di Anna Rita Merico
Fatto di cronaca n.1
Clitemnestra, figlia di Tindaro, re di Sparta.
Clitemnestra, sorella di Elena.
Clitemnestra sposa Tantalo, Clitemnestra regina della Lidia.
Continua a leggere “Inaffidabile coppia”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Anna Rita Merico
Fatto di cronaca n.1
Clitemnestra, figlia di Tindaro, re di Sparta.
Clitemnestra, sorella di Elena.
Clitemnestra sposa Tantalo, Clitemnestra regina della Lidia.
Continua a leggere “Inaffidabile coppia”
di Emilio Panarese (1925/2014)
Lu scazzamurieddu leccese (detto laùru nel tarantino, monacello nel napoletano) è, credo, la più popolare, la più singolare delle invenzioni, delle fantasticherie, delle superstizioni ataviche del nostro popolino.
Lu scazzamurieddu è un folletto capriccioso, bizzarro, puntiglioso e prepotente, ma anche buono e scherzoso, docile e bonaccione, signore della casa, protettore della famiglia. Non è altro che il Lare o il Genio tutelare dei Romani (laùrum da Lar), una riviviscenza romana quindi degli antichi culti dei nostri lontani padri. È chiamato pure uru, auneddu, laurieddu. Continua a leggere “Lu scazzamurieddu leccese”
di Franco Albani
Si racconta che, per tutto il giorno, due candidi gabbiani volano liberi sul mare di Gallipoli e la sera stanchi trovano riparo nella torre.
La leggenda vuole che fossero una coppia di giovani innamorati, Florilanda e Flavio, vissuti nel 1500.
Lei era una bellissima fanciulla di umili origini, mentre il suo sposo era una guardia che aveva la mansione di scrutare l’orizzonte, dall’alto della Torre Sabea, per scongiurare eventuali invasioni saracene. Continua a leggere “La leggenda dei gabbiani innamorati di Torre Sabea (Gallipoli)”
di Franco Albani
La riserva naturale delle Cesine, riconosciuta come tale solo nel 1977 – fino ad allora aera malsana e malarica per via dei bacini palustri “Salapi”, “Pantano Grande” e “Pantano Piccolo” – deve il suo nome al termine “Segina” ossia “area incolta”. Continua a leggere “Segina la principessa amazzone”
di Franco Albani
Situata a 30 metri sul livello del mare, a sud di Otranto in località Orte, la torre segna il punto più a est d’Italia.
Della costruzione originale, risalente al periodo romano e successivamente restaurata nel Regno di Federico II, rimane in piedi circa la metà.
Oltre a torre di avvistamento la sua funzione primaria era quella di faro, sostituita nel ‘900 da quello della Palascia: scorgerla dal mare per alcuni significava “casa”, per altri “rotta da seguire”. Continua a leggere “Torre del Serpe (il serpe bramoso d’olio)”
“Oidipous sphinx MGEt 16541 reconstitution” di English: Oedipus Painter – User:Juan José Moral, Opera propria, 2009-02-27. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons.
Sulla figura di Edipo, non tutti i tragediografi greci si trovano d’accordo e lo stesso Omero lo vuole figlio di Epicaste e non di Giocasta. Continua a leggere “Edipo re e la tragedia greca”
di Lorenzo De Donno
Grandi spruzzi, oggi, sotto al faro della Palascia, che chiude a sud la suggestiva Baia delle Orte, per una bella tramontana estiva che asciuga presto il sudore della lunga camminata. La “tramontana dei Santi Martiri”, così la definivamo da ragazzi. Continua a leggere “La tramontana dei Santi Martiri di Otranto (il mare sa come fare)”
Sarebbe estremamente complesso cercare di riassumere in poche righe la pletora di dei che affollavano il pantheon egizio, conseguenza del fatto che l’antico Egitto era suddiviso in 42 distretti, ognuno dei quali aveva un nome legato alla località di origine ed un proprio dio a protezione delle messi e del raccolto. Continua a leggere “La religione egizia e Iside”
Una notizia abbastanza recente ci parla di una scoperta sensazionale: Alcuni scienziati dell’Istituto Oceanografico di San Paolo e dell’Agenzia per la Scienza della Marina giapponese, a bordo del sottomarino “Shinka”, avrebbero recuperato a 6500 metri di profondità, sotto l’oceano Atlantico, alcune rocce di granito che solitamente si trovano soltanto sulle terre emerse. Secondo alcuni esperti tali resti apparterrebbero a un continente scomparso nel Paleozoico quando Africa e America, dividendosi, ne provocarono lo sprofondamento in mare. Il singolare ritrovamento ha subito fatto pensare alla mitica Atlantide di cui parla per la prima volta Platone in “Crizia “ e nel “Timeo”. Continua a leggere “Atlantide”
Nell’antica Grecia vigeva un tempo un mito che ricorda vagamente la nostra Pasqua intesa come rinascita, risveglio della natura e della primavera. Per rendercene conto dobbiamo attingere ad un’opera enciclopedica vergata da James Frazer: “Il Ramo d’oro”. Continua a leggere “Il mito di Adone”
Alle pietre preziose i popoli di tutti i tempi e di tutte le culture hanno spesso attribuito virtù prodigiose. Nelle epoche più antiche, difatti, esse erano incastonate per ottenere amuleti i quali, a loro volta, costituivano parte integrante dell’abbigliamento. L’amuleto aveva la capacità di attirare o di custodire una speciale energia divina la quale, all’occasione, avrebbe protetto chi di esso ne deteneva l’uso. La funzione principale riconosciuta ai talismani era, pertanto, quella di propiziare ogni forma di bene come la fortuna e l’integrità fisica e, al contempo, evitare gli attacchi del male come la malattia e la povertà. Continua a leggere “Terra d’Otranto e la pietra magica di Abrasax”
di Luigi Panico
Uno dei tanti ricordi legati all’infanzia è sicuramente quello delle lunghe serate invernali passate accanto al fuoco ad ascoltare gli interessanti racconti di mio padre; i temi erano i più vari, ma quello che più mi affascinava, nonostante la giovanissima età, era inerente un personaggio della tradizione popolare Salentina ” Lu Laurieddhu”, personaggio che sembrava uscito da un libro di favole e che prendeva tanto la mia fantasia da farmi viaggiare nel profondo dell’immaginario. Continua a leggere “Lu Laurieddhu”