
Federico II, lo “stupor mundi”, altrimenti detto ” Puer Apuliae” che i tedeschi traducevano, con una sorta di velato disprezzo, come il “ragazzo del sud”, fu il grande imperatore medievale alla cui corte, fra pensatori e artisti nostrani, islamici ed europei, emise i primi vagiti la lingua italiana. Ne parlo perché lo considero uno dei personaggi più eclettici del passato, versatile e poliglotta, avrebbe potuto veramente unificare l’Italia, che amava profondamente, molti secoli prima del 1861, se la stessa Chiesa che lo aveva allevato e coccolato nei primi anni della sua vita, non si fosse messa di traverso scomunicandolo con Gregorio IX e additandolo addirittura come L’ANTICRISTO. Vedremo con calma che cosa successe nel corso degli anni ma almeno riconosciamogli il merito di aver abolito il diaframma tra sé ed i propri sudditi promulgando quelle COSTITUZIONI DI MELFI (dette anche Liber Augustalis), che attingevano alle pandette giustinianee e quindi al diritto romano, dimostrandosi un fulgido esempio di democrazia se pensiamo che operava in pieno Medio Evo. Continua a leggere ““Stupor mundi” o “Anticristo” ?”