Cultura salentina

Paul Bourget e Sigismondo Castromediano

di Lucio Causo 

Anatole France ritratto da Auguste Leroux, 1906

Anatol France definì Balzac un immenso mare letterario e Paul Bourget  un gran mare di letteratura elegante.

I romanzi del Bourget sono romanzi di costume come quelli di Balzac, di Flaubert e di Zola, ma egli propone una letteratura analitica e presenta personaggi narrati con precisione efficace, filtrata attraverso le loro vicende spirituali. Continua a leggere “Paul Bourget e Sigismondo Castromediano”

Pubblicità
Antropologia culturale, cultura meridionale, Cultura salentina, Gastronomia, gastronomia, Racconti, Scrittori salentini, Scrivere il Salento, Territorio, Tradizioni

Aria di Natale

di Lucio Causo

La Natività di Saverio Lillo

Le tradizioni natalizie del Salento sono molto caratteristiche, vale la pena conoscerle. Se potete, andate a visitare uno dei più suggestivi mercatini d Natale del sud: la Fera di Santa Lucia, allestita in Piazza Sant’Oronzo e Piazza Duomo di Lecce. Vi perderete volentieri tra preziosi personaggi del presepe fatti a mano e pupi di cartapesta, creati secondo l’antica tradizione natalizia salentina. A partire dal 13 dicembre, festa di Santa Lucia, bancarelle di legno, addobbate con palle colorate, alberelli grandi e piccoli, scenari fantastici del lontano oriente, presepi e pupi di cartapesta, sono prese d’assalto dai turisti per acquistare presepi e pupi e respirare l’aria delle tradizioni natalizie della nostra terra. Continua a leggere “Aria di Natale”

Poesie, Scrittori salentini

Teoria di spine dorsali esauste nella fossa delle Marianne/Pratiche mediche

di Biagio Liberti

Edward Hopper: Carolina morning

Teoria di spine dorsali esauste nella fossa delle Marianne


Ci sarebbe da fare
un lavorio nel cavo dell’onda
nell’oscuro intervallo tra due creste
preparare gli attendamenti, i vessilli
che si vedano da lontano
dai fari lungo le coste


uno stacco
dalle babilonie, le sacre scritture metropolitane


la provvisorietà dei riti
la loro infinita stanchezza appena nati.

************************

Pratiche mediche


Quest’asma angelico
ossessivo
della ricerca di tombe


questo spiluccare di pennelli
sui teschi, sui femori, sui canini del gelada baboon
affastellamento
maniacale negli archivi di denti
di piuma in piuma


come se
la ferocia della penisola di Valdes
risuonasse negli ascensori di Pechino


cosa mai ce ne faremo del midollo ritrovato
di Gengis, degli ori
se non
una scintigrafia.

Recensioni, Scrittori salentini

Giuseppe Semeraro: Da qui a una stella

di Luca Crastolla

Ho lasciato decantare a lungo questi versi di Giuseppe Semeraro (che io sia lento, poi si sa), contenuti nella silloge Da qui a una stella, e mi piace l’idea di una restituzione di quanto mi hanno lasciato, di quanto mi ha invitato tornare e a ritornare munito di matita e temperamatite. Continua a leggere “Giuseppe Semeraro: Da qui a una stella”

Cultura salentina

Il Natale di nonno Lucio

di Lucio Causo

Quand’ero bambino, il Natale era tutto diverso da quello di oggi. Io lo trascorrevo a casa con papà, la mamma, il nonno paterno e i miei fratelli. Ricordo anche la presenza di alcune zie, sorelle di mia madre, che erano numerose e molto giovani. Continua a leggere “Il Natale di nonno Lucio”

Cronaca locale

…la vita è ritmo in battere ed in levare…

di Lele Mastroleo

… Luciana è una collega di Marianna e ci racconta di TarantArci una associazione con sede a Perugia che organizza eventi per promuovere la cultura popolare, ci racconta che il tre di dicembre presso il Country House di Assisi ci sarà una cena con menù tipico del Salento a cui farà seguito un concerto di un quartetto “Arneo” composto da musicisti salentini.

Continua a leggere “…la vita è ritmo in battere ed in levare…”

Cultura salentina

Santa Lucia

di Lucio Causo


Santa Lucia fu martirizzata a Siracusa, in Sicilia, durante la persecuzione dei cristiani di Diocleziano. La sua memoria fu venerata sin dai tempi antichi ed è nominata nel canone della messa romana. La leggenda narra che Lucia fu denunciata come cristiana dal suo corteggiatore respinto e salvata miracolosamente dall’esposizione in un bordello e dalla morte nel fuoco. Secondo la storia Lucia era stata uccisa con un colpo di spada alla gola. Il nome di Santa Lucia, fa pensare alla luce, e forse per questo motivo ella viene invocata dal popolo contro le malattie degli occhi. Nell’arte è spesso raffigurata mentre porta due occhi su un piatto. Il 13 dicembre ricorre la festa della Santa famosa per essere la protettrice della vista. Prima dell’introduzione del calendario gregoriano (1582) la festa si celebrava in prossimità del solstizio d’inverno, da cui deriva il detto popolare “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”. Continua a leggere “Santa Lucia”

Poesie, Scrittori salentini

Nel paesino dove sono nato…

di Giuseppe Semeraro

Giuseppe Diso: Alba (olio su cartone telato), 2017

Nel paesino dove sono nato

un uomo ha fatto le cose per bene,

è andato dal benzinaio

ha riempito una tanica

Continua a leggere “Nel paesino dove sono nato…”
Racconti, Scrittori salentini

…ad esempio a me piace il Sud…

di Lele Mastroleo

Giuseppe Diso: olio su tela

 

…ad esempio a me piace il Sud, cantava il buon Rino, più di 40 anni fa. Figlio di emigrati calabresi, trapiantato a Roma, portava con sé e riportava le immagini del suo Sud che era stato costretto a lasciare. Non sono Rino Gaetano, ma il mio Sud assomiglia molto al suo. Continua a leggere “…ad esempio a me piace il Sud…”

Cultura salentina

Il pane e la puccia salentina

di Elena Tamborrino

Andavo in Salento in vacanza, da nonna Consiglia e zia Maria. Appena finiva la scuola, la zia veniva in Toscana a prendermi e mi portava giù, a casa della nonna, dove trascorrevo due mesi pieni di sole e di mare, con la controra afosa che trascorrevo leggendo di nascosto, perché in famiglia si sosteneva che dopo mangiato si dovesse dormire. Per forza. Io non ci riuscivo, per quanto mi concentrassi sul frinire delle cicale, ma non c’era nulla da fare: allora sgattaiolavo fuori dal letto sistemato ai piedi del lettone della nonna e della zia e mi rifugiavo nella sala da pranzo, su un divano, dove mi stendevo con un libro tra le mani. Poi la zia si alzava e dalla cucina sentivo diffondersi l’odore del caffè. La casa si risvegliava dal sonno pomeridiano, troppo presto ancora per sperare che l’aria rinfrescasse con il calar del sole e così si restava ancora, per almeno un’altra ora, nella penombra delle serrande a metà. Continua a leggere “Il pane e la puccia salentina”

cultura meridionale, Recensioni

Due parole sulla poesia di Alfonso Guida

di Luca Crastolla

Edward Hopper, 1927

I versi che seguiranno sono di Alfonso Guida e ritengo compongano uno dei suoi testi più complessi e affascinanti; ne faccio occasione per parlare della figura del poeta e della poesia.

Non sono un critico, sono uno che tenta versi nel duplice significato che possiamo rinvenire nel verbo “tentare”: il primo mette al riparo dal prendermi troppo sul serio; il secondo dice della relazione seduttiva che ho con la parola, del tentativo che faccio di portarla dalla mia parte.

Non sono un critico e non posso nemmeno dire che questa poesia l’abbia analiticamente fatta mia (poco male), tuttavia mi accompagna da un po’. Del resto credo che la parola poetica non debba essere una parola di facile consumo ma una parola con cui cimentarsi (se ci ammalia/ammala). Credo che, in questo nostro tempo in cui tutto si consuma in fretta, la poesia debba essere la sospensione, l’arresto, il sabot. Continua a leggere “Due parole sulla poesia di Alfonso Guida”

Cultura salentina, Tradizioni

Santa Barbara

di Lucio Causo


Nella Leggenda Aurea si narra che Santa Barbara era una ragazza di grande bellezza il cui padre, Dioscoro, per gelosia, la chiuse in una torre del castello per scoraggiare le attenzioni di numerosi corteggiatori. Quando scoprì che si era fatta Cristiana, Dioscoro fece per ucciderla, ma lei fu miracolosamente allontanata dalle sue mani. Allora lui la denunciò alle autorità competenti che la sottoposero alla tortura. Lei rifiutò di rinunciare alla sua fede, al che fu ordinato al padre di ucciderla lui stesso. Dioscoro lo fece e immediatamente fu colpito da un fulmine e ridotto in cenere. Le varie versioni di questa storia differiscono riguardo al tempo e al luogo e vanno dal 235 al 313, in Egitto, a Roma, in Toscana o altrove. Continua a leggere “Santa Barbara”