Scrive Sabino Acquaviva: “Ho nostalgia del presepe, di quel natale di tanti anni or sono. Ma non so se la nostalgia è soltanto mia o di un’intera società che ha perduto molti legami con la propria storia”. Continua a leggere “Antico Natale salentino”
Giacomo Ceruti detto Pitocchetto: Mendicanti davanti al paese (olio su tela)
…è venuto a trovarmi Ferruccio, il mio amico immaginario. Abbiamo preso il caffè in terrazzo e fumato non so quanto, persi tra alberi sfogli e una nebbia fitta all’orizzonte. Lui è così, gli piacciono le cose che io odio, lui è da sempre la mia parte romantica, il mio nord nascosto, il velo sull’anima. Continua a leggere “…ricordi…”
“Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia” e parimenti nei proverbi salentini1. Santa Lucia la nuttata cchiù llonga ca nci sia (la nottata più lunga dell’anno); Santa Lucia lleva a lla notte e mmina a lla dìa (toglie minuti alla notte e li aggiunge al giorno); De santa Lucia llunghisce la dia quantu lu pete de la caddina mia (da santa Lucia i giorni si allungano solo di pochissimo).
In realtà sappiamo bene che nel nostro emisfero è il 22 dicembre il giorno in cui il sole raggiunge il punto più basso dell’orizzonte, che il 22 dicembre (solstizio invernale) è il giorno più corto dell’anno. Continua a leggere “Santa Lucia, la cchiù ccurta dìa“
Ho appena finito di leggere le poesie che Luigina Parisi ha raccolto nel libro “Fiori di canto”. La lettura ha confermato l’immagine della scrittrice che nella mia mente si è formata nel corso del tempo, cioè, di una donna orgogliosa del luogo in cui è nata, direi di più, innamorata dei paesaggi aspri e dolci del Salento, dell’umanità che lo abita, del mare, del cielo, della terra, del vento, che intenzionalmente “semina” nei suoi versi nella speranza che fiorisca, soprattutto in chi non conosce il Sud, lo stesso sentimento che riempie il suo cuore. Continua a leggere “Luigina Parisi: Fiori di canto”
Peperoni e zucchine secchi, tagliati a strisce e a fette spesse e lasciati al sole durante i mesi più caldi dell’estate, gli sponzali (una varietà di cipollotti invernali la cui parte verde, le cosiddette code, essenziale) e il concentrato doppio di pomodoro: questi gli ingredienti della peperonata invernale che non mancava nelle tavole dei salentini, nei mesi in cui il prodotto fresco non era disponibile. Una volta era così, si conservavano le verdure estive per il periodo in cui non ce n’era tanta varietà, giacché i prodotti della terra sono da sempre alla base della cucina mediterranea, in territori a spiccata vocazione agricola. Continua a leggere “Li pipirussi siccati e la vigilia dell’Immacolata”