Patù, situato ai piedi della Serra di Vereto, è un piccolo paese del Salento. In passato aveva la funzione di granarium, essendo dotato di un approdo sulla vicina costa, la piccola insenatura di Torre S. Gregorio. Nella zona extraurbana di Patù si vedono i resti del centro messapico (IV secolo a.C.). Nelle vicinanze vi è la Cappella della Madonna di Vereto, mèta di pellegrinaggi. Continua a leggere “Patù e il monumento Centopietre”
La foto che viene pubblicata è del professore Antonio Costantini e raffigura una piccola porzione della via Traiana Calabra tra Martano e Carpignano, sottratta al dimenticatoio del tempo. La Via venne realizzata da Traiano fra il 108 e il 110 d.C. come prosecuzione della via Appia Traiana che nel suo ultimo tratto congiungeva Benevento a Brindisi. Continua a leggere “Otranto e la via Traiana Calabra”
Quanto può raccontare un capitello! Nella Cripta della nostra cattedrale idruntina ve ne sono ben 65. Ognuno di essi ci narra di epoche che si sono susseguite. Se socchiudiamo gli occhi, malgrado ci troviamo in una Cattedrale, luogo di pace, udiamo il frastuono di cavalli, di spade, di grida di guerrieri. Come susseguirsi di diapositive vediamo eserciti in movimento, invasioni, distruzioni e finalmente, fra un assalto e l’altro, brevi periodi di pace, in cui i vincitori ostentano in ogni campo la loro grandezza, credendo o sperando di affidarla all’eternità.
La Cattedrale di Otranto è uno scrigno di rara bellezza. Lo si nota ad occhio nudo e, accostandosi ad essa, se ne riceve profonda emozione e suggestione.
Ma cosa c’era sulla collina a poca distanza dal mare prima che i Normanni, nel 1080, concepissero l’idea di realizzare la magnifica Cattedrale e che Gionata, l’arcivescovo cattolico, amante della teologia e dell’arte, tra il 1163 e il 1165 affidasse a Pantaleone il compito di illustrare ai fedeli i passi più importanti della Bibbia per svelare loro il mistero salvifico cristiano? Forse non ne saremmo mai venuti a conoscenza se non si fosse reso necessario il restauro proprio di quel mosaico meraviglioso che versava in condizioni di degrado. Continua a leggere “La Cattedrale di Otranto è uno scrigno”
E’ il caso della collina su cui si erge la Basilica bizantina di San Pietro che è un vero tesoro, ma nel cui sottosuolo è stato rilevato un tesoro di altro genere, Nel 1979 una campagna di scavi archeologici ha rinvenuto delle buche di palo e dei resti di focolari che testimoniano la presenza di capanne. Si tratta senz’altro di un nucleo abitativo attestato alla fase avanzata del Bronzo Recente. Il grande dono sortito dalla terra consiste inoltre nei frammenti ceramici attestati alla fase tarda dell’età del bronzo provenienti dai Palazzi Micenei. Continua a leggere “Mai fermarsi alla superficie, spesso i tesori sono nascosti oltre le apparenze”
L’arte medievale espone una visione cupa, in ombra, torva della natura. Uno dei motivi, con molta probabilità, è da riferire al fatto che proprio la natura fu lo strumento che funzionò come vettore comunicativo facilmente confrontabile, verificabile, riconoscibile, capace di indicare per similitudine quelle connotazioni morali ben codificate; la condizione caduca dell’uomo, l’esistenza vissuta senza cognizione e impegno in un contesto di altalenante moralità, l’esitazione di seguire la retta via nell’incostante ricerca della verità o nel non riuscire ad individuare il limite tra bene e male.
Teniamo comunque presente, per l’appunto, che la maggior parte delle immagini avevano finalità educative.
Nonostante i suoi 144 giorni (dal 21 gennaio al 13 giugno), la Repubblica napoletana del 1799 fu un momento fondamentale nella elaborazione della tradizione democratica italiana. Pur avendo privilegiato lo scenario della capitale del regno, anche per la Terra d’Otranto significò la sanguinosa controrivoluzione borbonica. L’eco di un Governo Provvisorio, costituitosi nel febbraio del 1799 fra solenni giuramenti di odio eterno al potere di Ferdinando IV, non lasciò insensibili le nostre contrade che si incendiarono dell’ardore rivoluzionario. Furono giorni di grande confusione. Agli alberi della libertà si alternavano le coccarde francesi, mentre i sanfedisti spargevano voci contro le falangi francesi negatrici di Dio. Voci che indussero le popolazioni paurose e smarrite a credere in presunti fenomeni paranormali creati ad arte dai seguaci sanfedisti. Non tedierò gli eventuali lettori di quanto ho già avuto modo di raccontare al riguardo, ma mi limiterò a riproporre alcuni avvenimenti che accaddero in quei giorni a Copertino. Continua a leggere “L’uccisione di Bernardino Pappi, martire copertinese caduto per la libertà”
Spesso mi sono chiesta come mai tutte e due le torri che come sentinelle sembra facciano la guardia all’imbocco dei fossati dalla via che prende il nome da loro, fossero state dedicate alla moglie di Alfonso, Duca di Calabria fino al 1494, quando successe al Padre, Re Ferdinando. Ho deciso allora di compiere una piccola indagine, supportata soprattutto dal testo interessantissimo e dettagliatissimo di Pierpaolo Cariddi, Otranto intra moenia dagli Aragonesi ad oggi, Edizioni Esperidi, a cui rimando per sopperire alla brevità di questa piccola nota. Continua a leggere “Le torri Ippolita e Duchesca del Castello di Otranto”
Nella notte tra il 13 ed il 14 settermbre del 1321 Dante, 700 anni fa, era un corpo esanime senza vita.
La sua esperienza terrena ci ha lasciato la più grande esperienza ultraterrena della storia letteraria, terza dopo quella di Odisseo ed Enea. Continua a leggere “#settembre_dante”
La tua grafia minuscola, appena sbilanciata a destra. Nel “mar dei Sargassi” (così chiamavi il tuo diario), vi è segnato quello che hai pescato intenta nel tuo percorso di ricerca. Hai cercato, ossessivamente, la tua Voce. L’hai cercata nel tuo dentro fatto di bui che anelavano a luce e a parola. Ted, Ted Hughes, tuo marito, sposato nel 1956, ha ritenuto giusto tagliare parti dei tuoi scritti. Parti in cui, a parlare, erano il tuo odio, la tua rabbia, le tue emozioni tempestate. E’ stato duro per lui accettare i tuoi affilati giudizi su amici, parenti ma, aveva davvero compreso quanto dolore c’era nelle tue parole per un mondo che, tu, volevi lacerare come placenta stretta? Continua a leggere “Su Sylvia Plath”
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d. C.) l’Italia si trovò nelle mani dei barbari, fino a quando l’imperatore Giustiniano ne fece una provincia dell’Impero romano d’Oriente (555-553). Secondo J. Décarreaux durante la dominazione bizantina il Salento fu un bastione dell’ellenismo nell’intera Italia. Però un autentico processo di ellenizzazione iniziò successivamente in seguito al riordinamento amministrativo dell’impero e alla presenza del monachesimo greco. Continua a leggere “Il monachesimo greco nel Salento”
E per il nostro appuntamento mensile con Dante avrei deciso di parlare dei colori. E del Purgatorio, la mia cantica preferita. E dell’Angelo Portinaio: Purgatorio, canto IX.
Salvando gli esperti, sconosciuto ai più millantati lettori della Somma opera, l’Angelo Portinaio è l’apice dell’allegoria dei colori nella Divina Commedia. Continua a leggere “#luglio_dante”