Poesie, Scrittori salentini

Mio padre

di Anna Leone

 

Giuseppe Diso, “Fiori”, olio su tela, cm 50×60, 2017

 

Era un costrutto ripido:
ricognizione appostata e muta
oltre la fronte,
mentre cercavo la cellula sonora,
accordata al diapason del ventre di mia madre.

Anteriore a un bisogno circolare,
salivo fino al bordo delle sue trincee,
rigettata, ripiegavo fino al prossimo coraggio.

Mai incline a quel mio ardire,
mi accresceva alla lezione del sangue che disdice.

-da “Bocconi di vento” edito da transeuropa

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