Opinioni

Questione morale-meridionale e suggestioni coloniali

di Andrea Campilungo

In ampie zone del Sud (non in tutte, certo) mancano attualmente le condizioni minime che rendono praticabile la democrazia locale

La sedia al sole (Pasquale Urso, acquaforte)
La sedia al sole (Pasquale Urso, acquaforte)

L’affermazione, drammatica, è di Angelo Panebianco, politologo ed editorialista del Corriere della Sera, intervenuto pochi giorni fa in seguito all’inchiesta che ha travolto la famiglia Mastella.

L’autore cita alcuni scandali giudiziari della politica meridionale, come le infiltrazioni camorristiche nel Pd campano o le nubi che si addensano su Nicola Cosentino, probabile candidato del Pdl alle regionali in Campania. L’elenco è tutt’altro che esaustivo, purtroppo. Si potrebbero anche citare il caso Cuffaro, il caso Scapagnini, l’inchiesta sulla sanità abruzzese che ha decapitato la giunta regionale, con in testa il presidente Ottaviano Del Turco, l’emergenza rifiuti in Campania ed i suoi risvolti giudiziari sulla persona del presidente Bassolino e, per restare in casa nostra, le inchieste sulla sanità pugliese che Continua a leggere “Questione morale-meridionale e suggestioni coloniali”

Cultura salentina

Giuseppe Ceva Grimaldi, marchese di Pietracatella

Le biografie hanno sempre un certo fascino, ci fanno entrare nella vita intima di uomini che hanno segnato un passo importante della nostra storia, in un modo o nell’altro. Quella che segue è una breve biografia di una personalità illustre, che ha dedicato un’attenzione particolare alla Terra d’Otranto, così accoratamente descritta in un suo interessante diario di viaggio: “Itinerario da Napoli a Lecce”. Il saggio, scritto per l’occasione da una sua diretta discendente, verrà pubblicato in due parti; per la seconda vi diamo appuntamento a martedì prossimo. (n.d.r.)

Giuseppe Ceva Grimaldi, marchese di Pietracatella

Un governatore in Terra d’ Otranto

di Luciana Ceva Grimaldi Fares

GIUSEPPE   CEVA   GRIMALDI   (1777-1862)
GIUSEPPE CEVA GRIMALDI (1777-1862)

Figlio di Francesco Maria e Maria Spinelli dei principi di Cariati nacque a Napoli l’8 settembre 1777. Dopo una prima educazione in famiglia impartitagli da un abate fiorentino, ancora adolescente entrò nel Convitto dei P.P. del Calasanzio detto dei “nobili“ perché frequentato dai rampolli delle famiglie aristocratiche dell’epoca. Ne uscì non ancora ventenne ma con una profonda conoscenza del latino e del greco che poi potenziò ulteriormente e a cui aggiunse quella degli illuministi italiani e stranieri. Nel 1799, benché molto giovane, entrò a fa parte della Commissione per il riordino della pubblica istruzione di cui era membro P. Andres, insigne letterato e autore della “Storia del Progresso di ogni letteratura“. Continua a leggere “Giuseppe Ceva Grimaldi, marchese di Pietracatella”

Archeologia, Architettura, Storia

Sua Maestà la Torre del Fiume

di Paolo Marzano

La torre Fiumicelli in una ricostruzione di Paolo Marzano
La torre del Fiume in una ricostruzione di Paolo Marzano

Ecco ‘Sua Maestà’ la Torre del Fiume, oggi nota come le Quattro Colonne di Santa Maria al Bagno (Nardò). Proprio così, la nostra torre costiera, ritorna a quella che doveva essere la sua cinquecentesca bellezza prima del crollo delle cortine laterali (molto probabilmente dovuto a eventi tellurici come quello del 1743, più che ad attacchi provenienti dal mare). Continua a leggere “Sua Maestà la Torre del Fiume”

Cultura salentina

Spiritualità Italo – albanese e identità storiche

di Pierfranco Bruni*

Quando si parla di cultura (anzi delle culture) Italo – albanese è necessario avanzare un processo che non può essere soltanto geografico finalizzato ad un territorio definito in termini di attualità ma si dovrebbe pensare ad una analisi più articolata che possa comprendere una realtà storica comprendendo anche quelle comunità che hanno perso non solo lingua e rito ma anche i “linguaggi” della tradizione.

Comunità, comunque, che sono stati di identità Italo – albanese. In questo contesto di idee credo che si debba entrare non solo per una mappatura più consona al valore di eredità e di elementi storici che rimandano ad un tessuto di legame tra le storie del Regno di Napoli e la storia dell’Albania ma per penetrare consapevolezze e comprensioni tra i popoli che si affacciano su un Adriatico che deve costantemente dialogare dentro il Mediterraneo. Continua a leggere “Spiritualità Italo – albanese e identità storiche”

Cultura salentina

Dopo le Giornate Europee del Patrimonio, due nuove iniziative a Castro

Foto di Gianfranco Budano
Castro, veduta dal basso del castello (Foto di Gianfranco Budano)

Sabato 26 e domenica 27 settembre 2009 sono state celebrate a Castro, come in tutta Europa, le Giornate Europee del Patrimonio, promosse dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. In quella occasione è stato realizzato un interessante programma, che ha avuto come fulcro di interesse l’inaugurazione della mostra documentaria di Silvestro Lazzari dal titolo: “Risorse storiche, culturali ed ambientali di Castro”. Continua a leggere “Dopo le Giornate Europee del Patrimonio, due nuove iniziative a Castro”

Cultura salentina

L’Urbanistica di Mesagne in Età Messapica e Romana

Mercoledì 21 Ottobre 2009 alle ore 18.00, presso la Biblioteca Provinciale di Lecce “N. Bernardini”, nella sede dell’ex Convitto Palmieri, sarà presentato il volume della Prof.ssa Liliana Giardino dell’Università del Salento, dal titolo: Continua a leggere “L’Urbanistica di Mesagne in Età Messapica e Romana”

Bibliografia

Saluti da Maglie. Dalla fine dell’ottocento agli anni cinquanta, la storia della città raccontata dalle cartoline

Saluti da Maglie. Dalla fine dell’ottocento agli anni cinquanta, la storia della città raccontata dalle cartoline

COSIMO GIANNUZZI, Saluti da Maglie. Dalla fine dell’ottocento agli anni cinquanta, la storia della città raccontata dalle cartoline. A cura di Maria Rosaria De Lumè, Cooperativa Obiettivo Giovani Maglie, Editrice Salentina, Galatina 1999, pp. 170.

Si tratta di un libro di cartoline, appunto. non di semplici fotografie: queste ultime, di fruizione limitata per loro natura, sono destinate a parenti e amici; la cartolina, invece, è fatta per viaggiare ed è proprio questo suo andare di città in città che la carica di un fascino particolare: la cartolina è un monumento che si vuol erigere a eventi che si considerano così importanti e seri Continua a leggere “Saluti da Maglie. Dalla fine dell’ottocento agli anni cinquanta, la storia della città raccontata dalle cartoline”

Cultura salentina

Baarìa, un film, una poesia

Se la cultura di un popolo passasse attraverso un’emozione che gran film sarebbe quello di Tornatore. E lo è, perché Baarìa prima che essere il racconto di tre generazioni di meridionali è soprattutto un contenitore di emozioni forti, un crogiolo di sentimenti aggrappato a un passato ancora troppo presente per essere seppellito, a un mix di problemi ancora tutti aperti per essere stati risolti, a un ventaglio di ferite ancora troppo aperte per poter pretendere guarigione.

Continua a leggere “Baarìa, un film, una poesia”

Tradizioni

Lo spiritello della casa

prima
Lares, statuetta in bronzo del I sec.

Nel Salento è ancora molto radicata la credenza secondo cui le case possano essere abitate, a insaputa dei proprietari, da spiritelli. Uno di questi è quello che si chiama Laùru, uno spirito capriccioso e bizzarro ma buono e molto affabile con donne e i bambini in particolare. Nella fantasia popolare, egli assume la forma di un piccolo essere alto non oltre mezzo metro, armonico nelle fattezze, con gli occhi lucidi e neri, capelli lunghi e ricci, vestito di morbidissimo velluto e col capo coperto da un cappellino alla calabrese. Da un punto di vista storico, invece, la figura è una chiara testimonianza degli antichi culti pagani che penetrarono in Terra d’Otranto ad opera di greci e romani. Continua a leggere “Lo spiritello della casa”

Scrivere il Salento

U furese te Malassanu

"L'attesa", acquaforte(Pasquale Urso)
“L’attesa”, acquaforte(Pasquale Urso)

Le sorprese appaiono quando meno te le aspetti… e d’altronde non è forse questa la loro più evidente caratteristica? Non appaiono forse più gradite per questo? Come questa poesia, quando l’ho letta per la prima volta, ieri sul nostro Forum, è stato un crescendo di stupore man mano che procedevo nella lettura.

Franco Manni, il suo autore, ha tracciato nelle poche righe di questo racconto in versi, i tratti di un personaggio, meglio di una civiltà contadina che sembra far capolino dal passato, o per meglio dire da un presente che Continua a leggere “U furese te Malassanu”

Bibliografia

Edizioni del XV e XVI secolo della biblioteca Comunale di Nardò

Edizioni del XV e XVI secolo della biblioteca Comunale di Nardò
Edizioni del XV e XVI secolo della biblioteca Comunale di Nardò

Primo volume della collana “Memorabilia Neritonensia”, ideata e diretta da Marcello Gaballo, che si propone di rendere noto il patrimonio librario conservato nella biblioteca Comunale “Achille Vergari” di Nardò, il cui nucleo antico si è formato con l’acquisizione delle librerie monastiche neritine alla soppressione degli ordini del XIX secolo e col fondo del medico e filantropo Achille Vergari.

Evidente il lavoro certosino  che ha tolto dagli scaffali ben quattrocento titoli stampati nel XVI secolo in ogni parte d’Italia e d’Europa, tra i quali numerosi alquanto rari e di pregio.

Le pagine sono impreziosite da numerosissime illustrazioni, con una sapiente scelta di riproduzioni fotografiche, oltre che da sessantotto marche tipografiche di stampatori italiani e stranieri. Continua a leggere “Edizioni del XV e XVI secolo della biblioteca Comunale di Nardò”

Storia

San Francesco d’Assisi nel Salento bizantino

Il 1° foglio del Codice Galatonese IV (sec. XV), contenente la liturgia bizantina per san Francesco d'Assisi (foto F. Potenza)
Il 1° foglio del Codice Galatonese IV (sec. XV), contenente la liturgia bizantina per san Francesco d'Assisi (foto F. Potenza)

Tra i pochi manoscritti liturgici greci, superstiti dell’ingente patrimonio di Terra d’Otranto, spicca il meno appariscente, un po’ come Davide tra i figli di Iesse. È il Codice Galatonese IV, un manoscritto cartaceo di dodici fogli, della misura di mm. 213 x 152, attualmente composto da tre fascicoli e custodito presso l’Archivio Capitolare della Collegiata di Galàtone.

Dall’esame delle filigrane e della grafia, oltre che per il tipo di scrittura diritta e slegata, il codice va stimato risalente alla fine del sec. XV o tutt’al più ai primi anni del secolo successivo. Lo stile dei caratteri non è propriamente identificabile con il cosiddetto “stile di Terra d’Otranto”, bensì con l’“Italo-Griechische stil”, una sua evoluzione a varianti locali. Tale tipo di ductus, infatti, come quello utilizzato nel nostro manoscritto, comunica un effetto di irregolarità e disordine, per la sovrabbondanza di compendi, sospensioni e abbreviazioni. Continua a leggere “San Francesco d’Assisi nel Salento bizantino”