di Claudia Di Palma

La mia anarchia intima,
segreta, marginale. La mia
periferia nel centro, nel fondo di me.
Ti guardo con le mie case popolari,
i miei popoli scomparsi, con le vie
Continua a leggere “La mia anarchia intima…”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Claudia Di Palma
La mia anarchia intima,
segreta, marginale. La mia
periferia nel centro, nel fondo di me.
Ti guardo con le mie case popolari,
i miei popoli scomparsi, con le vie
Continua a leggere “La mia anarchia intima…”
di Marcello Buttazzo
Per le rotte
della notte
seguirò
la fluente scia
del tuo fiato.
Seguirò il baluginio
dei tuoi occhi
nella notte.
Continua a leggere “Per le rotte della notte…”
di Marcello Buttazzo
Le cicale sitibonde d’amore
schiattate d’arsura
donano madrigali
festosi e fugaci
al tempo fuggiasco.
Continua a leggere “Le cicale sitibonde d’amore…”
di Pierluigi Mele
Delicato
è sapere di essere soli
ma dirlo in compagnia,
due meno uno fa sempre due.
Continua a leggere “Delicato”
di Anna Leone
Era un costrutto ripido:
ricognizione appostata e muta
oltre la fronte,
Continua a leggere “Mio padre”
di Umberto Marsella
Da qualche anno viene proposto a molti studenti in procinto di volare verso le facoltà universitarie un test, valido quanto basta, frutto di nobili intenti tra università e industria.
La prova certo non risolve il problema ma un po’ riesce a “sedare” le ansie delle scelte, forse perché pone in una scala le facoltà più correlate alle attitudini e alle inclinazioni dello studente. Continua a leggere “IL TEMPO DEI LAMPASCIONI, OVVERO: IO, MUSCARI COMOSUM”
di Maria Grazia Frassanito
Com’è vivere in un’illusione,
te lo dico io,
è una vera confusione.
Tutto gira
tutto ruota
tutto grida
Continua a leggere “CAOS”
di Piero Sansò
Esiste un mondo magico
strappati i veli delle apparenze
tragicamente
o più semplicemente
per via della primavera
di un orizzonte a tutto tondo
dell’onda lunga di risacca
Continua a leggere “Esiste un mondo magico…”
di Annarita Nutricati
![]()
Quando non ho parole chiare
e di rosso s’azzurrano le viole
e il mio chiaroscuro è fra pelle
e chiome tu scorgi che chiuse
e scontorte sono solo le forme.C’è un luco di faggi dove schiocco
Continua a leggere “Quando non ho parole chiare…”
di Pina Petracca
Sulla punta della lingua
la parola
sedotta da consonanze
di rito,
ma nella sala vuota
sola
a cercare del senso
consistenza
Continua a leggere “Foglio di via”
di Biagio Liberti
Sul sentiero aggallano
i primi fiori di pesco
nell’ultimo quarto di luna marzolina
quel rosa, dapprima tenue
quasi guancia di bimbopoi
Continua a leggere “Fiori rosa, fiori di pesco”
di Dario Massimiliano Vincenti
Islandese: credevi Natura che non sarei sopravvissuto a te, vero? È finito sì il mio corpo, ma non il mio spirito. E il mio spirito è pensiero, ed è umanità. Puoi fermare il tempo, non il “sempre”. Finiremo insieme. Tu e noi umanità.
Natura: dopo te, insegnerò a qualcun altro, a tanti altri, a conoscermi, e anche questi saranno come te, esistenza che finisce.
Continua a leggere “Dialogo sulla fine di se stessi. Operetta immorale.”