di Titti De Simeis
Voci colorate, guinzagli penzoloni e cellulari inquieti. Magliette accaldate, scollate su pantaloni sfrangiati, rombi di moto al semaforo e mani di donna sguaiate. Continua a leggere “Per una donna”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Titti De Simeis
Voci colorate, guinzagli penzoloni e cellulari inquieti. Magliette accaldate, scollate su pantaloni sfrangiati, rombi di moto al semaforo e mani di donna sguaiate. Continua a leggere “Per una donna”
di Mina Borrelli
D’amore fammi viaggiare e non lasciarmi sola nella veglia di un racconto sospeso.
Non imprimere sul mio volto il beffardo sorriso di chi sa che Continua a leggere “D’amore”
di Francesco Danieli
“Cu sculi!” è una delle più tipiche imprecazioni salentine, oggi meno usata che in passato. Continua a leggere “Cu sculi!. Un’ imprecazione salentina dalle inaspettate origini”
Capita di sentirsi affascinato da luoghi verso i quali senti un’attrazione inspiegabile.
Possono non essere posti di particolare interesse, potrebbe trattarsi di vicoletti antichi e anonimi con case a corte, chiesette spoglie, stradine col basolo di selce, pustali di cisterne, piccoli larghi, pile e tutto ciò che generalmente si considera di poco valore.
Non saprei dire se si tratti solo di un’attrazione per la ruralità oppure se sia una mia predilezione verso la semplicità e la genuinità del mondo contadino ma certamente sono stato influenzato dalla convinzione che in queste umili borgate si celasse la storia delle mie origini familiari. Cosa questa che qualche anno fa ho potuto confermare.
Continua a leggere “Otranto e le antiche leggende: il vecchio venuto dal mare”
A breve distanza dalla sua ultimo impegno letterario, Paolo Vincenti presenta un nuovo e pregevole lavoro dal titolo “Nero Notte. Romanza d’amore e morte” (Ediz. Libellula, 2013). Continua a leggere “Nero Notte. Romanza d’amore e morte”
Nichi Vendola
“La poesia non è fatta per nessuno,/non per altri e nemmeno per chi la scrive…/ straccia i tuoi fogli, buttali in una fogna”, disse Montale. Ma Nichi Vendola, l’attuale Governatore della Puglia, terlizzese, allora nelle vesti di critico letterario, incoraggiò il giovane Pasquale Vitagliano con quella Continua a leggere “Pasquale Vitagliano: Oltre il muro”
di Paolo Rausa
Circolo del Partito Democratico, Campo dei Fiori, la foto di Aldo Moro campeggia sulla parete, a dialogare con i protagonisti del grande PCI, Antonio Gramsci ed Enrico Berlinguer, di fronte. La prospettiva politica di una collaborazione, pur nel rispetto delle storie politiche e ideologiche della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, trovava nella formula inedita e paradossale delle “convergenze parallele” la possibilità di superamento della guerra fredda e della esclusione dal potere della sinistra comunista. “Me sta bene. Po’ restà!” – il segretario del circolo guardò Andrea tra il divertito e lo sbigottito, sollevando lo sguardo dal giornale. Non poteva immaginare che dietro quella affermazione c’era un percorso di accettazione e di evoluzione personale, affettiva e politica della sua storia e della sua generazione che dal ‘68, Continua a leggere “Convergenze parallele: romanzo di Andrea Edoardo Visone”
di Dino Licci
S’alza improvviso un vortice spumoso:
Un fruscio d’ali, un ondeggiar di vele:
sfida la barca il vento di bolina,
ritto s’erge e maestoso il timoniere. Continua a leggere “Il gabbiano e la vela”
Se
questo vento
avesse la
mia voce Continua a leggere “Dipinto”
di Luigi Panico
Uno dei tanti ricordi legati all’infanzia è sicuramente quello delle lunghe serate invernali passate accanto al fuoco ad ascoltare gli interessanti racconti di mio padre; i temi erano i più vari, ma quello che più mi affascinava, nonostante la giovanissima età, era inerente un personaggio della tradizione popolare Salentina ” Lu Laurieddhu”, personaggio che sembrava uscito da un libro di favole e che prendeva tanto la mia fantasia da farmi viaggiare nel profondo dell’immaginario. Continua a leggere “Lu Laurieddhu”
Il medioevo volge al tramonto quando i centri costieri di Terra d’Otranto vivono quotidianamente con l’angoscia che dal mare possa giungere qualcosa di nefasto, mentre anche nell’immediato entroterra ci si prepara al peggio. Continua a leggere “Ottocento aureole per gli Eroi di Otranto”
di Augusto Benemeglio
1. Portami a vedere il colore del vento
E venne nella notte di gennaio di fine secolo , nell’esatta luce irreversibile e pura, altera e lodata, sora nostra morte corporale; attraversò il vasto e casto sudario, entrò silenziosa nel giardino di rose, e portò una musica lieve nel colore azzurro del vento. Fabrizio De Andrè , ormai simulacro di se stesso, in coma irreversibile, staccò la spina per sempre da questa terra. Continua a leggere “Faber il poeta”