A un certo punto ho smesso di immaginare il Paradiso come nuvole e cielo. Ho iniziato a immaginarlo come il mare. A riconoscerlo nel mare. Una distesa infinita di mare. Di enormi secchiate di celeste azzurro blu intenso. Tutte le declinazioni di un colore, tuffate nel verde. E’ così che immagino il Paradiso. Acqua. E sono convinta si abbia molta fortuna a sperimentarlo qui, sulla terra, abbastanza. Continua a leggere “Il mare indifeso”
La crisi attuale dimostra la rottura definitiva di un modello di sviluppo di cui ancora “viviamo” l’onda lunga… I valori, fino ad ora di nicchia, della sostenibilità ambientale determineranno necessariamente la “nuova etica” dei cicli virtuosi verso una “trasfigurazione” dell’individuo, dei suoi doveri e dei suoi diritti. Un soggetto nuovo a determinare la propria esistenza relazionata a quella degli altri attraverso ”consumi sostenibili”. Continua a leggere “Economia formale vs economia sostanziale”
Il nostro territorio è disseminato di costruzioni che si potrebbero definire “architettura della tradizione” caratterizzate da sistemi costruttivi e materiali tradizionali, spesso realizzate spontaneamente secondo logiche di autocostruzione utilizzando materiali reperiti in loco o a pochissima distanza (concetto molto sostenibile), costruzioni nella maggior parte semplici nelle finiture ma complesse da un punto di vista tecnico-costruttivo (volte a botte, volte leccesi di vario tipo, ecc). I materiali usati erano tufi, pietra leccese, calce, intonaco a base di calce, intonaci a base di terra argillosa e calce, coccio-pesto, graniglie battute, ed i sistemi a complemento abitativo erano pergolati, sistema di raccolta delle acque in cisterne, sistemi di compostaggio dei rifiuti organici, ecc. Tutti i materiale e i dispositivi qui citati frettolosamente hanno pieno titolo ad essere considerati Architettura Bioecologica.
In Italia la qualità ecologica dei materiali edili e la loro nocività per la salute non sono assolutamente controllate, è quindi ineludibile l’avvio di un processo di sviluppo sostenibile. Questo si dovrà basare sulla qualità anziché sulla quantità, su una drastica interruzione del consumo di territorio, Continua a leggere “Lo sviluppo sostenibile”
Il Salento é un territorio di grande bellezza ma in molte sue parti interessato da un doloroso degrado frutto di un’aggressione edilizia pluridecennale, Continua a leggere “Costruire NATURALE”
Il Circolo Legambiente di Monteroni “Piero Medagli” invita a partecipare al Convegno pubblico organizzato dall’Assessorato alle politiche ambientali del Comune di Monteroni di Lecce sul tema: Continua a leggere “Dalla bioedilizia agli acquisti verdi”
Dai giornali leggo che è una nuova moda diventata un vero e proprio stile di vita, parlo del chilometro zero, ovvero del consumo locale. Zero sarebbero i chilometri che il cibo dovrebbe percorrere dal campo al consumatore. Dopo che ci siamo globalizzati ora ci tocca “sglobalizzarci” o in-globalizzarci perché a detta di alcuni, forse, per molti versi la globalizzazione non è stata proprio una buona idea. Continua a leggere “Salento chilometro zero”
“Siticulosa Apulia”, Puglia sitibonda: così doveva apparire la nostra regione al poeta Orazio (Venosa 65 a.c. – Roma 8 a.c.) allorquando, scendendo dai monti lucani, si apprestava ad attraversare le terre, già allora assetate, del Tavoliere o della Murgia.
E al viaggiatore moderno il paesaggio pugliese non dovrebbe mostrarsi molto diverso da allora, con i suoi quasi ventimila chilometri quadrati di territorio per lo più pianeggiante, povero di acque e di copertura boschiva, a tratti arido e desolato, immerso in un’abbacinante luce mediterranea. Continua a leggere “Ambiente, paesaggi e natura di Puglia”
Salento nostro.Questo Salento così vario, sorprendente, così ricco di storia e cultura. Questo Salento che non finiremo mai di raccontare. Salento incredibile Salento, una sorpresa dietro ogni angolo, in ogni paese, in ogni piazza.
Salento amaro. In ogni piazzola di sosta, ad ogni incrocio stradale fuori paese, lì dove è possibile decelerare, aprire lo sportello dell’auto, e ripartire.
Nella puntata del 3 aprile scorso di Ambiente Italia, in onda su Rai 3, la Puglia è stata citata per il suo impegno nell’utilizzo delle energie rinnovabili e alternative: il fotovoltaico si è rivelato un investimento proficuo per il Salento e anche una stelletta al merito sul petto dell’amministrazione regionale, che ne ha regolamentato lo sfruttamento, tentando di spingere verso fonti energetiche che non inquinino il territorio.
Be green - Foto di Gianfranco Budano
Purtroppo, come tutte le cose umane, c’è sempre il risvolto della medaglia: l’eolico e il fotovoltaico hanno sottratto spazio alle campagne, che hanno dismesso le coltivazioni, cambiando vocazione, per entrare nel più lucroso mercato dell’energia elettrica. E come condannare la scelta di coloro che, avendo un pezzo di terreno improduttivo, ne traggono un vantaggio che l’agricoltura ormai da tempo nega loro? Ma questa è un’altra storia.