Pensiero meridionale, Saggio

Stati d’animo in un giorno di pioggia

Analisi sulle riflessioni di E.M. Cioran in tema di “malinconia e tristezza

di Pierluigi Camboa

Pittura - Fausto Nazer Art.Line
Fausto Nazer

In un giorno di pioggia come quello odierno la greve pressione sulla psiche del grigiore diffuso del cielo mi spinge a fare un’analisi profonda sulle differenze e sulle analogie tra la malinconia e la tristezza, partendo dalle stupende riflessioni di Emil Cioran su questi due diffusi stati d’animo: “Se la melanconia è uno stato di trasognamento diffuso che non giunge mai a una grande profondità né a un’intensa concentrazione, la tristezza presenta, al contrario, una sorta di serietà ripiegata su se stessa e un’interiorizzazione dolorosa. Si può essere tristi da qualsiasi parte; ma mentre gli spazi aperti acuiscono la melanconia, quelli chiusi fanno aumentare la tristezza. Nella tristezza la concentrazione deriva dal fatto che essa ha quasi sempre una ragione precisa, mentre per la melanconia la coscienza non saprebbe individuare nessuna causa esterna. So perché sono triste, ma non saprei dire perché sono melanconico. Prolungandosi nel tempo senza mai raggiungere un’intensità particolare, gli stati melanconici cancellano dalla coscienza ogni motivo iniziale, presente invece nella tristezza”. Continua a leggere “Stati d’animo in un giorno di pioggia”

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Cultura salentina

Confabulazioni filosofico matematiche

Non cercate di risolvere i vostri problemi d’amore ricorrendo alle formule algebriche

di Pierluigi Camboa

Mark Rothko

In questa epoca che qualcuno definisce post-Covid, ma che, purtroppo, “post” non è, abbiamo vissuto un lungo periodo di confinamento (lockdown), dopo il quale siamo tornati a vivere sotto la scure  e qualcuno di noi, per evitare di piombare nella depressione, ha cercato di impegnare parte del proprio tempo in esercizi mentali a volte illusori e oziosi; per quanto mi riguarda, i miei personali esercizi si sono dipanati in strampalate confabulazioni filosofico-matematiche, rivolte a due fondamentali entità dell’anima: l’amicizia e l’amore. Continua a leggere “Confabulazioni filosofico matematiche”

Cultura salentina

Rubby, Burry e “li pipirussi ‘mari blu”

di Pierluigi Camboa

Vallotton, Félix Edouard (1865-1925): Peperoni rossi

In un mite e luminoso pomeriggio di qualche anno fa, si era in primavera inoltrata, giunse a Porto Badisco un pullman scolastico della Brianza, pieno di giovani festanti e di insegnanti mezzi esauriti per quel compito ingrato. Continua a leggere “Rubby, Burry e “li pipirussi ‘mari blu””

Cultura salentina, Racconti, Scrittori salentini

Lu ruscjiu de lu mare

Una favola di Natale

Otranto, costa sud; © Gianfranco Budano

C’era una volta, nel Salento, a nord di Otranto, un terreno umido, acquitrinoso e malsano, noto come Alìmini, appellativo derivato dal greco antico λίμνη (límnē), il cui significato era palude o bacino lacustre; infatti, quella grande palude melmosa circondava due graziosi laghetti, collegati tra loro da un canale, noto come “lu strittu”. Continua a leggere “Lu ruscjiu de lu mare”

Scrittori salentini

Una vita di valore

@Gianfranco Budano: Spagna, luglio 2014 – sul Cammino di Santiago

Dialogo salentino a una voce per una vita di valore

Discutere sul tema-ossimoro “Dialogo salentino a una voce per una vita di valore” equivale a confabulare con se stessi direi quasi su qualcosa pleonastico; infatti, è implicito che, per un essere umano, una vita non è vita se non è di valore e un valore non è un valore se non è funzionale o visto in relazione alla vita. In realtà, esistono, in particolare in microbiologia, anche forme di vita molto semplici e poco organizzate, ma nessuna di esse è priva di valore; nello stesso tempo, esistono valori – per definizione assoluti, eterni, senza età –, ma che in realtà sono tali solo perché sono in stretta relazione con una o più forme di vita (es. i raggi solari rappresentano un valore assoluto, essenziale per la vita delle piante e, per estensione, di tutti gli esseri viventi, perché assicurano la sintesi clorofilliana). Continua a leggere “Una vita di valore”

Cultura salentina, Racconti, Saggio, Scrittori salentini, Scrivere il Salento

La leggenda del piccolo Chicchi Bacchetta e della perfida comare Lucetta

maresciallo d’alloggio capo dell’Arma dei Carabinieri Reali, Chicchi Bacchetta, con la moglie Francesca Stefano e le due figlie Maria (1923-2002) e Mafalda (1924-1930), deceduta per tetano

Ambientazione

Questa è una storia particolare tra le tante storie di streghe salentine; più note come macàre, il cui etimo è comune con l’italiano “megera”, sono verosimilmente riconducibili alla figura mitologica di Μέγαιρα, nata dal sangue di Urano evirato da Crono, che con le sorelle gemelle Aletto e Tisifone componeva il terribile trio delle ErinniFurie.

Come la Μέγαιρα della tradizione greca, la macàra salentina impersona la figura di un malvagio giustiziere, che ha il compito di vendicare chi colpisce la propria famiglia e parentela. La macàra è una potentissima strega, che oltre alla capacità di preparare pozioni magiche (per usi benefici o malefici), di fare fatture o malocchi e di spostare oggetti o di trasportare persone a distanza, è in grado di trasformarsi in varie forme di animali (generalmente in un rettile, in un uccello rapace o in un gatto nero), cospargendosi il corpo con un magico unguento, il cosiddetto olio macàro (o masciàro).

Il Salento, perciò, è terra di macàre e Uggiano La Chiesa è uno dei paesi più intensamente interessati da una lunga tradizione di stregoneria; infatti, Uggiano, probabilmente per la sua funzione di difesa della Chiesa (non a caso, il suo nome latino è Vigiliarium Ecclesiae), ben rappresentata dalla grande Chiesa Matrice e dalla Torre dell’Angelo, fu al centro di una costante aggressione da parte delle milizie del Maligno.

La vicenda della macàra Lucetta narra di un tipico caso di ailurantropia (trasformazione della strega in gatto nero) e della perfida vendetta da costei, come macàra mùscia (strega trasformata in gatta), contro i genitori di un innocente neonato, colpevoli di non essersi affidati alle sue cure di levatrice. Continua a leggere “La leggenda del piccolo Chicchi Bacchetta e della perfida comare Lucetta”

Scrittori salentini

Consigli per combattere scientificamente la sfiga nel 2019

Opera di Johan Heinrich Fussli

Una doverosa premessa, consiglio la consultazione della grande enciclopedia online, la nota Wikipedia (questa precisazione vale come indicazione delle fonti bibliografiche alle quali mi sono rifatto).

Tutti conoscono, ne sono certo, la famosa “Legge di Murphy”; a chi intendesse approfondire l’argomento, consiglio la lettura dello stupendo e ironico testo di Arthur Block, La Legge di Murphy e altri motivi per cui le cose vanno a rovescio!. Continua a leggere “Consigli per combattere scientificamente la sfiga nel 2019”

Poesia, Poesie

Arunca vai

di Pierluigi Camboa

© Giuseppe Diso: Copia di Figura (olio su tela, cm 60×100, 2010)

Arunca vai,

Sacci ca vegnu puru ieu.

‘U sule ‘ntraversia ‘na spera de cristallu

E l’arcubbalenu sta ci subbissa de luce

De mille culuri quiru ‘nticu, strazzatu

E chinu ‘e prule librettu di sonni

A su quiru commodinu arunca

Sta ci dorme ‘na mila smuzzacata

Culla purpa ‘menza ‘rrugginuta. Continua a leggere “Arunca vai”

Poesia, Poesie

Me ‘ncisera ‘na frase an frunte

© Giuseppe Diso: Campi, (olio su cartone telato, cm 40×70, 2008, coll. priv.)

Me ‘ncisera ‘na frase an frunte,
‘Na frase ca nu’ putìa liggìre,
Ma ca vitti rrefrettata ‘ntra l’occhi toi,
‘Ntra quira vampa ‘mpruvvisa da facce. Continua a leggere “Me ‘ncisera ‘na frase an frunte”

Poesia, Poesie

L’amore è ‘n’artalena

di Pierluigi Camboa

Amerigo Buscicchio: Paesaggio marino con bambini, olio su tela, Pinacoteca Cistercensi

Fervìa, scattariscjiannu, ‘ntra ‘nu vasu
E troni e furmini li ‘ssiane de ‘ntru nasu
‘U core sou feritu minava sangu’ viu: Continua a leggere “L’amore è ‘n’artalena”