C’è un bel castello, non più visitabile perché la proprietà lo ha chiuso definitivamente dopo che è stato depredato dai ladri, e un paese ridente con doppio affaccio, sulle colline dell’Oltrepo da una parte e sulla Pianura Padana dall’altra. Continua a leggere “Montalto in Oltrepo”
Quattro note, che si ripetono in un crescendo per nulla scontato, quasi drammatico, che segue un’ouverture fuori spartito, a labbra chiuse, che simula l’alzarsi del vento invernale delle steppe dell’Ucraina. Continua a leggere “Il Natale in Alsazia – Diario di viaggio”
21 ottobre 1975, Calimera (Lecce): Pier Paolo Pasolini con Piromalli e Buratti nel Circolo di cultura grecanica di Calimera, presso la dismessa manifattura di tabacchi Murrone. (Foto tratta dal sito http://www.antoniopiromalli.it)
Un grande amore e – come scriverebbe Oscar Wilde – il mistero dell’amore è più grande del mistero della morte. Pier Paolo Pasolini non ha semplicemente visitato il Salento, l’ha vissuto, a quanto pare in quattro (o forse più) diverse occasioni documentate. Nel 1959 il poeta, regista e linguista percorse il tacco d’Italia per un reportage di viaggio dal titolo “La lunga strada di sabbia”: a bordo di una Fiat 1100 scrisse un articolo per la rivista Successo, le sue mete Gallipoli e il Capo di Leuca. Continua a leggere “Pier Paolo Pasolini nella Grecìa salentina”
La Sardegna, e l’arcipelago della Maddalena in particolare, ti stordisce di luce e di bellezza. La sua unicità si intuisce già dal ponte del traghetto, o dallo stretto finestrino dell’aereo, ma poi la si scopre, una volta sbarcati, ad ogni passo, in ogni scorcio che si apre alla vista. Una terra a prova di distratti, che si fa subito amare e ti lascia, alla partenza, segni profondi, cicatrici di nostalgia indelebili. E, per quanto ospitale e generosa, non si concede interamente al primo venuto.
Santa Cesarea Terme, Veduta da Torre Minervino (Ph. Giusy De Santis – 2016)
(Perché ognuno ha la sua strada dell’anima …)
Vista su una mappa sembra una strada qualsiasi, una strada normale, con qualche curva ed un paio di “gomiti” più stretti, ma nulla può essere così fuorviante che giudicare un itinerario dalla sua raffigurazione orizzontale.Continua a leggere “La strada”
senza polvere e senza peso mi ritrovo in questo ottobre balordo, ora che il cielo sembra grigio stabile. Svegliandomi ho sentito la pioggia nelle ossa, e ho subito pensato ai tuoi tanti ombrelli di scorta di quel giorno freddo e piovoso di fine ottobre a Gallipoli, in quel nostro perdersi tra i vicoli che ricordano la casbah araba, Continua a leggere “Ritorno a Gallipoli”
Venni per la prima volta a Lecce molti anni fa e vi giunsi nelle prime ore della sera. Era, ricordo, una calda sera d’estate di un caldo afoso così come quasi sempre avviene qui da noi. Allora non avrei mai pensato di dover, poi, restare qui per tutta la vita… e, oltre…
Mi ribadisce il prof. Malos Mannaja, che ho reincontrato a Roma, dopo diversi anni, che nulla è cambiato. I turisti più acculturati arrivano nel vecchio Salento del tutto ignari, e invece di mura e resti di templi che trovano? Orrende costruzioni abusive, veri e propri scempi, sporcizia ed erbacce. Il Salento è stato crocevia delle più grandi civiltà, ha nel suo patrimonio archeologico un’ottima risorsa per il turismo. In particolare le aree messapiche sono una vera ricchezza. Bisogna tutelarle, è un patrimonio che appartiene a tutta l’umanità, non solo a noi… ma noi non facciamo niente di tutto questo, pensiamo solo a spremere le tasche dell’ignaro turista, che non verrà mai più da noi.
…ed io dovrei partire, per giungere dove? laggiù era notte prima che facesse buio, ci salutavamo con un cenno dell’animaContinua a leggere “…ridatemi un tempo…”
C’è chi preferisce trascorrere le vacanze al mare e chi in montagna, chi ama ritirarsi in campagna e chi le vacanze non può nemmeno permettersele. C’è anche chi ha scoperto un modo nuovo di trascorrere il periodo di “riposo”: quello di svolgere, con immensa soddisfazione, un’attività di aiuto verso chi ne ha più bisogno. Continua a leggere “L’esperienza del dottor Massimo Gravante tra gli ammalati della Repubblica del Benin”
“Laccu de li Russi” e un particolare di girini e di un esemplare di Lepidurus che cerca di nascondersi nuotando nell’acqua della pozza sotto una massa vegetale. (Foto di O. Caroppo, 28 marzo 2010)
Nella foto è ritratto un laghetto temporaneo – uno dei più persistenti acquitrini dell’area paludosa detta de li Russi – il Laccu de li Russi – ricadente nel feudo di Supersano che, un tempo, faceva da contorno al grande lago Sombrino nella cui ampia vallata, che giunge ai piedi della Serra di Supersano, è situata la palude immortalata. Un amico mi avvisava che qui aveva notato la comparsa di un piccolo crostaceo appartenente, dal punto di vista tassonomico, all’ordine dei Notostraci ovvero a quel gruppo di crostacei così detti perché posseggono il carapace (a tale caratteristica è dovuta proprio l’etimologia del nome). Continua a leggere “Crostacei preistorici nei laghi temporanei salentini del Parco Naturale Paduli-Foresta Belvedere”
Il suo percorso è lungo solo 3 km, nasce dalle sorgenti di Carlo Magno, poi scivola tortuoso dai colli verdeggianti e raggiunge il mare proprio nelle vicinanze di Otranto, la “perla d’oriente” dalla storia e cultura millenarie. Si tratta del fiume Idro, il maggiore corso d’acqua dell’idrografia superficiale del territorio salentino. Continua a leggere “Il fiume Idro e la sua valle”