Sento l’odore di legno e di carta. Una stanza di impronte in bianco e nero e di libri antichi con il prezzo in poche lire. Una libreria di fronte ad un’altra. Cornici sottili e foto di altri tempi in colletti di pizzo e cappelli di feltro. Continua a leggere “Tra i tuoi libri”
Maria d’Enghien, particolare del suo ritratto, Basilica di S. Caterina a Galatina, XIV-XV sec, foto di Daniela Bacca
“ Non me ne curo, ché se moro, moro da regina”
In questa breve ma significativa frase, è racchiusa tutta la personalità di Maria d’Enghien, che potremmo definire sposa devota, madre affettuosa, o piuttosto contessa, regina, guerriera, mecenate e oculata amministratrice della giustizia e della cultura salentina. Continua a leggere “Maria d’Enghien”
Come ogni anno, arriva Natale, dopo che la spoliazione fiscale di acconti e saldi ha ridotto sul lastrico gli italiani e che la legge di stabilità ha spento anche quel barlume di speranza che pochi incorreggibili ottimisti conservavano. L’augurio che sovente si fa è che il Natale possa durare tutto l’anno. Continua a leggere “Natale ai tempi della crisi”
“Io vivo sempre insieme ai miei capelli
nel mondo, io vivo sempre insieme ai miei capelli”
(“Capelli” – Niccolò Fabi)
di Paolo Vincenti
Ligabue: autoritratto
Ogni volta che mi guardo allo specchio, devo dolorosamente riscontrare che i miei capelli mi stanno abbandonando. La mia calvizie ha preso una pericolosa deriva e, oltre a far diradare i capelli sulle tempie, ha scavato un ampio cerchio nella parte centrale del cranio simile alla chierica dei monaci francescani, che fortunatamente allo specchio io non riesco a vedere, se non fosse che a farmela notare ci pensano i miei famigliari. Continua a leggere “Uomo calvo mettiti in salvo”
di Felicita Cordella @ Cesare Cuppone: Salento in giugno – (olio su tavola – spatola)
Stupita m’infilo
in un gomitolo di vie
da dipanare
con sguardo di bambina estasiata;
in labirinti intricati
grondanti memorie, saggezze, sapori. Continua a leggere “Salento mio”
di Riccardo Viganò
I motivi dell’uso tradizionale di coppi, più raramente di mattoni, nell’edilizia salentina sono da motivabili dall’esiguo costo dei materiali impiegati. Il loro era un utilizzo diffuso in tutte le categorie sociali e, in particolar modo, anche per le coperture degli ultimi piani dei palazzi nobiliari. Continua a leggere “Salento d’argilla: embrici”
Capita di svegliarsi presto e male, con il silenzio che fischia nei timpani e con uno strano senso di agitazione.
La capacità di dare il giusto peso ai problemi ed alle preoccupazioni della vita vacilla, la notte ci ha illuso con un temporaneo oblio ma ci ha restituito alla realtà più indifesi e vulnerabili. Continua a leggere “Novena di Natale”
“Mandragora autumnalis1436” di tato grasso – Opera propria (personal work). Con licenza CC BY-SA 2.5 tramite Wikimedia Commons.
Varie fonti e testimonianze documentano nel tarantino la conoscenza e l’utilizzo specifico di Hyosciamus albus e di Mandragora autumnalis, mentre in una serie di documenti relativi a processi inquisitoriali delle locali Diocesi, ci si riferisce genericamente ad “unguenti” sicuramente ottenuti con l’impiego di solanacee di vario tipo. Nel territorio è molto diffusa (sia nell’entroterra che in zona costiera) la Datura inoxia, mentre sinora, nel corso delle mie escursioni, ho potuto trovare una sola (ma imponente) stazione di Datura stramonium. Continua a leggere “Piante spontanee ad uso magico, rituale, medicinale e inebriante in provincia di Taranto e nel Salento (3/8)”