Scrivere il Salento, Storia

OTRANTO – IL SUO NOME

di Rita Paiano

E. De Donno, Otranto, acquerello n. 1 (2007)

Fin da piccola mi è stato insegnato che il nome “Otranto” deriva dal latino ” Hydruntum”, col significato di “acqua”, dovuto al fiume Idro che sfocia presso la città, e questo mi bastava.
Col trascorrere del tempo, incrementando il mio interesse per la storia cittadina e ampliando i miei studi della storia in generale, molti dubbi hanno cominciato ad assalirmi.
I Romani non sono stati gli unici ad avere rapporti con Otranto e prima ancora che la Città passasse sotto il loro dominio (266 a.C.), certamente si era data un nome. Inoltre, essendo “porta d’Oriente”, i popoli che qui si sono fermati per i loro commerci, o per motivi vari, sotto quale nome la conoscevano? Continua a leggere “OTRANTO – IL SUO NOME”

Antropologia culturale, Cultura salentina, Scrivere il Salento, Territorio, Tradizioni

La Caremma salentina

di Lucio Causo

Caremme salentine

Nella tradizione popolare del Salento, la Caremma (o Quaremma) è un pupazzo di paglia dall’aspetto di una vecchia vestita di nero che simboleggia la Quaresima. Esso viene confezionato con della paglia per ottenere il busto completo di braccia e gambe. Le mani sono costituite da un paio di guanti neri attaccati alle maniche della maglia. Continua a leggere “La Caremma salentina”

Scrivere il Salento, Tradizioni

Consulu e Parasomìa il sostegno al lutto

di Antonio D’Ostuni e Salvatore Lolli

Maestro del Dipylon o Pittore di Hirschfeld: Cratere funerario del Dipylon

Lu consulu o parasomìa nelle aree ellenofone è una tradizione tutta meridionale; consiste nel portare in dono del cibo alle famiglie dei defunti, cucinare per tutti i parenti nei giorni della veglia, in quello del funerale e in quelli immediatamente successivi, per sollevare chi vive il lutto dall’incombenza di preparar da mangiare. Mentre, nei giorni seguenti, si portano generi alimentari, che servono per il fabbisogno della famiglia, per evitare ai familiari le uscite da casa per fare la spesa e vivere il lutto in totale riservatezza. Un aspetto bizzarro, che conosco per esperienza personale, è che molte famiglie, nel periodo di lutto, vivevano un periodo opulenza rispetto a quella che era la loro normalità, fatta di privazione di alcuni cibi più pregiati, per risparmiare o per impossibilità economica, tanto da essere vissuto con felicità dai figli, che finalmente mangiavano bene. Continua a leggere “Consulu e Parasomìa il sostegno al lutto”

Cultura salentina, Saggio, Scrittori salentini, Scrivere il Salento, Storia, Territorio, Tradizioni

Figura e norma. Presepi e natività storiche in Terra d’Otranto – II – Tra Medioevo ed età moderna

Affreschi e presepe a Galatina

Di De Florio Pietro

Fig. 6 Galatina basilica Santa Caterina d’Alessandria, cappella Orsini, natività

Gli affreschi in Santa Caterina d’Alessandria a Galatina (basilica realizzata tra il 1383 e il 1391).
Nella cappella Orsini (navata destra), sono affrescati nel ciclo della vita di Cristo e della Vergine (dalla fine Trecento al 1432 ca) gli episodi della natività e dell’adorazione dei magi. Nel primo dipinto (fig. 6) si vede la Vergine seduta reggente il Bimbo in fasce (come a Cerrate), in una capanna o alloggio di fortuna (della grotta, invece, ne parlano i protovangeli e alcuni santi padri della chiesa), come da consuetudine, sono presenti il bue l’asinello e la mangiatoia. Continua a leggere “Figura e norma. Presepi e natività storiche in Terra d’Otranto – II – Tra Medioevo ed età moderna”

Antropologia culturale, Scrivere il Salento

Il Tarantismo e il culto di San Paolo

di Eufemia Attanasi

Oinochòe (οἰνοχόη= vaso per versare vino o acqua) apula a figure rosse, con menade e satiro
IV sec. A. C., da Soleto

Il Cristianesimo ha dovuto fare i conti, da sempre, con il permanere di ataviche reminiscenze di preesistenti culti pagani, che affondano le loro radici nella notte dei tempi, che venerano divinità del cielo e della terra, partorite dall’innato bisogno dell’uomo di crearsi entità o esseri supremi attraverso i quali darsi delle spiegazioni, dei modelli di riferimento. Continua a leggere “Il Tarantismo e il culto di San Paolo”

Architettura, Cultura salentina, Scrittori salentini, Scrivere il Salento, Territorio

Tuglie, la chiesetta della Madonna del Pozzo

di Lucio Causo

La chiesetta dedicata alla Madonna del Pozzo si trova in Via delle Anime e vi si accede da un piccolo portale sul quale si vede una croce e una specie di balcone che protegge l’ingresso.

La sua edificazione risale, più o meno, ai primi anni dell’Ottocento. Nel 1850 la cripta fu messa in disuso per dare inizio ai lavori di costruzione della chiesa più grande che si trova nel piano superiore, con accesso dalla Via Trieste (chiesa delle Anime). Continua a leggere “Tuglie, la chiesetta della Madonna del Pozzo”

Racconti, Scrittori salentini, Scrivere il Salento

Schegge di vita

di Eufemia Attanasi

 

© Giuseppe Diso: Estate (olio su tela 80×100, anno 2010)

 

Nino era un massaro che aveva rilevato con un contratto d’affitto la masseria di suo fratello Peppo, il proprietario, al quale corrispondeva metà del raccolto. A quel tempo le condizioni di vita dei contadini nel Salento erano a livelli di vera e propria miseria perché, durante la Seconda Guerra mondiale, molti terreni coltivati erano stati bombardati o distrutti dal passaggio dei soldati e, soprattutto, mancavano i fertilizzanti e i macchinari. Continua a leggere “Schegge di vita”

Scrivere il Salento

L’Epifania o la Befana

di Mimì Mastria
Festa della Befana ad Urbania
Festa della Befana ad Urbania
L’Epifania è una delle principali feste religiose dell’anno ed è celebrata dalla Chiesa Cattolica 12 giorni dopo Natale, il 6 gennaio. Il termine Epifania deriva dal greco ἐπιφάνεια, epipháneia, che può significare “manifestazione”, “apparizione”, “presenza divina”. In particolare, l’Epifania assume il significato di prima manifestazione dell’umanità e divinità di Gesù Cristo ai popoli di tutto il mondo, simboleggiati dai Magi che gli rendono omaggio, portando in dono oro, incenso e mirra. Continua a leggere “L’Epifania o la Befana”
Antropologia culturale, cultura meridionale, Cultura salentina, Gastronomia, gastronomia, Racconti, Scrittori salentini, Scrivere il Salento, Territorio, Tradizioni

Aria di Natale

di Lucio Causo

La Natività di Saverio Lillo

Le tradizioni natalizie del Salento sono molto caratteristiche, vale la pena conoscerle. Se potete, andate a visitare uno dei più suggestivi mercatini d Natale del sud: la Fera di Santa Lucia, allestita in Piazza Sant’Oronzo e Piazza Duomo di Lecce. Vi perderete volentieri tra preziosi personaggi del presepe fatti a mano e pupi di cartapesta, creati secondo l’antica tradizione natalizia salentina. A partire dal 13 dicembre, festa di Santa Lucia, bancarelle di legno, addobbate con palle colorate, alberelli grandi e piccoli, scenari fantastici del lontano oriente, presepi e pupi di cartapesta, sono prese d’assalto dai turisti per acquistare presepi e pupi e respirare l’aria delle tradizioni natalizie della nostra terra. Continua a leggere “Aria di Natale”

Scrivere il Salento, Tradizioni

O Salento (griko) / Il Salento: paese ca vai usanza ca trovi

di Eufemia Attanasi

 

“L’attesa”, acquaforte (Pasquale Urso)

 

O Salento ene ghi jomài tis storia, cultura ce tradiziune. Ettù en ene òrrio manechà to calocèri me tin thàlassa ma e mère tu Christù, puru ka en echi to chiòni, ine jomàte tis tradiziuna. O Christò ene e festa pù torùme tus dikùmma ce tus filu, cundu lei to dittèrio “A Natale cu li toi, a Pasca cu ci voi”. Ma apù ‘na paìsi ston àddho sòzi vrìki kammìa differenza. Continua a leggere “O Salento (griko) / Il Salento: paese ca vai usanza ca trovi”

Scrivere il Salento

La zita te Turre

di Lucio Causo

Raffaello: Lo sposalizio della Vergine

Ancora oggi si racconta che, in epoca remota, nel piccolo borgo te Turre, un corteo nuziale, formato dalla promessa sposa, dai familiari e dagli amici, si recasse in chiesa dove si doveva celebrare il sacro rito delle nozze con il fasto che la cerimonia comportava. Continua a leggere “La zita te Turre”

Archeologia, Scrivere il Salento

CRIPTA DELLA CATTEDRALE DI OTRANTO-CAPITELLO DEI GRIFONI

di Rita Paiano

 

Quanto può raccontare un capitello! Nella Cripta della nostra cattedrale idruntina ve ne sono ben 65. Ognuno di essi ci narra di epoche che si sono susseguite. Se socchiudiamo gli occhi, malgrado ci troviamo in una Cattedrale, luogo di pace, udiamo il frastuono di cavalli, di spade, di grida di guerrieri. Come susseguirsi di diapositive vediamo eserciti in movimento, invasioni, distruzioni e finalmente, fra un assalto e l’altro, brevi periodi di pace, in cui i vincitori ostentano in ogni campo la loro grandezza, credendo o sperando di affidarla all’eternità.

Continua a leggere “CRIPTA DELLA CATTEDRALE DI OTRANTO-CAPITELLO DEI GRIFONI”