Cultura salentina

Papa Celestino V

di Lucio Causo

Niccolò di Tommaso, Pannello principale di un trittico con le storie di Papa Celestino V (XV secolo); affresco, Santuario Santa Maria di Casaluce

Papa Celestino V, al secolo Pietro Angelerio (o secondo alcuni Angeleri), detto Pietro da Morrone, nacque a Sant’Angelo Limosano nel 1209, deceduto a Fumone, il 19 maggio 1296, è stato il 192° Papa della Chiesa cattolica dal 29 agosto al 13 dicembre 1294. Da giovane fu monaco, eremita e sacerdote. Eletto Papa il 5 luglio 1294, grazie alla sua fama di santità, non meno che all’influenza di Carlo II d’Angiò, re di Napoli, abdicò poco più di cinque mesi dopo, il 13 dicembre (161 giorni). Fu il primo Papa che volle esercitare il proprio ministero al di fuori dei confini dello Stato Pontificio e il sesto, dopo Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX e Gregorio VI a rinunciare al ministero papale; dopo di lui rinunceranno Gregorio XII (nel 1415) e Benedetto XVI (nel 2013). E’ venerato come Santo, con il nome di Pietro Celestino da Morrone, dalla Chiesa cattolica, che ne celebra la festa liturgica il 19 maggio. Pietro, penultimo dei dodici figli di Angelo Angelerio e Maria Leone, modesti contadini, era povero e di umili origini. Continua a leggere “Papa Celestino V”

Racconti, Scrittori salentini

Il mio cielo è nei blu di Giotto

di Dario Massimiliano Vincenti

A Elena,
al suo Sole.
Che splenda sempre!

 

Giuseppe Diso: Paesaggio Toscano

 

“À la recherche du temps perdu” con Proust, mangio una “petite madeleine” e i ricordi si risvegliano. Così, ho trovato posto sul treno del tempo, in partenza dal binario 9 ¾, nell’ultimo vagone -quello delle occasioni- alla seduta n. 7 dello scompartimento delle opportunità. Chi sono? “Eccomi, mi presento: sono l’Io narrante di questa non-storia, o racconto a mano libera, e sono privo di bagaglio”. Continua a leggere “Il mio cielo è nei blu di Giotto”

Cultura salentina

Napoleone e Alessandro Manzoni

di Lucio Causo

Alessandro Manzoni dimostrò clemenza per Napoleone solo dopo la sua morte

Napoleon til Hest fra bogen Kunstnere Z: David, Jacques-Louis 2005..Fotograf:..ACC:..HD Afdeling. Det Kongelige Biblotek

Il pastore Orelli della Comunità Riformata di Bergamo, celebre latinista, ebbe ad osservare che Alessandro Manzoni manifestò aspri dissensi per il servilismo dimostrato dal Monti verso Napoleone. Lo stesso Manzoni rivelò grande diffidenza verso l’imperatore per le decisioni assunte a Campoformio in merito alla cessione del Veneto all’Austria, ma, soprattutto, per le promesse di libertà subito smentite.

Il poemetto Del trionfo della Libertà (1801), come le altre opere giovanili del Manzoni esultano per la vittoria riportata dai francesi sugli austriaci a Marengo, ma rilevano evidenti segni di delusione per quanto poi era avvenuto nella politica italiana. Continua a leggere “Napoleone e Alessandro Manzoni”

Antiche cartoline, Tradizioni

Così era…

22di Sandra Tag

Vincenzo Campi: Mangiatori di ricotta

forse perché ero piccola e vedevo tutto grande, anche le ore passavano lente e la gioia era una strada larga larga dove potersi fermare ad assaporare i preparativi, i piccoli segreti, le voci appena sussurrate che erano promessa e aspettativa.
Le mani grassocce della nonna impastavano senza tregua, con la forza delle donne dai grembiuli che odoravano di bucato e la speranza che ogni domani sarebbe stato sempre un grande Natale.
Continua a leggere “Così era…”

Cultura salentina

La Battaglia di Lepanto del 7 Ottobre 1571

di Lucio Causo

Tommaso Campanella sperava nella vittoria dei Turchi
Il contributo di sangue dei Salentini

La Battaglia di Lepanto del 7 Ottobre 1571. Il dipinto del XVI secolo raffigura lo scontro tra galere cristiane e ottomane a Lepanto. National Maritime Museum, Greenwich, Londra

I corsari turchi Barbarossa, Amurat, Dragut, Sinan, Uluc Alì (Occhiali), Carascosa, Morat ed altri rinnegati percorsero le rotte delle navi cristiane per assalirle, saccheggiarle e bruciarle: di essi, i più giovani, furono presenti a Lepanto.
Il siciliano barone Cicala, imparentato con i nobili genovesi, caduto nelle mani degli Ottomani, divenne capo della loro flotta corsara comandata da Barbarossa, si chiamerà Sinan Pascià e sarà Visir. Continua a leggere “La Battaglia di Lepanto del 7 Ottobre 1571”

Opinioni, Scrittori salentini

Ecce homƏ

di Dario Massimiliano Vincenti

 

Diego Velázquez (1599–1660), “Vecchia che frigge le uova” (o “La Friggitrice”), 1618, olio su tela, 100,5 x 119,59 cm, Scottish National Gallery, Edimburgo

 

Strano mondo il nostro, in cui la felicità dell’uomƏ si immagina debba essere attraversata dal consenso che viene dagli altri, da chi pensa alla società come ad un fatto personale, da chi sa soltanto contrabbandare miserie e creare rovine di disumanità; Continua a leggere “Ecce homƏ”

Architettura, Cultura salentina

La basilica di Santa Caterina in Galatina

nella leggenda, nella storia e nell’arte

di Lucio Causo

La leggenda vuole che Raimondello Orsini Del Balzo si sia inginocchiato vicino al corpo di Santa Caterina sul Gebel Katherine, sotto il Sinai, per baciarla e che in tale circostanza abbia strappato un dito della Santa per nasconderlo dietro un orecchio e portarlo a Galatina, nel luogo dove fece edificare la grande basilica nel 1391. Continua a leggere “La basilica di Santa Caterina in Galatina”

cultura meridionale, Saggio

Il Griko, una lingua da amare

di Eufemia Attanasi

 

© Pasquale Urso: Incisione

 

Telo na po dio loja is grika.
O Griko ene mia glossa pu milìete ankòra sìmmeri attus christianù plèon palèu tis Grecìa Salentìna. O Griko sìmmeri assadìa assadìa pai na chatì ja kappòssu motivu. Ce jatì echi tutto perìkulo, ene anghiastì na to filàtsome kundu ‘na pprama pu appartenèi si’ kkultùra mediterranea: etèlamo o griko na min svistì, na kulusìsi na zìsi tòsso cerò ankora.

L’Ellenismo non ha mai avuto confini geopolitici e culturali: molteplici sono stati i centri di irradiazione della cultura greca. Nel Sud d’Italia, soprattutto nelle isole ellenofone della Calabria e della Puglia, ha signoreggiato per molti secoli la lingua greca. Continua a leggere “Il Griko, una lingua da amare”

Poesie, Scrittori salentini

lamento della Sposa barocca (octapus)

di Claudia Ruggeri (1967/1996)

 

Amedeo Modigliani: ritratto di un giovane donna 1918

 

T’avrei lavato i piedi
oppure mi sarei fatta altissima
come i soffitti scavalcati di cieli
come voce in voce si sconquassa
tornando folle ed organando a schiere
come si leva assalto e candore demente
alla colonna che porta la corolla e la maledizione
di Gabriele, che porta un canto ed un profilo
Continua a leggere “lamento della Sposa barocca (octapus)”