Racconti, Scrittori salentini

IL TEMPO DEI LAMPASCIONI, OVVERO: IO, MUSCARI COMOSUM

di Umberto Marsella

Nikolai_Bogdanov-Belsky_-_Mid-day_fishing_(1917)

Da qualche anno viene proposto a molti studenti in procinto di volare verso le facoltà universitarie un test, valido quanto basta, frutto di nobili intenti tra università e industria.
La prova certo non risolve il problema ma un po’ riesce a “sedare” le ansie delle scelte, forse perché pone in una scala le facoltà più correlate alle attitudini e alle inclinazioni dello studente. Continua a leggere “IL TEMPO DEI LAMPASCIONI, OVVERO: IO, MUSCARI COMOSUM”

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Racconti, Scrittori salentini

Dialogo sulla fine di se stessi. Operetta immorale.

di Dario Massimiliano Vincenti

Pablo Picasso

 

Islandese: credevi Natura che non sarei sopravvissuto a te, vero? È finito sì il mio corpo, ma non il mio spirito. E il mio spirito è pensiero, ed è umanità. Puoi fermare il tempo, non il “sempre”. Finiremo insieme. Tu e noi umanità.

Natura: dopo te, insegnerò a qualcun altro, a tanti altri, a conoscermi, e anche questi saranno come te, esistenza che finisce.

Continua a leggere “Dialogo sulla fine di se stessi. Operetta immorale.”
Racconti, Scrittori salentini

Storia minima del chiodo che fece cadere Dio

di Dario Massimiliano Vincenti

 

L’Orologio: “Non ho cercato il tempo. È il tempo che si è aperto dinanzi a me ed ha iniziato a scorrere senza che fossi io a chiedergli niente. Perché il tempo è così: si offre a chi non chiede di averne, e si lascia scappare via veloce da chi invece ne chiede o ne vorrebbe altro ancora. Continua a leggere “Storia minima del chiodo che fece cadere Dio”

Racconti, Scrittori salentini

Il tuffo carpiato del  giovane operaio impennacchiato

di Umberto Marsella

Mimmo Anteri: Trasmigrazioni (Acrilico su tavola cm 100×100)

Una data e un treno. A fianco, il caso o il destino.
Le date, si sa, sono semplici dettagli ma se una somiglia alle coordinate del compleanno (o a qualcosa di più) continuerà ad intenerirci e a raccontare le storie sfilacciate e mai archiviate che in qualche modo ci descrivono.
Poi il treno. Continua a leggere “Il tuffo carpiato del  giovane operaio impennacchiato”

Antropologia culturale, Racconti

Undicesimo comandamento: non disubbidire

di Sandra Tag

Edward Hopper: Carolina morning

“sì mi alzo. scendo subito e con il piede che vuoi dal letto e metto le pantofole. quelle che mi hai regalato per l’onomastico. ti socchiudo la porta, continua pure a dormire, farò piano ad accendere il gas. il gas, per il tuo caffè… il gas per scaldarmi dal freddo di ogni mattina. non mi trucco, tranquillo, so che ti piaccio acqua e sapone. sono bella anche senza la cipria e nemmeno il rimmel mi sta bene, hai ragione, mi deforma l’occhio. non ti preoccupare, il profumo lo tengo per quando mi porti a cena come anche i tacchi. Continua a leggere “Undicesimo comandamento: non disubbidire”

Racconti, Scrittori salentini

La birra dello gnomo

di Lucio Causo

Pasquale Urso – Acquaforte

 

 

Una notte gli gnomi del bosco delle pigne vollero dare una grande festa nel loro palazzo posto in mezzo alla radura.

Prepararono le torte di mirtillo, le focacce di ginepro, appesero i lumi, scoparono le sale.

Ma quando tutto fu pronto s’accorsero che non avevano birra.

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Racconti, Scrittori salentini, Scrivere il Salento

Schegge di vita

di Eufemia Attanasi

 

© Giuseppe Diso: Estate (olio su tela 80×100, anno 2010)

 

Nino era un massaro che aveva rilevato con un contratto d’affitto la masseria di suo fratello Peppo, il proprietario, al quale corrispondeva metà del raccolto. A quel tempo le condizioni di vita dei contadini nel Salento erano a livelli di vera e propria miseria perché, durante la Seconda Guerra mondiale, molti terreni coltivati erano stati bombardati o distrutti dal passaggio dei soldati e, soprattutto, mancavano i fertilizzanti e i macchinari. Continua a leggere “Schegge di vita”

Racconti, Scrittori salentini

Una storiella per l’autunno

di Lucio Causo

Giuseppe Diso: La sera del poeta, olio su cartone telato, 2020

Un giovinetto tornava dalla scuola camminando di buon passo verso casa, A metà circa di una breve ma ripida salita raggiunse un vecchio venditore ambulante, che, stanco e sudato, si affannava a tirar su per l’erta il carretto della sua mercanzia. Continua a leggere “Una storiella per l’autunno”

Antropologia culturale, cultura meridionale, Cultura salentina, Gastronomia, gastronomia, Racconti, Scrittori salentini, Scrivere il Salento, Territorio, Tradizioni

Aria di Natale

di Lucio Causo

La Natività di Saverio Lillo

Le tradizioni natalizie del Salento sono molto caratteristiche, vale la pena conoscerle. Se potete, andate a visitare uno dei più suggestivi mercatini d Natale del sud: la Fera di Santa Lucia, allestita in Piazza Sant’Oronzo e Piazza Duomo di Lecce. Vi perderete volentieri tra preziosi personaggi del presepe fatti a mano e pupi di cartapesta, creati secondo l’antica tradizione natalizia salentina. A partire dal 13 dicembre, festa di Santa Lucia, bancarelle di legno, addobbate con palle colorate, alberelli grandi e piccoli, scenari fantastici del lontano oriente, presepi e pupi di cartapesta, sono prese d’assalto dai turisti per acquistare presepi e pupi e respirare l’aria delle tradizioni natalizie della nostra terra. Continua a leggere “Aria di Natale”

Racconti, Scrittori salentini

…ad esempio a me piace il Sud…

di Lele Mastroleo

Giuseppe Diso: olio su tela

 

…ad esempio a me piace il Sud, cantava il buon Rino, più di 40 anni fa. Figlio di emigrati calabresi, trapiantato a Roma, portava con sé e riportava le immagini del suo Sud che era stato costretto a lasciare. Non sono Rino Gaetano, ma il mio Sud assomiglia molto al suo. Continua a leggere “…ad esempio a me piace il Sud…”

Racconti, Scrittori salentini

L’ULTIMA NOTTE DI ERNESTO

di Lele Mastroleo

 

La Higuera, 9 ottobre

…Comandante, era vero quel segnale acceso, fuori dal rifugio?

Ho appoggiato alla croce nera il mio fucile e son corso qui.

Il letto l’ho rifatto stamattina e sul fuoco ho lasciato acceso il caffè, ed ho ripulito per bene il berretto e la paura, ma nessuno risponde dalla sedia di paglia della cucina.

Continua a leggere “L’ULTIMA NOTTE DI ERNESTO”

Ambiente, Racconti, Scrittori salentini

I cento scalini del pianeta azzurro

di Umberto Marsella

Chiesa Greca a Otranto
Pasquale Urso: Otranto, litografia

Ad Otranto ho consegnato i miei primi ricordi …d’acqua!

Lì  l’ostro e lo scirocco  ammansivano il mare saraceno ma  ci rendevano particolarmente irrequieti.

A dire il vero del mare ci importava poco, non ne facevamo ancora parte. Piuttosto ci inebriava l’idea di poter crescere insieme per quattro mesi : immersi in un fluido speciale dove ogni molecola rappresentava un gioco d’acqua o di sabbia. Una sabbia magica in grado  di trasformare le nostre semplici, stagionali amicizie,  in puro affetto.

Il bianco pervadeva le nostre giornate,  un bianco abbacinante che “ossigenava” i  capelli , la sabbia, striava il cielo e rendeva candido il mare. Non ho più visto quel colore, riesco solo ad immaginarlo. Continua a leggere “I cento scalini del pianeta azzurro”