Opinioni, Scrittori salentini

I ‘SENSITIVITY READERS’.

di Titti De Simeis

 

Giuseppe Diso: Olio su cartone

È una nuova professione: avrebbe il compito di rivedere, filtrare, cancellare o correggere, rendere moralmente adeguato il testo di libri scritti un po’ di tempo fa, quando eravamo tutti più semplici, lontani da possibili fraintendimenti offensivi e, se si diceva che un uomo era ‘grasso’, ‘brutto’ o lo si descriveva con la stessa spontaneità con cui lo si guardava, nessuno mai sarebbe arrivato a ‘depurare’ la nostra fantasia creativa. Perché non ce n’era bisogno. Non c’era alcuna malizia, mancanza di rispetto o cattiveria né, tantomeno, si veniva bollati come razzisti o simili. Continua a leggere “I ‘SENSITIVITY READERS’.”

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Cultura salentina

L’affondamento della nave ospedale Arno

di Lucio Causo
La notte dell’11 settembre 1942, durante la navigazione verso la Libia, venne silurata da un aereo inglese e affondò
L’affondamento delle navi ospedale è stato sempre considerato un crimine di guerra, come le rappresaglie contro le popolazioni civili inermi. Eppure, in guerra, anche i loro scafi non furono risparmiati dai siluri dei sommergibili, dalle mine magnetiche, dai bombardamenti, dagli aerosiluranti e dai cannoni delle navi da battaglia. Le “navi bianche”, ovvero le grandi navi ospedale, così chiamate dal colore delle loro fiancate al centro delle quali campeggiava sempre una grande croce di colore rosso, erano tutelate già dalla Convenzione dell’Aja del 1907 contro eventuali attacchi di altre unità navali. Nel caso specifico della nave Arno le croci di riconoscimento erano tre su ciascuna fiancata e una sul fumaiolo principale. Continua a leggere “L’affondamento della nave ospedale Arno”

Recensioni

Antonella Caputo: “Quando saremo grandi”

di Elena Tamborrino

 

Credo che per uno scrittore, che all’esordio ha ottenuto un buon riscontro tra i lettori, sia difficilissimo uscire con una seconda prova. Immagino che possa essere relativamente facile mettere insieme per la prima volta un po’ di sensazioni raccolte nel tempo, situazioni di cui direttamente o indirettamente si è stati protagonisti, episodi passati a cui si è assistito, idee collezionate in attesa di una collocazione narrativa, persone incontrate che sono diventate personaggi. Continua a leggere “Antonella Caputo: “Quando saremo grandi””

Poesia

Forse è presto…

di Anna Leone

Edward Hopper, 1927

Forse è presto
per dire che è tardi
Anche se questi occhi tradiscono pupille
scannate sulla sclera
Tocca camuffare
creare un punto luce
ombreggiare l’arco
redimere l’oltraggio della palpebra
Strano come i colori d’autunno
spalanchino lo sguardo
e le ciglia ravvivate
stiano come aghi di pino Continua a leggere “Forse è presto…”

Antropologia culturale, Opinioni

La donna? Non è l’altra metà del cielo.

di Dario Massimiliano Vincenti

Giuseppe Diso: ritratto

Difficile parlare dell’altra metà del cielo quando si crede convintamente che donna e uomo siano insieme cielo, non separatamente ognuno al cinquantapercento. Continua a leggere “La donna? Non è l’altra metà del cielo.”

Scrittori salentini

Gli abusi dell’anima…

di Titti De Simeis

Giuseppe Diso: ‘Controra’ – olio su cartone

“Gli abusi dell’anima: i conflitti, i compromessi, le rinunce, i rimorsi, le scuse, i sotterfugi, i silenzi senza uscite. Si cresce anche così. Lividi invisibili, ingoiati con molliche a singhiozzi digiuni, sapori immaginati e un quieto vivere insipido ed estraneo ad ogni desiderio. Continua a leggere “Gli abusi dell’anima…”

Racconti, Scrittori salentini

Il tuffo carpiato del  giovane operaio impennacchiato

di Umberto Marsella

Mimmo Anteri: Trasmigrazioni (Acrilico su tavola cm 100×100)

Una data e un treno. A fianco, il caso o il destino.
Le date, si sa, sono semplici dettagli ma se una somiglia alle coordinate del compleanno (o a qualcosa di più) continuerà ad intenerirci e a raccontare le storie sfilacciate e mai archiviate che in qualche modo ci descrivono.
Poi il treno. Continua a leggere “Il tuffo carpiato del  giovane operaio impennacchiato”

Poesia

Montale

di Mario Badino

 

Eugenio Montale: di Kaj Hagman. – Undated clipping from Vasabladet. The caption says the picture was taken in 1965

 

Sopra il cruscotto dell’auto,
per caso non per Montale,
ho un pezzo d’osso di seppia.

Qualche cd scompagnato,
per terra grani di sabbia,
poco più su gli scontrini.

Li tengo non per conforto,
giusto il disordine pigro
che spinge avanti la vita.

Continua a leggere “Montale”

Cultura salentina

Il carnevale di Gallipoli

di Lucio Causo

VINCENZO MIGLIARO
(NAPOLI 1858 – 1938)
IL CARNEVALE

La sera del 6 dicembre 2022 nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Gallipoli è stato presentato il nuovo libro di Giuseppe Albahari, scrittore, giornalista e direttore della rivista “Puglia & Mare”, intitolato “Carri, chiacchiere e titori”, che racconta la storia dei carri allegorici, delle maschere e dei personaggi che hanno caratterizzato il Carnevale gallipolino. Una storia antica e appassionata che con la sua arte accomuna Gallipoli ai numerosi visitatori che ogni anno, da decenni, accorrono a Gallipoli per ammirare gli imponenti carri allegorici e i gruppi mascherati che sfilano in festa lungo il mitico Corso Roma. Continua a leggere “Il carnevale di Gallipoli”