Cultura salentina

La staccionata di ferro

di Mattia Campa e Giovanni Enriquez

Il mio nome è Leonard Torino. A te che leggi queste righe sembrerà un nome qualsiasi e ti starai chiedendo chi io sia. Mi sono sempre considerato un ragazzo come tanti, un trentenne indipendente e con una vita normale, almeno fino a poco tempo fa. Le mie giornate trascorrevano tranquille; durante il giorno lavoravo nel mio studio di grafica e la sera me ne andavo in giro con i miei amici. Il mio era un ristretto e affiatato gruppo di amici d’infanzia e negli anni ne avevamo passate tante. C’erano Giuseppe, eterno latin lover più interessato alla sua prossima fiamma che a cercare lavoro e Massimo, impiegato alle poste, eternamente insoddisfatto della propria vita e troppo edonista per stare con una ragazza soltanto. Avevano molto in comune, a differenza di Raffaele, serio e introverso, e che oltretutto aveva gusti diametralmente opposti rispetto agli altri due: se loro perdevano la testa dietro a una bella donna, Raffaele rimaneva incantato di fronte al fisico scolpito di un uomo. Povero Raffaele, ogni sera era un continuo scherno da parte di quei due burloni, che non perdevano occasione per prenderlo in giro con allusioni e doppi sensi. Personalmente non ho mai partecipato a questi sfottò, che ritenevo di cattivo gusto e poi, diciamoci la verità, Raffaele lavorava con la mia fidanzata, quindi il suo orientamento mi faceva stare più che tranquillo. E poi c’era lei, Elena, la mia ragazza, che aveva coronato il sogno di aprire una gioielleria tutta sua, dove vendere le sue creazioni. Ora ti starai chiedendo perché ti stia parlando delle persone della mia vita. Semplicemente perché siamo quasi tutti stati i personaggi inconsapevoli dell’incredibile vicenda che ti sto per raccontare.
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Cultura salentina, Poesie, Scrittori salentini

Dio mio…

di Salvatore Toma, a Great Poet (1951/1987)

Foto appartenenti all’archivio Famiglia TOMA – tutti i diritti riservati

Dio mio
quando guardo le foto
di mia moglie da bambina
una tenerezza infinita
mi travolge. Cosa faceva Continua a leggere “Dio mio…”

Poesie, Scrittori salentini

Grantchester meadows…/ Non capisco tutta questa fregola…

di Biagio Liberti

Jackson Pollock: Ritmo d’autunno (Numero 30), Smalto su tela

Grantchester meadows
o limnotalassa
un trapezio scaleno Continua a leggere “Grantchester meadows…/ Non capisco tutta questa fregola…”

Cultura salentina, Scrivere il Salento, Storia

Epitaffio di Quinto Ennio

di Franco Albani

Quinto Ennio, immaginato da Raffaello nelle Stanze Vaticane.

… “Del vecchio Ennio l’immagine mirate
Degli avi illustri i suoi carmi scrisse
Niun mi pianga o altri lutto mi faccia
che per bocca degli Eroi
Volando io vivo”…

Sulla strada per S. Pietro in Lama, in prossimità della Villa Mellone, c’è una zona detta “lu taffiu” a ricordo dell’epitaffio omonimo. Continua a leggere “Epitaffio di Quinto Ennio”

Cultura salentina, Recensioni

May Sarton: “Vi prego, cercate di capire”

di Elena Tamborrino

Cosa sente una signora anziana, ancora nel pieno delle sue facoltà intellettive e abbastanza autonoma ma non da poter vivere da sola, quando finisce in una casa di riposo, per scelta altrui?
Come gestisce le emozioni, i pensieri, le domande, le proteste verso un ambiente che non può esserle confortevole? Continua a leggere “May Sarton: “Vi prego, cercate di capire””

Cultura salentina, Racconti, Scrittori salentini

Altra estate (seconda parte)

Francesco Lojacono: Il carretto siciliano, olio su tela

di Pino Refolo

Tornavamo dal mare ogni sera e dopo la doccia d’acqua dolce, eravamo di nuovo lì, ad occupare i nostri posti di statua.
L’agosto eravamo africani, squagliavamo la pelle bruna in un acquario di sudore: cominciavamo a conoscere gli uomini nordici. Continua a leggere “Altra estate (seconda parte)”

Cultura salentina, Poesie, Scrittori salentini

Amate, amate sempre

Giuseppe Diso: Ritorno dai campi, olio su cartoncino

di Lele Mastroleo

…amate, vi prego, amate sempre, amate ovunque, comunque.
Metteteci la rabbia, la disperazione, l’orgoglio, ma amate, continuate a farlo sempre ed anche se vi diranno che non serve a niente voi fatelo. Continua a leggere “Amate, amate sempre”

cultura meridionale, Cultura salentina, Saggio

Le meraviglie di Alda

di Rocco Aldo Corina

«Non c’è la realtà senza il sogno/ la brama senza l’oggetto del desiderio»1. Versi, questi, che dicono tutto, dicono della vita che si evolve in un mistero che forse mistero non è per il fatto che debolezza umana travolge e sconvolge la mente di chi ama ferire senza avvertire l’epilogo di una storia, funesta per chi magari ingiustamente la subisce, e di chi crede veramente nell’amore per cui non ha bersagli da colpire né sentimenti da trasmettere in maniera mistificata. Continua a leggere “Le meraviglie di Alda”

Cultura salentina, Racconti, Scrittori salentini

Storie di libri

di Mimì Mastria

Sin da piccola, prima ancora di andare a scuola, ero affascinata da vecchi libri dalle copertine cartonate o in pelle con le brossure in oro che facevano bella mostra sulla libreria in salotto. Continua a leggere “Storie di libri”

Cultura salentina

Libri: La coppia inattuale

La coppia inattuale, di Elio Paoloni, TAU edizioni, è un manuale di coppia tanto controcorrente da risultare un pamphlet.

La coppia inattuale è la coppia di ogni tempo, quella di sempre, Quella di cui parla Levi Strauss, considerato alfiere del relativismo: la famiglia è l’emanazione, a livello sociale, di quei requisiti naturali senza i quali non ci potrebbe essere la società, né, in fondo, il genere umano.

Paoloni invita a diffidare dell’aggettivo “tradizionale” applicato alla famiglia, usato per dare a intendere che ne esistano tutto un assortimento. Continua a leggere “Libri: La coppia inattuale”

Cultura salentina, Racconti, Scrittori salentini

Notte di tante notti / Nel mio negozio di silenzi

di Lele Mastroleo

“Pemaquid Light,” Edward Hopper, 1929, watercolor on paper, 14 x 20″, Portland Museum of Art

…il fumo sale dritto tra le tende di cotone e la luna affacciata sul terrazzo di fronte, come l’aquilone che mi portava a spasso sulla strada dietro la scuola, nei pomeriggi di poco inverno fin sopra le luci dei lampioni, Continua a leggere “Notte di tante notti / Nel mio negozio di silenzi”