di Biagio Liberti
di un espresso del levante natalizio
negli anni ottanta, i primi
c’erano
nell’ampia sala del ventennio della stazione
centrale di Milano
fogli di progetti
di climatizzazione umidificazione per il sudest
viaggio terribile
tra strapuntini in corridoio, marlboro rosse morbide
da tossi canine, corpi sdraiati a cataste
tra valigie
una traballante discesa dal treno
per fortuna il rapido del ritorno
dopo un’ora
era deserto
facile persino scroccare un posto
in prima classe.