Poesia

Sta qui il mio Sud

di Franco Intini

“L’attesa”, acquaforte (Pasquale Urso)

Sta qui

il mio sud

dove

il sole arde

-con fiamme d’ invidia-

talenti quasi artistici

poeti disperati, falliti, anarchici.

 

Pozzanghera dove pullula in miniatura

la lotta di classe.

Lotta tra amici

sotto un cielo di bolle.

 

Si rosicchia come tarli

la stessa porta

lo stesso gusto d’arraffare.

 

Reduci del ‘68

grassi e ricchi

di un ’68 mai vissuto

con ferite dentro al corpo

ma violente discussione

quelle sì

con fucili e cannoni

che sparavano sogni

frustrazioni non più represse

Rivoluzioni.

 

Ancora urlano

da una porta all’altra

dialettiche prese di coscienza

sensibilizzazioni di massa

ed un sangue

vernice rossa sui muri

testimonia ancora il fuoco nelle vene

di folli incazzati col potere

ora panciuti impiegati

ex intellettuali.

 

Teatro di gran battaglie

sul filo del suicidio sotto i treni

e d’aneddoti maliziosi

da ridacchiare insieme.

Con radio che educano all’ idiozia

nullità geniali che s’ingozzano d’avanguardia

ed il gioco della birra

a dettar legge nei partiti.

 

Miserabile teatro dei quattro venti

dove il sole si schifa di sorgere personalmente

partorisci imitatori

mimi

del gran baccano che chiamano

 

Arte, Cultura, Politica.

 

Sopra le antenne

vive una tribù di corvi,

qualcuno era di passaggio

ma ora è un piatto prelibato

questo paese di vive carogne.

 

 

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