di Cesare Minutello

-E’ una soneria costante; un micidiale compromettersi
una didascalia infruttuosa – ( Amelia Rosselli)*
antagonista dell’andare in rovina
di traverso cominci da capo
nel barlume di anno in anno
sempre più incerto
:
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Cesare Minutello
ancora per quanto
ancora fino a quando
basterà non pensare all’autunno
che nasconde l’inverno?
è l’attesa quest’informe seme
che s’impingua e t’annusa Continua a leggere “Ancora per quanto”
di Cesare Minutello
m’accorgerò di non essere solo
nel centro della città
fatua di clamori natalizi
nel coro indistinto
di tacchi rumori corrieri
e frattaglie di desideri incartati Continua a leggere “Clamori”
di Cesare Minutello
è sfogliando le annate per intero
che in questa via senza uscita
Continua a leggere “Sospesi per strada”
di Cesare Minutello
Tempo fa ho pensato, proprio perché non sono un lettore seriale (fa più figo, si sa, scrivere avid reader, ma almeno nel 2021 un minimo di buona creanza nei confronti di Dante non guasta) < la prossima volta che mi capiterà di leggere un romanzo, farò uso del “metodo Trumbo”, e magari provo a tratteggiare alcune impressioni>. Per verificare, di nascosto o no, l’effetto che fa. Parlo di Dalton Trumbo, sceneggiatore della grande Hollywood, e di sua moglie Cleo. Esplicitare per intero qui il metodo sarebbe troppo lungo e toglierebbe parte dello spazio già risicato che ho intenzione di dedicare al romanzo in questione. Per le vie brevi dico questo: si tratta di un insieme di tre passaggi critici, di assoluta cattiveria, da mettere in pratica.
di Cesare Minutello
Se allo scoppio della prima guerra mondiale, come ci ricorda Fabio Pedone nell’introduzione a “Tra parentesi”, alcuni fra gli autori che hanno saputo far calare il sipario sull’ottocento aprendo nuovi palcoscenici e territori alla letteratura si trovavano lontani dal tuonare del conflitto (T.S. Eliot era a Oxford, Pound a Londra e Joyce da Trieste si spostava nella neutra Svizzera), uno dei pochi modernisti fuori dai canoni fino ad allora frequentati che invece calpestava l’orrore, il fango, il sangue nelle trincee tra le bombe, le urla, le attese, i silenzi, le speranze, le miserie e la solidarietà, nel bel mezzo di violenza ed umanità, è proprio David Jones. Continua a leggere “Una nota su Tra parentesi di David Jones”
di Cesare Minutello
Incanalare in qualche modo l’opera di Emilio Villa sarebbe come voler castrare il suo essere stato probabilmente uno tra i poeti più radicali, indipendenti, innovativi e sotto certi aspetti anarchicamente rivoluzionari nell’Italia del secondo novecento, e forse per tutto questo in parte dimenticato se non addirittura ignorato, isolato da buona parte dell’ortodossia critica più allineata al convenzionale. “ Ti chiamo a gestire questo roteante imperversante silenzioso caos la limitata tempesta del nostro indiavolato nascondimento. La ribellione dell’immagine è pronta , preparata da tempo, e non c’è misura che si attesti ad arginarla o a liberarla” – E.V.- Sybilla (foedus,foetus)-. Del resto il Nostro oltre che poeta è stato artista a tutto tondo, saggista, biblista e collaboratore di numerose riviste d’arte e letteratura. Continua a leggere ““La vita in altro modo”: Emilio Villa”
di Cesare Minutello
Acquerello di Egidio Marullo
2019
tra i filari dei lampioni
che ne imbiancano la pece
quieta la nottata e quasi amica
libera un convoglio
con l’inatteso del domani
che ancora s’ama Continua a leggere “Assente per strada”
di Cesare Minutello
a Tiziana “Titti” Pedone, a Giuliana e Gabriella De Giorgi
lì salirà l’aurora che fila
per metà sbramata campana
di un adesso e di un allora
e per metà èlitra sospesa
nell’inviolato di sogni a vela: Continua a leggere “Vaporetto (dalla baia dell’Orte)”
di Cesare Minutello
“Cara
Se credi che abbia sofferto abbastanza sono
pronto a darti
quello che mi resta della mia vita
Vieni a vedermi, ti prego tuo
Dino”
– Campana alla Aleramo. Manicomio di S. Salvi, Firenze 17/01/1918 – Continua a leggere “Sibilla a Sorrento”