di Lucio Causo

Un giovinetto tornava dalla scuola camminando di buon passo verso casa, A metà circa di una breve ma ripida salita raggiunse un vecchio venditore ambulante, che, stanco e sudato, si affannava a tirar su per l’erta il carretto della sua mercanzia.
La strada era disagevole, l’uomo debole, il veicolo troppo pesante.
Il giovinetto, senza dire una parola, incominciò a spingere il carretto per di dietro, e in breve la salita fu superata.
Il vecchio si fermò, si asciugò il sudore e rivolgendosi al bravo ragazzo, che l’aveva aiutato, gli disse: “Tu mi hai alleggerito una pesante fatica e mi hai dato modo di arrivare prima di notte al paese vicino, dove sono atteso dalla mia famigliola. Tene ringrazio di cuore; prendi, mangiala per amor mio”. Ciò dicendo porse, porse al giovinetto, che si schermiva e non voleva accettare una tavoletta di cioccolata, tolta da una scatola, che era sul veicolo; poi proseguì il suo faticoso cammino.
Il ragazzo pensò: “Questa cioccolata la darò alla mamma. Povera e cara mamma: mi vuole tanto bene e s’affatica tanto per me!”. E così fece.
La buona donna, lieta e commossa, rifiutò più volte il dono; ma poi, vedendo che il figlio pareva se ne avesse a male, finì per accettarlo.
Poco dopo la donna uscì di casa per certe spese, pensando:
“Questa cioccolata la darò a mio marito. Povero e caro uomo;
mi vuole tanto bene e si affatica tanto per noi!”.
E passando dinanzi alla bottega dove il marito lavorava, gli consegnò, gli consegnò il pacchetto con un sorriso.
Il buon uomo non voleva accettare; ma poi, vedendo che la moglie restava mortificata di quel suo rifiuto, finì con l’accontentarla.
Terminato il suo lavoro, egli rientrò in casa dicendo tra sé:
“Questa cioccolata la darò a mio figlio. Povero e caro ragazzo, è tanto buono che merita ogni bene!”..
E fece come aveva detto.
La famiglia è il bene più grande della comunità umana.
Non possiamo dimenticarlo… mai!