di Anna Leone

Era un costrutto ripido:
ricognizione appostata e muta
oltre la fronte,
mentre cercavo la cellula sonora,
accordata al diapason del ventre di mia madre.Anteriore a un bisogno circolare,
salivo fino al bordo delle sue trincee,
rigettata, ripiegavo fino al prossimo coraggio.Mai incline a quel mio ardire,
mi accresceva alla lezione del sangue che disdice.
-da “Bocconi di vento” edito da transeuropa