Archeologia, Saggio, Storia

I Manieri ceramisti di Nardò: argilla, fuoco e affari

di Riccardo Viganò

Place Publique de la Ville de Nardò (Neretum), Abraham Louis Ducros, acquerello, 1778
Place Publique de la Ville de Nardò (Neretum), Abraham Louis Ducros, acquerello, 1778

I primi rappresentanti della famiglia Manieri erano giunti in Nardò agli inizi del ‘500. La loro provenienza non è nota poiché i primi documenti disponibili risalgono alla seconda metà del XVI sec. ovvero al periodo in cui la famiglia risultava già residente in loco. Alcuni studiosi ipotizzano una sua origine veneta altri, invece, come proveniente dall’Abruzzo; entrambe, qualunque sia quella esatta, sono state regioni con una grandissima tradizione ceramica.

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Architettura, Arte, Documentari

Nardò, la storia sospesa: una lettura della facciata della chiesa di San Domenico

La facciata della chiesa di San Domenico di Nardò, continua a rivelare le sue innumerevoli particolarità. Adesso ancora di più con l’aiuto della tecnologia. Paolo Marzano, dell’ “Osservatorio sulla città” di Nardò, grazie al team coordinato da Fernando Pero, ne coglie e ne indica alcune chiavi di lettura, proprio, in questo video.

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Architettura

Il Salento delle città apparate: l’irlandese pozzo di San Patrizio, a Nardò

di Paolo Marzano

Continuando a ruminar visioni d’arte

Altare del Purgatorio (pozzo) di San Patrizio
Altare del Purgatorio (pozzo) di San Patrizio

Le descrizioni delle opere analizzate, sia dell’impostazione delle strutture sceniche e sia dei loro ricercati dettagli, vanno a completare e probabilmente a ri-aggiornare, quelle numerose componenti artistiche di riconosciuta portata culturale per le diverse città salentine. Continua a leggere “Il Salento delle città apparate: l’irlandese pozzo di San Patrizio, a Nardò”

Architettura

La rosa e la corona

Ipotesi intorno alle decorazioni sulle paraste binate, delle chiese dell’ Incoronata e de La Rosa, a Nardò

di Paolo Marzano

Rosa e corona
La Rosa e la Corona visibili nelle soluzioni dei collarini-festoni scolpiti (applicati) sulle paraste binate delle chiese dell’ Incoronata e de La Rosa di Nardò

La commistione dei linguaggi e dei segni che questa terra ha saputo fondere, rielaborare e tradurre, conferma maggiormente la presenza di connessioni ed evidenti assonanze compositive interessanti, ritengo, ancora tutte da scandagliare. Si tratta di una riproposizione delle caratteristiche stilistiche, recuperate e adottate utilizzando diversi materiali e sperimentando così approcci totalmente differenti dalla materia comunicativa, rispetto agli ‘oggetti primi’ della serie (H. Focillon – Vita delle forme). Continua a leggere “La rosa e la corona”

Architettura, Arte

Vedute di città magnifiche

di Paolo Marzano

Place Publique de la Ville de Nardò (Neretum), Abraham Louis Ducros, acquerello, 1778
Place Publique de la Ville de Nardò (Neretum), Abraham Louis Ducros, acquerello, 1778

“Place publique de la ville de Nardò (Neretum)”. E’ titolato così l’acquerello di Abraham Louis Ducros del 1778. La scoperta di nuove tracce che testimoniano il passato di una città, affascinano e incuriosiscono, specialmente, gli appassionati di queste tematiche. D’altronde, rappresentano visioni, ma anche prove di una storia che con il tempo, stratifica modi di vivere, emozioni, usi, costumi e sensazioni che la città regala.

Si tratta di un disegno importante e carico di informazioni che coincidono, in parte, con la realtà odierna, e che, se analizzato a fondo, evidenzia particolari molto interessanti.

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Architettura

Una facciata antiquaria, a monito di una Chiesa da riconsolidare (Seconda parte)

di Paolo Marzano

Osanna di Nardò interno cupola
Vista dall’interno della cupola del tempietto dell’ Osanna a Nardò (1603) – Foto di Fernando Pero

E’ importante dunque, in questo studio, notare come la presenza di ‘paramenti’ sacri e la loro ‘diversità di propagazione’ nell’uso liturgico, diventi vettore di utile e diretta comunicazione. Il Salvio, a quanto dice l’abate Vincenzo d’Avino, Continua a leggere “Una facciata antiquaria, a monito di una Chiesa da riconsolidare (Seconda parte)”

Architettura

Una facciata ‘antiquaria’, a monito di una Chiesa da ‘riconsolidare’ (Prima parte)

di Paolo Marzano

nardo_blaeu
Mappa della città di Nardò – Joan Blaeu, Amsterdam 1663

Se si dovesse ritenere la mappa del Blaeu dal titolo: Civitas Neritonensis vulgo Nardo,del 1663, che conosciamotratta dal “Theatrum civitatum nec non admirandorum Neapolis et Siciliae regnorum“, quanto mai veritiera, allora potremmo, con curiosità e spirito d’indagine, osservare l’originaria facciata di S. Domenico (S. Maria de Raccomandatis) riprodotta nella sua reale conformazione. Continua a leggere “Una facciata ‘antiquaria’, a monito di una Chiesa da ‘riconsolidare’ (Prima parte)”

Storia

Nardò post terremoto 1743. I danni e la ricostruzione attraverso i rogiti notarili

di Riccardo Viganò

Mortier, Pianta prospettica della città di Nardò in Puglia, Amsterdam, 1704

Il terribile terremoto del 20 febbraio 1743 colpì una regione molto vasta, provocando danni ingenti nella penisola salentina e nelle isole Ionie, al largo della Grecia occidentale. Continua a leggere “Nardò post terremoto 1743. I danni e la ricostruzione attraverso i rogiti notarili”

Architettura, Arte

Intorno al Mausoleo dei Duchi Acquaviva di Nardò (Parte terza)

di Paolo Marzano

 “… la sensibilità, che inevitabilmente confina anche con l’intuito dello studioso (e che quell’intuito per suo conto affina), è frutto della costante pratica dello studio dei documenti, delle fonti letterarie antiche e moderne, della visione paziente delle testimonianze figurative, dai più ‘vili’ manufatti ai capolavori della storia dell’arte […]. Il materiale è esaminato praticando un confronto tra le voci (le più diverse) che da esso emergono; i molti documenti chiamati in causa non sono però cementati insieme per costruire basi incontestabili a dimostrazioni forzate, ma sono accolti, anche nella forma dello scritto, come vere e proprie testimonianze da ascoltare direttamente, come ‘testimoni’ interessati nei fatti”.

Da: “Teoria e coordinate di metodo. Un esempio: Aby Warburg, di Katia Mazzucco in A.A.V.V., M. Centanni (a cura di), L’originale assente – Introduzione allo studio della tradizione classica”, Mondadori, Milano 2005.

Particolare della parte destra del Mausoleo degli Acquaviva d’Aragona di Nardò del 1545, visibili le due Virtù Cardinali: Fortezza (sx) e Temperanza (dx)

 Il Mausoleo degli Acquaviva d’Aragona di Nardò del 1545, entra a pieno titolo nella storia della scultura del Rinascimento in Puglia e del meridione d’Italia. Sempre più chiara, infatti, è l’indagine proposta che titola proprio “Intorno al Mausoleo degli Acquaviva di Nardò”, dove ‘intorno’, definisce il complesso sistema di relazioni che, una delle più antiche e nobili casate del Regno, realizzò, per secoli, dominando territori grandi quanto intere regioni. Continua a leggere “Intorno al Mausoleo dei Duchi Acquaviva di Nardò (Parte terza)”

Architettura, Arte

Intorno al Mausoleo dei Duchi Acquaviva di Nardò (Parte seconda)

Ogni materia ha la sua vocazione formale, ogni forma ha la sua vocazione materiale, già abbozzata nella vita interiore.

(Henri Focillon, Vita delle forme)

di Paolo Marzano

Particolare del sarcofago sostenuto dai Duchi Acquaviva d’Aragona a Nardò 1545.

Condividere l’arte con il tempo e la storia, riconoscendone la sua umana antica espressione, pone non poche difficoltà. Gli strumenti per tentare l’impresa si trovano nella individuale predisposizione dell’approccio all’arte, dosando, e così ‘tarando’, la propria sensibilità, alle componenti alchemiche di quella “docta ignorantia” e “festina lente” (secondo la regola estetica  rinascimentale del gioco figurato tra opposti che riusciva ad educare filosoficamente alla “coincidentia oppositorum”). Continua a leggere “Intorno al Mausoleo dei Duchi Acquaviva di Nardò (Parte seconda)”

Architettura, Arte

Intorno al Mausoleo dei Duchi Acquaviva di Nardò (Parte prima)

 “… che dolce pietra, la storia inquieta, mutò in Virtù”

di Paolo Marzano

Una mia ultima indagine, parla di una caratteristica importante della cultura artistica tra Quattrocento e Cinquecento riferita ad argomenti come le Muse, le Arti Liberali, le Virtù e le Sfere Celesti. Una sintesi del concetto di cultura diffusa in Italia e non solo. Prendiamo ad esempio il Mausoleo di Giovambernardino e Belisario  Acquaviva a Nardò, del 1545, nella chiesa di S. Antonio. In quest’opera appare la notevole postura ‘antiqua’ delle quattro figure, delle Virtù Cardinali; Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza. Questo monumento non ha paragoni (se non nello schema delle quattro figure delle Virtù) per fattura e precisione d’impianto. Dall’architettura della macchina ‘apparata’ fino ai monili, ai gioielli, alle grifagne e alle finiture della capigliatura con pettinatura diversa delle Virtù.

Iustitia e Fortitudo:  ph. Fausto Laneve, (per gentile concessione di don Fernando Calignano)

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Architettura, Arte

Nardò: Il Dies Irae medievale fra le pagine del S. Domenico

di Paolo Marzano

Dopo un’attenta ricerca, ecco un’ipotesi possibile di traduzione della simbologia medievale della facciata del ‘Dies Irae’ domenicano scolpito. C’è un messaggio ben preciso nel ‘retablo’ neretino. Cerchiamo quindi di tentare di comprenderne i codici.

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