di Marcello Buttazzo
Dimmi parole
lievi silenziose sussurrate.
Parole giuste, parole sbagliate.
D’amore e di disamore.
Continua a leggere “Dimmi parole…”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Marcello Buttazzo
Dimmi parole
lievi silenziose sussurrate.
Parole giuste, parole sbagliate.
D’amore e di disamore.
Continua a leggere “Dimmi parole…”
di De Florio Pietro
Il Portale
In stile rinascimentale è la parte più significativa dell’intero edificio, iniziando dal basso, i quattro basamenti delle colonne sono alti sette moduli, le corrispondenti colonne binate corinzie ne misurano venti (un modulo corrisponde al raggio della colonna, secondo il trattato del Vignola) [Barozzi detto il Vignola 1565, in Laudisa 1969, II, p. 141 – 143], per 1/3 sono rudentate e scanalate (fig. 8). Continua a leggere “Il Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce (Parte II)”
di De Florio Pietro
Introduzione
Spesso nel Salento ex fortezze o castelli, agli inizi del sec. XVII subirono radicali rifacimenti, trasformandosi in palazzi nobiliari residenziali [Cazzato 2001, p.56; Carducci 2006, pp. 161-162 ]. Stessa sorte toccò al palazzo ducale Di San Cesario di Lecce. Fu la famiglia Guarini che nel 1626 realizzò i lavori di riedificazione, poi lo stabile passò alle famiglie Bocci e Vaax D’Andrade e, infine, nel 1703 ne acquisirono il possesso la schiatta ducale dei Marulli [Arditi 1879 -1885, p.526], nel 1703. Continua a leggere “Il Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce (Parte I)”
di Dario Massimiliano Vincenti
Pochi tavolini in legno ritaglio di tempo e reimpiego da altre storie e altri utilizzi e sedie altrettanto differenti di passato, colorate e riuso di altrettante vite di mobilio e altri legni di recupero adattati poi alle esigenze e necessità dell’oggi, e tante e decine e decine di cose che il caso e le circostanze avevano portato a rivivere diversamente lì in quel locale dalle luci pure apparecchiate a mo’ di pub di lontana memoria. Continua a leggere “Peperoni verdi fritti, bacche di ginepro e storie vere di felicità”
di Marcello Buttazzo
Disegnai
drappi scarlatti.
Corpi opulenti
donne di rugiada.
Una freccia
conficcata
nel costato insanguinato.
È la vita,
pensai.
Continua a leggere “Disegnai drappi scarlatti”
di Titti De Simeis
Mette tristezza, è grigia di penombra. Non è malinconica, non sa di crepuscolo o di luce sommessa. No. Continua a leggere “LA DISATTENZIONE”
di Annarita Nutricati
Degli auspici
si spoglia la nube
ed illegittima s’apre
Continua a leggere “Degli auspici si spoglia la nube…”
di Elena Tamborrino
L’estate cominciava presto, appena finiva la scuola.
Significava lunghe giornate al mare, a Tirrenia, dove andavamo con il pullman militare che passava a prenderci alla fermata vicino ai Quattro Mori a Livorno e, dopo aver attraversato l’ultimo tratto di città (la nostra era una delle ultime fermate), si avviava sulla litoranea che arrivava fino a Marina di Pisa. Continua a leggere “L’estate cominciava presto”
di Umberto Marsella
Qualcuno dice che le biografie più vere sono inventate. Può darsi, ma sono esistiti uomini che hanno impresso su un’immagine incancellabile la loro stravagante autenticità e anche per questo meritano di essere narrati. Continua a leggere “Gino Metto e la sua incancellabile autenticità”
di Titti De Simeis
Gianni Bonina è uno scrittore siciliano prolifico e pluripremiato, giornalista, critico e interprete del pensiero intellettuale della sua terra e, da sempre, molto attento agli autori suoi conterranei. Continua a leggere “La narrativa femminile italiana a Grado Zero”
di Lucio Causo
Negli atti dell’archivio diocesano che documentano una visita pastorale del Vescovo di Nardò, mons. Ludovico De Pennis, il 14 maggio 1452, nel Casale Tullie, sono indicate due cappelle rurali: “Ecclesia Sancte Marie Nunciate” e “Ecclesia Sancte Marie in Casali Tuglie”. La prima era situata nella contrada rurale omonima, in atti successivi riportata come “Nuntiata Vecchia di Tuglie”, al limite territoriale tra il piccolo feudo di Tuglie, quello di Parabita e quello di Gallipoli; mentre l’altra piccola cappella rupestre si trovava all’interno del Casale che poi fu sostituita dall’attuale chiesa matrice dedicata a Maria SS. Annunziata. Continua a leggere “Festa patronale di Maria ss. Annunziata in Tuglie”
di Titti De Simeis
I genitori che rifiutano l’omosessualità dei figli sono, ancora, attualità. Ancora oggi, sì. Le stesse persone che li hanno messi al mondo, cresciuti e amati fino a che non hanno conosciuto la verità. Inconfessabile e immensa quanto la paura di dirla. Spaventosa quanto le conseguenze: sentirsi giudicati e disprezzati. Orfani di una famiglia che adesso si vergogna, si tiene lontana dalla loro vita e smette di volerli. Continua a leggere “E ORA DIVERSI”