di Daniela De Pascalis

Ci sono luoghi da fitta al petto, dove se provi a varcare il limite dal presente, riesci a distinguere di nuovo perfino le voci. Riemerge ogni dettaglio di volti. Che custodisci nell’archivio delle emozioni. Ognuno ha un luogo o più luoghi. Per ogni essere umano c’è almeno una “madeleine”. Una di queste per me è l’atrio del mio liceo. Continua a leggere “La mia maturità”