di Marcello Buttazzo
Amo l’estate,
le sue albe di gesso
gli orizzonti sbrecciati
i ricordi taciuti,
le parole sospese
Continua a leggere “Amo l’estate…”
Rivista di pensiero e cultura meridionale
di Marcello Buttazzo
Amo l’estate,
le sue albe di gesso
gli orizzonti sbrecciati
i ricordi taciuti,
le parole sospese
Continua a leggere “Amo l’estate…”
di Luca Crastolla
Quella mattina, potevano essere le sei, Elena fu svegliata da una serie di risolini e inviti a far piano, a non attirare l’attenzione; poi di nuovo risolini, poi di nuovo quegli inviti. Nella sua testa affiorò un’immagine di tulle, una danza.
Si levò dal letto curiosa e raggiunse il balcone passando di fianco al ventilatore che aveva ronzato tutta la notte. Continua a leggere “Quella mattina”
di Marcello Buttazzo
Nel solco marrone
di zolle
il tuo nome,
madre Terra.
Sacra
Terra
come il lignaggio
di tutti gli umani.
Continua a leggere “Nel solco marrone”
di Elena Tamborrino
Non un libro da mare, ma un libro da amare. Per tanti motivi che non sono però letterari, ma questa è solo la mia modesta opinione di lettrice non incline a salire sul carro del vincitore a tutti i costi. Continua a leggere “Ada d’Adamo: Come d’aria”
di Biagio Liberti
chissà perchè
i poeti devono sembrare tenebrosi
o nevrotici, viziati o senza vizi
con le scarpe da tennis
o il gomito alto
di Pina Petracca
Riprendere le cose
tra le tele
di ragni di paese,
i vasi di fiori sfioriti,
la ruggine ai cancelli
a partorire
lividi alla pelle
e nodi
al fazzoletto.
Mia nonna
poi mia madre
maestre ad annodare.
E dal letto sfatto
un ciuffo di capelli
a riprendere le rose
Continua a leggere “Riprendere cose”
di Anna Leone
Diramazioni fertili
abbracciano il centro,
corolla viva
Continua a leggere “Dove accado”
di Stefano Coppola ( 1951/1982)
i cortili polverosi assolati
la terra piena di formiche e legnetti spezzati
i fiori di thè o di tabacco
Continua a leggere “I cortili polverosi assolati…”
di Umberto Marsella
Dopo il solstizio d’estate per qualsiasi malanno veniva solitamente consigliata una semplice terapia: “minate a mare ca te passa “. Di facile applicazione ed indicata per trattare le incipienti malattie da raffreddamento, “imbarazzi “ viscerali e sentimentali . Un genere tutto compreso nelle patologie e nel pathos adolescenziale. Tralascio esiti, broncopolmoniti e contumelie all’ indirizzo dell’amico santone e terapeuta.
Dopo il nostro esame di maturità, però, bagni, abluzioni e docce furono inutili.
Il voto finale aveva lasciato un languore misto di amaro e delusione. Continua a leggere “Il talento del commissario”
di Biagio Liberti
Ci sono dei vantaggi
a vivere lungo le linee laterali
del campo da gioco delle modernità(ancor di più esserci nati per caso s’ intende)
Continua a leggere “The border: le pattuglie”