5 luglio 1941, L’affondamento del Sommergibile “Jantina” nel Mare Egeo
di Lucio Causo
Lo Jantina (a destra) ed il gemello Jalea in allestimento nei cantieri OTO del Muggiano
Il sommergibile Jantina apparteneva ai battelli della serie “Argonauta” che furono i prototipi della classe “600”, riprodotta poi in diverse serie e furono enumerati tra le migliori unità subacquee italiane. Continua a leggere “L’affondamento del Sommergibile Jantina”
I social da chiacchiericcio: una combriccola virtuale di gente che si adopera per farsi i fatti di tutti; dalle notizie pubbliche a quelle appartenenti alla sfera emozionale più riservata. Certo, ognuno è libero di esprimersi, di parlare di sé, mettersi in luce o scegliere di non farlo. Continua a leggere “‘GOSSIPPARÌA’”
Secondo il biblista francese Paul Beaushamp tutta “la letteratura apocalittica nasce per aiutare a sopportare l’insopportabile”. Forse tutta la poesia, l’arte tutta, in tal senso può essere definita apocalittica. Lo possiamo affermare con Shiller il quale in Sul fondamento del piacere prodotto dagli oggetti tragici sostiene che il fine dell’arte è il piacere, dove il piacere non è ridotto al godimento, alla semplice sensazione, ma si eleva al grado di riflessione. È questa accezione del piacere a placare le ansie in momenti di estrema crisi, questa accezione a fornire una speranza e un indirizzo. Continua a leggere “Su Apocalisse apocrifa, di Giuseppe Semeraro”
Da qualche anno viene proposto a molti studenti in procinto di volare verso le facoltà universitarie un test, valido quanto basta, frutto di nobili intenti tra università e industria. La prova certo non risolve il problema ma un po’ riesce a “sedare” le ansie delle scelte, forse perché pone in una scala le facoltà più correlate alle attitudini e alle inclinazioni dello studente. Continua a leggere “IL TEMPO DEI LAMPASCIONI, OVVERO: IO, MUSCARI COMOSUM”
Le chiese e le “case” (conventi) degli Alcantarini, come quelle dei cappuccini, si assomigliano tutte, le une alle altre, essendo costruite in base a progetti edilizi statuiti e approvati dagli ordini religiosi. Gli Alcantarini di Lecce erano pronti a “sgarrare” fabbricati nuovi se questi non rispondevano agli schemi programmati per sostituirli con altre costruzioni nuove di fabbrica. Così fecero gli Alcantarini della chiesa di S Giacomo e delle altre consorelle di Lecce che s’indussero a demolire chiese non del tutto realizzate per costruire al loro posto le fabbriche dei conventi e delle chiese che la regola imponeva. Il più bel convento alcantarino di Puglia, secondo Michele Paone, è certamente quello della Vergine del Pozzo di Capurso, disegnato dall’architetto barese Giuseppe Sforza, e quel modello evoca il complesso edilizio che gli Alcantarini realizzarono “su un dolce declivio dell’ondulata campagna” di Parabita. Continua a leggere “Chiesa del Crocifisso e Convento degli Alcantarini di Parabita”
Prima fioritura, olio su tela, cm 100×80, anno 2010
Esiste un mondo magico strappati i veli delle apparenze tragicamente o più semplicemente per via della primavera di un orizzonte a tutto tondo dell’onda lunga di risacca Continua a leggere “Esiste un mondo magico…”
Quando non ho parole chiare e di rosso s’azzurrano le viole e il mio chiaroscuro è fra pelle e chiome tu scorgi che chiuse e scontorte sono solo le forme.