di Cesare Minutello
il ticchettio di una lettera 22
si estende a perdita d’occhio
Continua a leggere “Vestiti lasciati cadere lungo la strada vicinale”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Cesare Minutello
il ticchettio di una lettera 22
si estende a perdita d’occhio
Continua a leggere “Vestiti lasciati cadere lungo la strada vicinale”
di Cesare Minutello
“Che senso ha dimenticare,/se poi alla fine si muore?”
-Iosif Brodskij in A Song, 1989-
qui dove il vento balla la pizzica
Continua a leggere “FULL MOON IN OTRANTO”
è un prisma la luna
sulla lavagna notturna del mare
quando alzandosi un po’ dall’acqua
colpendo alle spalle
come una zanzara
sorseggia e rimescola
i grani consumati
-maledizione! quanti balzi in gola
non abbiamo più rivisto!-
immaginatevi in processione
quello che tutto sommato rifaremmo
di Cesare Minutello
-E’ una soneria costante; un micidiale compromettersi
una didascalia infruttuosa – ( Amelia Rosselli)*
antagonista dell’andare in rovina
di traverso cominci da capo
nel barlume di anno in anno
sempre più incerto
:
di Cesare Minutello
ancora per quanto
ancora fino a quando
basterà non pensare all’autunno
che nasconde l’inverno?
è l’attesa quest’informe seme
che s’impingua e t’annusa Continua a leggere “Ancora per quanto”
di Cesare Minutello
dentro le nuvole covano stille
arida incuria giostra per l’ora
rombano imberbi schiamazzi all’aperto
e dalle chiome cadono ghiande
di Cesare Minutello
m’accorgerò di non essere solo
nel centro della città
fatua di clamori natalizi
nel coro indistinto
di tacchi rumori corrieri
e frattaglie di desideri incartati Continua a leggere “Clamori”
di Cesare Minutello
è sfogliando le annate per intero
che in questa via senza uscita
Continua a leggere “Sospesi per strada”
di Cesare Minutello
ora tocca ai colori andati a fuoco
brancolare in qualche dormiveglia mattutino
per fuggire dai tronchi vuoti
con la messa in scena di sorprese
ad ogni scarnificato rivoltar pagina
di Cesare Minutello
Tempo fa ho pensato, proprio perché non sono un lettore seriale (fa più figo, si sa, scrivere avid reader, ma almeno nel 2021 un minimo di buona creanza nei confronti di Dante non guasta) < la prossima volta che mi capiterà di leggere un romanzo, farò uso del “metodo Trumbo”, e magari provo a tratteggiare alcune impressioni>. Per verificare, di nascosto o no, l’effetto che fa. Parlo di Dalton Trumbo, sceneggiatore della grande Hollywood, e di sua moglie Cleo. Esplicitare per intero qui il metodo sarebbe troppo lungo e toglierebbe parte dello spazio già risicato che ho intenzione di dedicare al romanzo in questione. Per le vie brevi dico questo: si tratta di un insieme di tre passaggi critici, di assoluta cattiveria, da mettere in pratica.
di Cesare Minutello
Se allo scoppio della prima guerra mondiale, come ci ricorda Fabio Pedone nell’introduzione a “Tra parentesi”, alcuni fra gli autori che hanno saputo far calare il sipario sull’ottocento aprendo nuovi palcoscenici e territori alla letteratura si trovavano lontani dal tuonare del conflitto (T.S. Eliot era a Oxford, Pound a Londra e Joyce da Trieste si spostava nella neutra Svizzera), uno dei pochi modernisti fuori dai canoni fino ad allora frequentati che invece calpestava l’orrore, il fango, il sangue nelle trincee tra le bombe, le urla, le attese, i silenzi, le speranze, le miserie e la solidarietà, nel bel mezzo di violenza ed umanità, è proprio David Jones. Continua a leggere “Una nota su Tra parentesi di David Jones”
di Cesare Minutello
Incanalare in qualche modo l’opera di Emilio Villa sarebbe come voler castrare il suo essere stato probabilmente uno tra i poeti più radicali, indipendenti, innovativi e sotto certi aspetti anarchicamente rivoluzionari nell’Italia del secondo novecento, e forse per tutto questo in parte dimenticato se non addirittura ignorato, isolato da buona parte dell’ortodossia critica più allineata al convenzionale. “ Ti chiamo a gestire questo roteante imperversante silenzioso caos la limitata tempesta del nostro indiavolato nascondimento. La ribellione dell’immagine è pronta , preparata da tempo, e non c’è misura che si attesti ad arginarla o a liberarla” – E.V.- Sybilla (foedus,foetus)-. Del resto il Nostro oltre che poeta è stato artista a tutto tondo, saggista, biblista e collaboratore di numerose riviste d’arte e letteratura. Continua a leggere ““La vita in altro modo”: Emilio Villa”
di Cesare Minutello
tra i filari dei lampioni
che ne imbiancano la pece
quieta la nottata e quasi amica
libera un convoglio
con l’inatteso del domani
che ancora s’ama Continua a leggere “Assente per strada”