di Lucio Causo
Una notte a New York, in una trattoria fra uno slum italiano e un quartiere negro, attraversando un vicolo semibuio. Alla chiusura del locale, un uomo anziano russava, la testa e le braccia abbandonate su un tavolo, bicchiere e bottiglia vuoti. Il proprietario, un pugliese bonaccione, gli si avvicinò, lo prese sottobraccio e lo accompagnò fuori. L’aria era fredda e il vento tagliava la faccia. Continua a leggere “Un anno a New York: storie di emigrati”