Due milioni e mezzo di anni fa, una specie di scimmione (e lo dico con tutto il rispetto che si deve ad un nostro avo), cominciò a modificare la sua corteccia cerebrale aumentandone considerevolmente il volume soprattutto per ospitare due aree, quella che ci consente di parlare (il centro di Broca) e quella che comanda una mano che si andava modificando con la comparsa del pollice opponibile. Continua a leggere “Rosetta e Philae”