Entrata della corte di Via Isonzo (®Pierluigi 2002)
Via Brongo a Muro Leccese, corrispondente all’attuale via Isonzo, rimane una delle strade più caratteristiche della città. L’Impianto viario è parte dell’antica pianta urbanistica medievale e precisamente quella che si sviluppò lungo una delle anse dell’ormai scomparso fosso del castello Protonobilissimo.
1952: Franco Pinna e ritrae Maddalena La Rocca, fattucchiera di Colobraro, in Basilicata
Si nu’ chiangimorti!
E’ questa l’espressione tipica nel Salento che si usa, riprendendo la figura di quelle donne luttuose e urlanti che si vedevano sino al secolo scorso durante i funerali, quando si vuole indicare una persona particolarmente lagnosa. Queste chiangimorti o prefiche, quando qualcuno moriva, erano chiamate nella casa del defunto per piangerlo e sedevano di fronte alla bara e al fianco dei parenti. Generalmente si trattava di una coppia che era pagata per il servizio svolto e perciò, non raramente, malgrado dimostrassero tanto dolore per la perdita del caro estinto, il più delle volte lo conoscevano a malapena.
La chiesa di santa Maria di Pompignano si affaccia sulla statale Maglie-Santa Cesarea Terme, il suo aspetto è inconfondibile col pronao ad arco d’entrata ogivale (probabilmente quattrocentesco), che più modestamente ricorda quello monumentale di Santa Maria dell’Alizza ad Alezio. Continua a leggere “Santa Maria di Pompignano”
Schizzo del fonte lustrale e dell'epigrafe (L. Maggiulli, 1859)
Il 19 aprile del 1859, in un imprecisato fondo di Muro Leccese sotto le picconate di un contadino, è dissotterrato un fonte lustrale in pietra leccese. Osservandolo, il famoso storico murese Luigi Maggiulli (1828-1914) nota sul suo bordo, graffita in caratteri messapici, l’iscrizione “HANΩORIAS SANAN AFRODITAN MA… “ (1).
Nel ’43, le fasi preparatorie allo sbarco alleato in Sicilia prevedevano una vasta campagna di bombardamenti aerei sull’Italia meridionale. L’aeronautica statunitense aveva in servizio i micidiali bombardieri B24-D “Liberator” e, in previsione delle operazioni nel Mediterraneo orientale, nello stesso anno spostò dall’Inghilterra a Benina, in Libia, diversi gruppi di bombardieri. La prima missione assegnata ai Liberator prevedeva, per il 2 luglio ’43, il bombardamento dell’aeroporto di Lecce (Galatina) Continua a leggere “Ritrovati i frammenti del bombardiere precipitato a Muro Leccese il 2 luglio ‘43”
Iscrizione greca del tema nicolaiano (ph. V. D'Aurelio)
Solo attorno al X sec. le pareti interne della chiesa di Santa Marina saranno completamente ricoperte di affreschi mentre non c’è alcuna traccia di un impianto pittorico precedente o coevo alla struttura primitiva dell’edificio. Ciò fa pensare che nel IX sec. la Chiesa di Santa Marina sia officiata da religiosi iconoclasti e che l’assenza di raffigurazioni sacre altro non sia che un esempio di decorazione aniconica. Continua a leggere “La chiesa di Santa Marina a Muro Leccese: le modifiche strutturali e l’adeguamento dell’impianto pittorico (IV/IV).”
Particolare esterno dell'abside (ph. V. D'Aurelio)
Così come fanno presupporre le notizie storiche circa la diffusione e il consolidamento del culto nicolaiano nel IX sec. quale momento storico coincidente con la nascita della chiesa murese, così confermano anche i rilevamenti
archeologici e architettonici effettuati dall’Università del Salento. Gli stessi attestano che la struttura è di qualche secolo più antica rispetto agli affreschi surriferiti dell’XI sec. Si crede che essa, almeno nell’impianto originario, sia databile attorno al IX sec. e ciò la porta ad essere considerata come la più antica testimonianza bizantina di Terra d’Otranto. Continua a leggere “La chiesa di Santa Marina a Muro Leccese: dall’architettura ai primi affreschi (III/IV)”
Residuo di affresco dell'XI sec. (ph. V. D'Aurelio)
La predominanza dell’antico ciclo pittorico nicolaiano, descritto nel precedente articolo, sull’intero impianto pittorico dell’XI sec. della chiesa murese ha potuto confermare che la titolazione di Santa Marina sia postuma essendosi sostituita, dopo circa la prima metà del ‘500, a quella originaria che è appunto riferibile a San Nicola di Myra. Con quest’ultima titolazione, infatti, nelle più antiche visite pastorali di Terra d’Otranto, eseguite nel 1522 dall’allora vescovo di Castro e vicario dell’archidiocesi idruntina Giorgio De Rosa (?-1530), Continua a leggere “La chiesa di Santa Marina a Muro Leccese: l’originaria titolazione a San Nicola di Myra (II/IV).”
Muro Leccese, Chiesa del Crocefisso, entrata sud (Foto R. Patella)
Entrando nella Chiesa del Crocefisso a Muro Leccese, l’attenzione è rapita dall’altare maggiore col suo stupendo crocefisso ligneo del ‘600 opera dello scultore alessanese Placido Boffelli (1635-1693). Quest’opera del “Fidia salentino” assommata alla bellezza delle colonne tortili e arabescate dell’accesso laterale a sud, basterebbe per motivare una visita del luogo dove, tuttavia, la maggior parte delle opere pittoriche sono state a suo tempo trafugate. Questa chiesetta è un’espressione sincera di quella caratteristica devozione popolare delle nostre contrade salentine. Essa, attraverso i riti qui officiati e l’arte riflette quel semplice mondo della spiritualità cittadina che così tanto legò l’uomo al Cristo, ai Santi e alla Madonna e specialmente in quei tempi in cui il dolore, le vessazioni, le malattie e l’indigenza rendevano la vita una perenne scommessa da giocarsi con la morte. Continua a leggere “Un esempio di devozione: la Chiesa del Crocefisso di Muro Leccese.”
Frontespizio de "Le Iscrizioni Messapiche", Lecce 1871
Luigi Maggiulli, tralasciando gli scritti minori e preferendo quelli a contenuto storico, ebbe una vasta produzione letteraria che spaziò in tutti i campi di applicazione delle materie storiche. Il suo primo scritto vide la luce nel 1867 col titolo “Necrologia di Giuseppe Ferramosca da Muro” nella quale tracciò la biografia del noto medico cerusico murese che si distinse in Italia per i suoi studi di medicina tra cui uno sul morso della taranta discusso negli “Annali medico-chirurgici” del 1840.
Al pari dei noti studiosi salentini Sigismondo Castromediano e Cosimo De Giorgi, Luigi Maggiulli si distinse nel Salento, per più di cinquant’anni, quale appassionatostudioso di storia patria.
Di famiglia benestante, nacque a Muro Leccese il 9 ottobre 1828 da Giuseppe e Giuseppa Mongiò dei Gigli ma ben presto rimase orfano del padre scomparso per morte improvvisa. La madre, anch’essa proveniente da una famiglia galatinese molto agiata, spettò l’onere di provvedere a Luigi, che fu mandato a studiare presso i Gesuiti nel Collegio di Lecce, e agli altri due figli Giovanni e Tommaso. Da Lecce, dopo aver appreso i primi rudimenti delle lettere e delle scienze, il nostro si trasferì a Napoli per addottorarsi in giurisprudenza ma, colto dai moti popolari del ’48, dovette ritornare nella sua Muro. Continua a leggere “Luigi Maggiulli: profilo biografico”