Poesie, Scrittori salentini

e sul labiale…/le freatiche faccende

di Luca Crastolla

Jackson Pollock: Action Painting 12, 1949

e sul labiale fermandosi, non retrocedendo

ad alcuna forma intelaiata dell’idea

non dire, diluire: fioritura algale

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Ambiente

La “passione” degli ulivi

di Paolo Vincenti

Ulivi ricurvi, intrecciati in un abbraccio spasmodico di vita, avvinghiati alla terra con le loro radici eppure anelanti al cielo, fermi immobili nel perenne scorrere delle cose eppure in continua mutazione, sempre uguali a se stessi pure rinnovandosi e trasformandosi nell’alternarsi delle stagioni. Questo almeno erano gli ulivi, i patriarchi verdi della nostra Puglia, ideali sentinelle del tempo che passa, prima che un flagello dalle proporzioni bibliche intervenisse a falcidiarli, portandoli ad un lento ed inesorabile declino. Continua a leggere “La “passione” degli ulivi”

Poesia

Tra spighe viola pallido 2013-2017

di Anna Cascella Luciani

È uscito nel mese di marzo, per i tipi di Macabor, un mio volume di poesie. Grata all’editore che non è arretrato di fronte ad un libro di molte pagine, qui, dal volume – che ha la prefazione di Giulio Ferrroni – a cui va il mio grazie -, e si chiude con una testimonianza di Marco Corsi – che ringrazio -, trascriviamo la quarta di copertina*, e offriamo alcuni versi alle lettrici, ai lettori, se vorranno. Due parole sull’immagine in copertina: è – trovata in ricerca pittorica tempo dopo la scrittura della poesia -, rimbalzo – oltre che concreta, botanica illustrazione -, di un testo di immaginate fioriture all’Appia Antica – via di immemore fascino e di sorprese (p. 170) -. Continua a leggere “Tra spighe viola pallido 2013-2017”

Recensioni, Scrittori salentini

Marcello Buttazzo: La poesia che si fa cercare

di Titti De Simeis

Giuseppe Diso: Casolare Salentino

La poesia di Marcello Buttazzo sa di bello. Un bello che si fa vedere, non si legge soltanto. Tra i suoi versi vivono immagini: è un lento avvicendarsi di piccoli fotogrammi dai colori intensi ma delicati, un racconto semplice ma di emozioni decise. Continua a leggere “Marcello Buttazzo: La poesia che si fa cercare”

Racconti, Scrittori salentini

Decido di entrare…

di Daniela De Pascalis

Reflection (Self Portrait), 1985 (oil on canvas) by Freud, Lucian (1922-2011); 56.2×51.2 cm; Private Collection; © The Lucian Freud Archive; English, in copyright

Decido di entrare, anche se la porta che dava sul giardino e che tenevi accostata in estate é chiusa da un po’. Mi infilo silenziosa tra le penombre della nostra grande casa, scruto ogni graniglia di questo pavimento che mi ha fatto viaggiare nelle forme, tra draghi lune e leoni le nuvole tante sempre le frecce i cuori tutti questi cuori che non vorrei calpestare qui in mezzo. Continua a leggere “Decido di entrare…”

Poesie, Scrittori salentini

Non rubiamo alla sposa e altre poesie

di Biagio Liberti

Jackson Pollok: Composition with pouring

NON RUBIAMO ALLA SPOSA

Non rubiamo alla sposa

la ferocia dell’abito

l’inclinazione dello specchio

il rituale della solitudine riflessa

di là appena del ventaglio di ali di libellula

e sia che non ricordi impronte

sulle rive di scogli

o increspatura di vento di terra notturna

di luna nuova di Giugno

non rubiamo alla sposa i codici.

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VISITA SPECIALISTICA

Il policlinico lindo

della bassa assurge a un semidio

adiacente alle traverse calavatriane di Valencia

una chiacchierata seduti sul marciapiede

aspettando un taxi

il dottore mi scruta: cammini

si aspetta forse un’andatura anserina

uno scarto da subappenino dauno verso Pianerottolo di Ariano

(i rapidi verso Napoli attraversavano gerani da galleria verso l’alba)

il luminare se ne esce con la sindrome della cicogna

beh! Si! In fondo ho gambe sottili

tali e quali a zia Annunziata.

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AN A-VISION IN VILNIUS

Dovessi leggere gli elenchi

alessandrini con un occhio solo

e che fior di mandorlo

nei Febbrai di costa a Nova Siri

forse potevo avere una gamba

forse due

alla guida verso Vilnius

le pareti di legno

le travi di gardenie e tek

il telefono e le ossa sparse

e davvero non so

che colore abbiano i necrologi sul Baltico.

Scrivere il Salento, Tradizioni

I Passiùna tu Cristù (La Passione di Cristo)

di Eufemia Attanasi

©Gianfranco Budano: Gallipoli, riti del venerdì santo

Ancora oggi, durante la Settimana Santa, nei paesi della Grecìa Salentina (Corigliano d’Otranto, Martano, Soleto, Martignano, Sternatia, Zollino) giovani e anziani cantano la Passiùna tu Cristù, la Passione di Cristo, una canzone popolare composta di 52 strofe in Griko, che rappresenta in modo semplice il dramma divino. Della Passione esistono diverse versioni tra i vari paesi. Di solito, i cantori si muovono in gruppi di tre, uno suona l’organetto e gli altri due si alternano cantando a turno una quartina, portando dei ramoscelli di ulivo benedetti, delle immagini sacre e delle zagareddhe, cioè dei nastri di raso colorati. Questo canto è la parafrasi di racconti biblici riadattati e, accanto alla figura di Cristo, appare quella della madre dolorosa che parte alla ricerca del Figlio. I Passiùna tu Cristù può essere considerata “una delle forme più antiche di teatro popolare e l’espressione più genuina delle sacre rappresentazioni che erano presenti in tutta Italia nel XII secolo, e può essere inserita a pieno titolo nella grande tradizione italiana del bruscello. Intendendo con tale nome una rappresentazione popolare che ha per oggetto eroi e personaggi biblici[1]”. Continua a leggere “I Passiùna tu Cristù (La Passione di Cristo)”

Cultura salentina

Nell’epopea degli Ppoppiti, La ricerca dell’identità salentina

di Paolo Vincenti

Giuseppe Diso

Poppiti (Il Rosone, 1996) è un romanzo moderno che ha sapore d’antico. Ne è autore Giorgio Cretì (1933-2003), scrittore salentino, nato a Ortelle, in provincia di Lecce, ma trasferitosi presto a Pavia. Autore di vari racconti pubblicati su “Il Rosone”, la rivista dei pugliesi di Milano, e su altri periodici, Cretì, membro dell’Associazione Stampa Agroalimentare, ha dedicato i propri interessi di studio prevalentemente al settore della gastronomia e della cucina, dando alle stampe pregevoli testi come: Erbe e malerbe in cucina (Sipiel, 1987), il Glossario dei termini gastronomici, compresi i vocaboli dialettali, stranieri e gergali, annesso al volume I grandi menu della tradizione gastronomica italiana (Idea Libri, 1998), Il Peperoncino (Idea Libri, 1999), La Cucina del Sud (Capone Editore, 2000), A tavola con don Camillo e Peppone (Idea Libri, 2000), La Cucina del Salento (Capone, 2002), ed altri. Continua a leggere “Nell’epopea degli Ppoppiti, La ricerca dell’identità salentina”

Cultura salentina

Stelle

di Bruno Marchi

Egnazia di Bruno Marchi

L’aurora trascolora il mondo, tra mare e cielo lascia un segno, quasi impercettibile, difficile da cogliere perché poco è il tempo. L’alba poi giunge e la luce fuga ogni dubbio. Ogni transizione del pensiero è rimandata al tramonto, come si fa con le domande senza risposta che ci prendono in attesa della notte della vita se qualcuno o qualcosa ad ognuno rivelerà come stanno veramente i fatti.

“Tu ci credi?”, chiese Marco frugando nelle tasche alla ricerca di un fiammifero. Continua a leggere “Stelle”

Cultura salentina

Il fondotinta di Dio

Dario Massimiliano Vincenti

Picasso: Guernica

Negli occhi l’incertezza delle cose sfumate nei contorni dal chiaro di luna, al calar della sera. Poi la notte (è una notte d’altri tempi!), e la profondità del buio a Mariupol’, dove è sempre buio. Un buio amaro, che fa male.
Continua a leggere “Il fondotinta di Dio”