ottiene nel 2007 il diploma postuniversitario in Archeologia. Sempre nella capitale, presso l'Università della Santa Croce, consegue nel 2008 la licenza in Teologia e la specializzazione in Storia. Presso la medesima Università vince il dottorato di ricerca in Teologia - Storia, discutendone la tesi nel 2010.
Già sodale dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica, dal 2010 è membro della Società di Storia Patria per la Puglia (deputazione di Lecce).
Nel 2007 è cofondatore della rivista «Spicilegia Sallentina», semestrale volto alla riscoperta e valorizzazione dei tesori culturali e ambientali di Terra d’Otranto. Ne sarà vicedirettore fino al 2011. Per le Edizioni Universitarie Romane, casa editrice legata all'università "La Sapienza" di Roma, è direttore fin dal 2007 della collana editoriale «Gli Argonauti», strumento scientifico che accoglie studi a carattere storico, artistico e antropologico culturale. Fa parte del comitato di redazione de "L'Idomeneo", rivista della facoltà di Beni Culturali dell'Università del Salento.
Organista di talento e concertatore d’esperienza, tra il 2000 e il 2008 dirige varie cappelle musicali prima nel Salento e poi a Roma. Ha pure composto versi e musica di numerosi inni e canti sacri, alcuni dei quali incisi su cd, variando nel suo repertorio tra il neo gregoriano, il polifonico, il swing e il beat.
È autore di cabaret e sforna esilaranti commedie in vernacolo salentino, messe in scena periodicamente in tutta la provincia di Lecce da varie compagnie teatrali.
Cultore della materia presso la cattedra di Storia Sociale dei Media, corso interfacoltà (Scienze della Comunicazione e Beni Culturali) dell'Università del Salento, collabora con diverse associazioni culturali nazionali ed è invitato a intervenire a conferenze e tavole rotonde in tutta Italia. Intellettuale eclettico e uomo dalle mille risorse, nell'oceano delle sue competenze si è fatto notare a livello nazionale soprattutto nell'ambito degli studi di interpretazione delle immagini, tanto da essere definito «uno dei maggiori iconologi italiani, capace di penetrare le opere d’arte – soprattutto quelle a soggetto religioso – palesando il messaggio criptato che committenti e artisti vollero imprimere in esse secoli e secoli fa».
Ciò che stupisce e ammalia della sua persona, però, è la stravagante e al contempo armonica commistione tra sfera intellettuale e sfera manuale. Acerrimo nemico del cemento armato, è tra gli ultimi custodi della muratura leccese all'antica, che trova le sue massime espressioni nelle tipiche volte a botte e a stella (spigolo, squadro, padiglione lunettato). Formatosi alla "scuola edile" pratica dei vecchi maestri, durante un lungo apprendistato giovanile, condivide con passione le antiche tecniche con quei "discìpuli" che, andando controcorrente, si affidano alla sua competente esperienza. Per loro e per molti altri è "Mesciu Cicciu". Unico titolo che lo inorgoglisce! Titolare di una piccola impresa individuale di muratura, è questa la professione che garantisce il sostentamento a lui ed alla sua famiglia, in aderenza all'antico adagio oraziano, per cui "carmina non dant panem".
Ha scritto vari volumi e ha firmato numerosissimi apprezzati contributi a carattere storico, artistico, antropologico e teologico per opere miscellanee e riviste cartacee e telematiche.
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