di Marcello Buttazzo

Verrà la primavera
e il tuo viso d’albicocca
indorerà i prati.
Verrà il tempo del susino.
Nella quiete vespertina
misureremo i passi
e leggeremo versi
di Campana, di Toma, di Ruggeri.
Verrà il tempo del ciliegio
d’un trascorso aprile
quando indugeremo gai
senza quest’ansietà nel petto.
Torneranno le stelle assorte
accese con pudore
nella tua notte
di indocile fanciulla.
Luce
di fulgenti falò,
i tuoi occhi.
Torneranno
i tuoi occhi
spersi negli spazi siderei
a illuminare
le impavide albe lontane.
-(Dalla raccolta “Verranno rondini fanciulle”, i Quaderni del Bardo edizioni, 2018)-