di Maria Cezza

Chissà se colpisce anche te
questo pugno di ricordi,
questa stringa asfissiante di posti
strade,
situazioni.
Se anche per te
il mio nome
ha vista perfetta
morsi feroci,
mandibole forti.
Chissà se il nostro albergo incappellato
per te ha nuovi clienti,
e se le nostre storie
hanno avuto uguali narrazioni.
Per me questa strada
sarebbe un puzzo di piscio e cani
se non ci fossimo passati insieme.
Ed ogni stanza di questa casa
è un letto di fiume calvo,
una vuota disperazione,
una miseria di vita e
di ospiti.
Chissà se questa
manica di vento e sabbia
tocca anche te,
la notte delle stelle morte,
del mare che si accanisce sullo scoglio,
e lo divora.
Se ti sgualcisce il sorriso
il mio tempo:
Chissà dove,
Con chi,
Come.
Se questa malinconia invadente,
questa fredda baracca che mi ospita,
accoglie anche te,
quando senti il mio nome.