Poesia

Forse è presto…

di Anna Leone

Edward Hopper, 1927

Forse è presto
per dire che è tardi
Anche se questi occhi tradiscono pupille
scannate sulla sclera
Tocca camuffare
creare un punto luce
ombreggiare l’arco
redimere l’oltraggio della palpebra
Strano come i colori d’autunno
spalanchino lo sguardo
e le ciglia ravvivate
stiano come aghi di pino
di vedetta sul mare
E queste chiose minute ai lati
queste postille a iosa sulle mani
questa cloud di molecole remote
Più si aggregano
e più vanno disfacendomi
Qualcosa è accaduto
tra il sonno e la veglia
e l’ho già dimenticato
Eppure risorgere dalla lenzuola
è già ricordare
Vorrei essere semplice nel dirmi
come tutto è stato un sottrarsi
per somigliarmi
Per non essere di nessuno
Si paga cara l’abiura all’appartenenza
il non abitare l’umana suburra
lo stringere il feticcio dell’infanzia
stando sola
sulla stessa soglia una vita intera
Jeff Beck ha lasciato a terra le dita
ma le corde ancora vibrano
Come si sta da dio
a vivere ingannati
Ecco
forse avrei dovuto lasciarmi ingannare
Forse sono in tempo
sotto il sole pallido di Gennaio
a sbottonare un caldo agostano
Addomesticare i pori avrei dovuto
prima del grande freddo della notte più buia.

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