Cultura salentina, Racconti, Saggio, Scrittori salentini, Scrivere il Salento

La leggenda del piccolo Chicchi Bacchetta e della perfida comare Lucetta

maresciallo d’alloggio capo dell’Arma dei Carabinieri Reali, Chicchi Bacchetta, con la moglie Francesca Stefano e le due figlie Maria (1923-2002) e Mafalda (1924-1930), deceduta per tetano

Ambientazione

Questa è una storia particolare tra le tante storie di streghe salentine; più note come macàre, il cui etimo è comune con l’italiano “megera”, sono verosimilmente riconducibili alla figura mitologica di Μέγαιρα, nata dal sangue di Urano evirato da Crono, che con le sorelle gemelle Aletto e Tisifone componeva il terribile trio delle ErinniFurie.

Come la Μέγαιρα della tradizione greca, la macàra salentina impersona la figura di un malvagio giustiziere, che ha il compito di vendicare chi colpisce la propria famiglia e parentela. La macàra è una potentissima strega, che oltre alla capacità di preparare pozioni magiche (per usi benefici o malefici), di fare fatture o malocchi e di spostare oggetti o di trasportare persone a distanza, è in grado di trasformarsi in varie forme di animali (generalmente in un rettile, in un uccello rapace o in un gatto nero), cospargendosi il corpo con un magico unguento, il cosiddetto olio macàro (o masciàro).

Il Salento, perciò, è terra di macàre e Uggiano La Chiesa è uno dei paesi più intensamente interessati da una lunga tradizione di stregoneria; infatti, Uggiano, probabilmente per la sua funzione di difesa della Chiesa (non a caso, il suo nome latino è Vigiliarium Ecclesiae), ben rappresentata dalla grande Chiesa Matrice e dalla Torre dell’Angelo, fu al centro di una costante aggressione da parte delle milizie del Maligno.

La vicenda della macàra Lucetta narra di un tipico caso di ailurantropia (trasformazione della strega in gatto nero) e della perfida vendetta da costei, come macàra mùscia (strega trasformata in gatta), contro i genitori di un innocente neonato, colpevoli di non essersi affidati alle sue cure di levatrice. Continua a leggere “La leggenda del piccolo Chicchi Bacchetta e della perfida comare Lucetta”

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Cultura salentina, Saggio, Scrittori salentini

Pietro Giannone: martire illuminista pugliese

Il 17 marzo 1748 si spense nelle carceri di Torino

di Lucio Causo

Pietro Giannone nacque ad Ischitella, un piccolo paese del Gargano, nel 1676. Sostenuto da uno zio sacerdote, si laureò in giurisprudenza nel 1698 ed esercitò la professione di avvocato, interessandosi particolarmente dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa. Continua a leggere “Pietro Giannone: martire illuminista pugliese”

cultura meridionale, Cultura salentina, Saggio

In ricordo  di Florio Santini

 

 

Percorrendo col dovuto rispetto e necessaria attenzione  il pavimento della cattedrale di Otranto, s’incontrano personaggi inconsueti come un asino che suona la lira, una evidente allegoria di cui s’impossessò, con simpatica autoironia, il mio vecchio amico Florio Santini. Ne tirò fuori un libro pieno dei ricordi di un addetto culturale presso le nostre ambasciate in Ankara, Beirut, Dakar, Nairobi, Jakarta, una sorta di diario come appunto decise d’intitolare uno dei suoi primi libri: “ Il diario dell’asino arpista”. Continua a leggere “In ricordo  di Florio Santini”

Saggio, Scrittori salentini, Scrivere il Salento

La chiesa di Santa Marina

di Lucio Causo

Antica Chiesa di Santa Marina (Taviano)

Tanti anni fa per andare alla marina di Mancaversa (frazione di Taviano) si lasciava la strada asfaltata per Gallipoli e ci si immetteva in una stradina di terra battuta sulla sinistra, che percorreva per circa cento metri, il vecchio tracciato che portava al mare e che rasentava l’antica chiesa di Santa Marina facendo pensare a tante cose vedendola cadente e abbandonata dopo tanti secoli di gloria per la chiesa e per la Santa. Continua a leggere “La chiesa di Santa Marina”

cultura meridionale, Saggio

Claudio Micolano e Tempo d’Oggi

di MariaRosaria De Lumè

A luglio scorso (il 13) l’Amministrazione e la Biblioteca comunale di Maglie, con il sostegno di alcune associazioni culturali, hanno ricordato i  fratelli Micolano, Claudio e Mario, il primo docente di latino e greco, figura dominante  per decenni nel liceo Capece, il secondo docente di italiano e latino per tanti anni presso l’Istituto magistrale e poi nel liceo Capece. Due intellettuali che hanno segnato la storia  della città. Continua a leggere “Claudio Micolano e Tempo d’Oggi”

cultura meridionale, Saggio

Alcmeone di Crotone: Il primo fisiologo della storia di Medicina

di  Apostolos Apostolou

Alcmeone da Crotone

Nous è il termine che in greco designa, a partire da Omero, la facoltà di comprendere di rendersi conto di una situazione, di un evento o delle reali intenzioni di qualcuno. Continua a leggere “Alcmeone di Crotone: Il primo fisiologo della storia di Medicina”