Ambiente, Racconti, Scrittori salentini

I cento scalini del pianeta azzurro

di Umberto Marsella

Chiesa Greca a Otranto
Pasquale Urso: Otranto, litografia

Ad Otranto ho consegnato i miei primi ricordi …d’acqua!

Lì  l’ostro e lo scirocco  ammansivano il mare saraceno ma  ci rendevano particolarmente irrequieti.

A dire il vero del mare ci importava poco, non ne facevamo ancora parte. Piuttosto ci inebriava l’idea di poter crescere insieme per quattro mesi : immersi in un fluido speciale dove ogni molecola rappresentava un gioco d’acqua o di sabbia. Una sabbia magica in grado  di trasformare le nostre semplici, stagionali amicizie,  in puro affetto.

Il bianco pervadeva le nostre giornate,  un bianco abbacinante che “ossigenava” i  capelli , la sabbia, striava il cielo e rendeva candido il mare. Non ho più visto quel colore, riesco solo ad immaginarlo. Continua a leggere “I cento scalini del pianeta azzurro”

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Cultura salentina

Il naufragio del mercantile Peppinella

di Lucio Causo

Il naufragio del mercantile Peppinella per certi versi ricorda la drammatica fine dell’Andrea Doria, il maestoso transatlantico agli ordini del Comandante Piero Calamai, già eroe di guerra e decorato al valore, colato a picco il 26 luglio 1956 dopo essere stato speronato dallo Stokholm, all’epoca nave passeggeri battente bandiera svedese. Continua a leggere “Il naufragio del mercantile Peppinella”

Racconti

L’incipit del romanzo che non ho mai scritto

di Barbara Giuliani

Jackson Pollok: Composition with pouring

Se solo potessi stare in Polonia a costruire parafanghi per la Panda Eco 4X4, se arrivare da te fosse un autobus Varsavia/Pescara, diretto, con bagno-carrello, se solo io sapessi il polacco, o almeno sapessi come chiedere un biglietto no-stop Varsavia/Pescara, sarei da te.

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Scrittori salentini, Scrivere il Salento

È vero, o mar…

di Antonio L. Verri

Paul Cezanne: “La montagna Saincte Victoire” 1904-1906

È vero, o mar, non sono ancora passato al libro vecchio, non riesco a seguire il tuo “ quanto conta il saper fare ”, le parole, soprattutto per me, sono un po’ come cirase (una tira l’altra), febbraio è sempre un mese corto e amaro, le serpi sono ancora nascoste e le rane non “cantano” ancora… ma sono il figlio della storia del miglio e del mortaio, della camomilla dorata della sera, quello che perdeva gli occhi su quel vecchio comò a casa della nonna, Continua a leggere “È vero, o mar…”

Poesie, Scrittori salentini

Cosa s’aduna…

di Marcello Buttazzo

Lucian Freud: woman in a grey sweater – 1988

Cosa s’aduna

su questa terra

di violacea asprezza?

Dura è la ferrigna indifferenza

di chi non sa vedere

il flusso degli umani.

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Poesie, Scrittori salentini

Image

di Domenico Muci

Cesare Cuppone: Tramonto, olio su tavola (spatola) 60 x 100

Sembran vuote immagini di marionette

queste persone oggi sulla spiaggia

no non siamo conigli

neppure volpi

e questo non è il deserto del Sahara

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Cultura salentina

Quando a Maglie si abbattevano le chiese

di Dario Massimiliano Vincenti

Le serate sul terrazzo con aranceto e lucine colorate che facevano festa lì tra tavolini, gli invitati di sempre e il tovagliato e l’argenteria che ricordavano la “dote” di quell’antico palazzo di metà Ottocento. Questo ricordavo, tra giocattoli di legno e grandi vassoi con biscotti e dolciumi che attraversavano l’enorme stanza dei giochi in cui ci trovavamo io e le mie sorelle e altri bambini. Cadevano le stelle là fuori la stanza, un venticello quasi le raccoglieva in filandole e giri, e amavano la bella serata. “Sì, gradisco un sorso di limonata; Continua a leggere “Quando a Maglie si abbattevano le chiese”

Cultura salentina

Isabella Castriota Scanderbeg

Donna del Salento

(1704 – 1749)

di Lucio Causo

Nel 1720, il Barone Filippo Guarini (o Guarino), Signore di Tuglie, ormai non più giovanissimo, sposò una nobile sedicenne, Isabella Castriota, educanda nel Convento delle suore  di Santa Chiara di Gallipoli.

La giovane Isabella, perduta ogni speranza di avere un figlio, nel 1727 si separò dal marito e andò a vivere nel Conservatorio di Sant‘Anna, nella città di Lecce. Rimasto solo, Filippo, bisognoso di cure e di affetto, prima di morire, donò il Feudo di Tuglie al nipote Giuseppe Ferdinando Venturi, Duca di Minervino, i cui discendenti oltre al feudo, ebbero anche il titolo di Marchese di Tuglie. Continua a leggere “Isabella Castriota Scanderbeg”

Cultura salentina

Memorie di un cronista di Nicola Apollonio

di Augusto Benemeglio

Il nuovo libro di Nicola Apollonio, “Memorie di un cronista” (edizioni “Espresso Sud”,2022) , non mi sorprende affatto. Da un uomo che ha compiuto gli ottant’anni , che ci consiglia Davide – come disse Borges – poco c’è da aspettarsi , fuorché l’impiego consapevole di alcune abilità , qualche leggera variazione e parecchie ripetizioni . In realtà il libro che pubblicò lo scrittore argentino, “L’oro delle tigri”, testimonia uno dei periodi più intensi e fecondi della sua attività poetica e ne documenta un volto nuovo , una diversa tonalità, più lirica, più personale, più intima. E’ un po’ quello che è accaduto con questo libro circolare, che è un valzer di ricordi nei cieli più alti e disparati delle avventure di un cronista. Come diceva Rilke ne “I quaderni di Malte Laurids Brigge”, per scrivere un solo verso occorre prima aver veduto molte città, molti uomini e donne, molte cose . Occorre poter ripensare a sentieri dispersi in contrade e mondi sconosciuti; a incontri inattesi; a partenze da lungo presentite imminenti; a giorni trascorsi in stanze silenziose e raccolte; a mattini sulla riva del mare; a tutti gli oceani attraversati; a notti di viaggio che scorrevano altissime vie , volando sonore con tutte le stelle. Ma tutti questi ricordi solo quando si fanno in noi sangue , sguardo , gesto , in un attimo rarissimo di grazia , diventano poesia.

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