Scrittori salentini

LA DISATTENZIONE

di Titti De Simeis

Mette tristezza, è grigia di penombra. Non è malinconica, non sa di crepuscolo o di luce sommessa. No. Sa di indifferenza, di mancanza, di dimenticanza. Non è distratta. È assente, ai respiri che fanno musica e giocano in tempi che vanno fuori tempo. Non ha aria, non ha colore, non ha verità. È fuori, dalle pieghe che si increspano di vento anche quando i pensieri bruciano e tintinnano di vita. Spegne le scintille, deraglia. Disinnesca. Annoia. D’amore o di bellezza è la fine.

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