di Claudia Di Palma

La mia anarchia intima,
segreta, marginale. La mia
periferia nel centro, nel fondo di me.
Ti guardo con le mie case popolari,
i miei popoli scomparsi, con le vie
Continua a leggere “La mia anarchia intima…”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Claudia Di Palma
La mia anarchia intima,
segreta, marginale. La mia
periferia nel centro, nel fondo di me.
Ti guardo con le mie case popolari,
i miei popoli scomparsi, con le vie
Continua a leggere “La mia anarchia intima…”
di Lucio Causo
Nella primavera del 2017, in occasione di un presunto avvistamento del fantasma di Napoleone a Lucca, lo scrittore Vittorio Messori pubblicò un articolo sul Corriere della Sera in cui raccontava di un altro curioso avvistamento di Napoleone ben prima della sua nascita.
Messori precisava che nel 1200 viveva a Lucca santa Zita, che per tutta la sua esistenza lavorò come domestica in una ricca famiglia della città, la famiglia Fatinelli, compiendo miracoli e praticando opere di carità. Durante le sue veglie, la futura santa sarebbe stata tormentata da demoni che volevano distrarla dalla retta via; tra questi, un diavolo che, sotto la minaccia del rosario, sarebbe stato obbligato a rivelare il suo nome: Napoleone. Continua a leggere “Un diavolo di nome Napoleone”
5 luglio 1941, L’affondamento del Sommergibile “Jantina” nel Mare Egeo
di Lucio Causo
Il sommergibile Jantina apparteneva ai battelli della serie “Argonauta” che furono i prototipi della classe “600”, riprodotta poi in diverse serie e furono enumerati tra le migliori unità subacquee italiane. Continua a leggere “L’affondamento del Sommergibile Jantina”
di Marcello Buttazzo
Per le rotte
della notte
seguirò
la fluente scia
del tuo fiato.
Seguirò il baluginio
dei tuoi occhi
nella notte.
Continua a leggere “Per le rotte della notte…”
di Marcello Buttazzo
Le cicale sitibonde d’amore
schiattate d’arsura
donano madrigali
festosi e fugaci
al tempo fuggiasco.
Continua a leggere “Le cicale sitibonde d’amore…”
di Titti De Simeis
I social da chiacchiericcio: una combriccola virtuale di gente che si adopera per farsi i fatti di tutti; dalle notizie pubbliche a quelle appartenenti alla sfera emozionale più riservata. Certo, ognuno è libero di esprimersi, di parlare di sé, mettersi in luce o scegliere di non farlo. Continua a leggere “‘GOSSIPPARÌA’”
di Pierluigi Mele
Delicato
è sapere di essere soli
ma dirlo in compagnia,
due meno uno fa sempre due.
Continua a leggere “Delicato”
di Anna Leone
Era un costrutto ripido:
ricognizione appostata e muta
oltre la fronte,
Continua a leggere “Mio padre”
di Luca Crastolla
Secondo il biblista francese Paul Beaushamp tutta “la letteratura apocalittica nasce per aiutare a sopportare l’insopportabile”. Forse tutta la poesia, l’arte tutta, in tal senso può essere definita apocalittica. Lo possiamo affermare con Shiller il quale in Sul fondamento del piacere prodotto dagli oggetti tragici sostiene che il fine dell’arte è il piacere, dove il piacere non è ridotto al godimento, alla semplice sensazione, ma si eleva al grado di riflessione. È questa accezione del piacere a placare le ansie in momenti di estrema crisi, questa accezione a fornire una speranza e un indirizzo. Continua a leggere “Su Apocalisse apocrifa, di Giuseppe Semeraro”
di Umberto Marsella
Da qualche anno viene proposto a molti studenti in procinto di volare verso le facoltà universitarie un test, valido quanto basta, frutto di nobili intenti tra università e industria.
La prova certo non risolve il problema ma un po’ riesce a “sedare” le ansie delle scelte, forse perché pone in una scala le facoltà più correlate alle attitudini e alle inclinazioni dello studente. Continua a leggere “IL TEMPO DEI LAMPASCIONI, OVVERO: IO, MUSCARI COMOSUM”
di Lucio Causo
Le chiese e le “case” (conventi) degli Alcantarini, come quelle dei cappuccini, si assomigliano tutte, le une alle altre, essendo costruite in base a progetti edilizi statuiti e approvati dagli ordini religiosi. Gli Alcantarini di Lecce erano pronti a “sgarrare” fabbricati nuovi se questi non rispondevano agli schemi programmati per sostituirli con altre costruzioni nuove di fabbrica. Così fecero gli Alcantarini della chiesa di S Giacomo e delle altre consorelle di Lecce che s’indussero a demolire chiese non del tutto realizzate per costruire al loro posto le fabbriche dei conventi e delle chiese che la regola imponeva. Il più bel convento alcantarino di Puglia, secondo Michele Paone, è certamente quello della Vergine del Pozzo di Capurso, disegnato dall’architetto barese Giuseppe Sforza, e quel modello evoca il complesso edilizio che gli Alcantarini realizzarono “su un dolce declivio dell’ondulata campagna” di Parabita. Continua a leggere “Chiesa del Crocifisso e Convento degli Alcantarini di Parabita”
di Maria Grazia Frassanito
Com’è vivere in un’illusione,
te lo dico io,
è una vera confusione.
Tutto gira
tutto ruota
tutto grida
Continua a leggere “CAOS”