di Gianfranco Budano
Di recente pubblicazione l’ultimo lavoro di Alessandro De Marco e Francesco Danieli, Nuove ipotesi su Casaranello, L’edificio, il mosaico, gli affreschi, per la collana Gli argonauti delle Edizioni Universitarie Romane.
La chiesa di Santa Maria della Croce, gioiello paleocristiano situato nel territorio del comune di Casarano è oggetto di studi e pubblicazioni da lungo tempo. Continua a leggere “Nuove ipotesi su Casaranello. L’edificio, il mosaico, gli affreschi”
Categoria: Scoperte
Agliano al confine tra Magna Grecia e Messapia. Un sito ancora da indagare
di Gianfranco Mele

Agliano (detta anche Aliano) è la denominazione di una contrada in agro di Sava, distante circa 3 km dal centro abitato e situata nei pressi della S.S. 7 TER Sava-Fragagnano. Da studi storici e ritrovamenti archeologici emerge che la località, ove attualmente sorge una masseria, è stata oggetto di insediamenti in epoca magno-greca, e successivamente romana e medioevale.
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Maglie: un restauro che ha cancellato la memoria di una profonda devozione popolare

Il 16 settembre 2005 la Giunta comunale di Maglie ha approvato un progetto di finanziamento, sovvenzionato dalla Provincia, per l’ammontare di 1,2 milioni di euro destinati a sussidiare il restauro del patrimonio architettonico e artistico di alcune tra le principali chiese magliesi.
Tra gli edifici religiosi beneficiati vi è stata la Madonna delle Grazie che ha ricevuto un fondo di 144 mila destinato al restauro della seicentesca pala raffigurante la titolare, delle tele degli Apostoli e degli affreschi con la “Cacciata dall’Eden”.
Quando “Faenza” significava Nardò. La storia e le forme ceramiche neretine attraverso i documenti d’archivio
di Riccardo Viganò

Fino a qualche anno addietro quando si asseriva che Nardò fosse stato un importante centro produttore di pregiata ceramica come la maiolica – “faenze” nel passato – era come se si stesse parlando di un animale mitologico o, ancor più, di un fantasma. Se alcuni ne erano a conoscenza, come potevano esserlo collezionisti ed esperti vari, se interpellati in merito alle fattezze e/o alla tipologia delle ceramiche neretine spesso le informazioni che si ricevevano non erano mai documentate poiché in gran parte fondate sul “sentito dire”: “Mi hanno detto che…”, “Ho sentito che…”, “Una volta erano sicuramente così perché me lo hanno detto …”. Continua a leggere “Quando “Faenza” significava Nardò. La storia e le forme ceramiche neretine attraverso i documenti d’archivio”
L’altare maggiore di san Giuseppe nella omonima chiesa in Nardò: nuova luce sull’altare opera di uno dei maggiori artisti del barocco leccese
di Fabio A. Grasso
E’ attribuibile a Giuseppe Cino (Lecce, 1635 – 1720), architetto e scultore fra i più significativi del Barocco leccese, l’altare maggiore della chiesa di san Giuseppe a Nardò (Lecce). L’opera si compone di due parti: la prima, a tutta altezza, è appoggiata alla parete di fondo della cappella, l’altra, distaccata dalla precedente, è costituita dalla mensa propriamente detta. Continua a leggere “L’altare maggiore di san Giuseppe nella omonima chiesa in Nardò: nuova luce sull’altare opera di uno dei maggiori artisti del barocco leccese”
Tracce, graffiti del ‘600 al Palazzo Francesca Capece di Maglie

Il video che segue è una video-edizione del Catalogo d’Arte “TRACCE”, pubblicato nel 2003 in occasione della prima mostra dei “Graffiti del ’600 al Palazzo Baronale F. Capece” di Maglie.
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Nardò e la sua importanza nelle produzioni di maiolica in Terra d’Otranto
di Riccardo Viganò
Non c’è un oggetto per minimo che sia che, concentrandovi sopra l’attenzione, non cresca all’infinito
(L. Tolstoj, “Guerra e pace” – Epilogo)

Nulla rimane a Nardò, in provincia di Lecce, della sua tradizione di produzione ceramica pregiata come la Maiolica, nei secoli addirittura vantata, come anche nella popolazione che abita questo magnifico centro. Neanche il ricordo, niente, neanche una targa su un muro, in quella che una volta veniva chiamata la strada dei “Piattari”. D’altronde ora viene chiamata, come almeno da centosessanta anni, via Pellettieri. Continua a leggere “Nardò e la sua importanza nelle produzioni di maiolica in Terra d’Otranto”
Il mistero di San Solomo (II parte)
di Salvatore Fiori
Atti XVIII Convegno di Ricerche Templari
a cura della L.A.R.T.I. “Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani”
Anghiari (AR) 18-19 novembre 2010
Altra raffigurazione di San Solomo si trova, ormai ridotto in tracce larvali, in una nicchia rettangolare posta sopra un altare della cappella di San Solomo a Botrugno. La chiesa ha subito recenti radicali restauri (2004) dai quali si sono evidenziati la traccia dell’affresco di San Solomo, montante un cavallo bianco (come a Galatina) e lo stemma dei Maremonti posto in facciata (scolpito in un concio, curiosamente inserito nel paramento alla rovescia, cioè sottosopra). Continua a leggere “Il mistero di San Solomo (II parte)”
Maioliche e “piattari” neretini in uno studio di R. Viganò
Il punto di partenza della ricerca storica sono le fonti e il problema principale che deve superare lo studioso non è solo quello di trovarle, ma anche quello di valutarne la loro attendibilità. Continua a leggere “Maioliche e “piattari” neretini in uno studio di R. Viganò”
Il Camaleonte salentino
Il mitico, fiabesco, Fasciuliscu della tradizione magliese da tutelare con i suoi habitat e ridiffondere in natura
di Oreste Caroppo
Il Camaleonte mediterraneo (Chamaeleo chamaeleon Linneus, 1758) è l’unica specie di camaleonte presente in Europa. Continua a leggere “Il Camaleonte salentino”
Crostacei preistorici nei laghi temporanei salentini del Parco Naturale Paduli-Foresta Belvedere
di Oreste Caroppo

Nella foto è ritratto un laghetto temporaneo – uno dei più persistenti acquitrini dell’area paludosa detta de li Russi – il Laccu de li Russi – ricadente nel feudo di Supersano che, un tempo, faceva da contorno al grande lago Sombrino nella cui ampia vallata, che giunge ai piedi della Serra di Supersano, è situata la palude immortalata. Un amico mi avvisava che qui aveva notato la comparsa di un piccolo crostaceo appartenente, dal punto di vista tassonomico, all’ordine dei Notostraci ovvero a quel gruppo di crostacei così detti perché posseggono il carapace (a tale caratteristica è dovuta proprio l’etimologia del nome). Continua a leggere “Crostacei preistorici nei laghi temporanei salentini del Parco Naturale Paduli-Foresta Belvedere”
Una poesia tra le carte d’archivio
Tra i protocolli notarili conservati nell’Archivio di Stato di Lecce si trova, all’interno degli atti del notaio neretino Michele Bona che rogò a Nardò dalla prima metà del Settecento, una breve composizione poetica che, nostro malgrado, ci è giunta incompleta. Il testo è vergato da mano elegante ed è ignoto l’autore ma, molto probabilmente, fu il notaio stesso a scriverlo. Si riporta di seguito il componimento affinché qualcuno, ritenendolo interessante, proceda ad un approfondimento. Continua a leggere “Una poesia tra le carte d’archivio”